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Solidarietà a CasaPound Napoli, il Pd "processerà" Cilenti che replica: non mi farò mettere il bavaglio

Il Pd partenopeo ha voluto prendere immediatamente le distanze da Saverio Cilenti e dalla sua partecipazione alla manifestazione di solidarietà con il commerciante ferito a via Foria nel corso dell'assalto a CasaPound dello scorso 1 ottobre. Per lui si annuncia un procedimento disciplinare: "Ognuno partecipa a titolo personale - ha dichiarato Tommaso Ederoclite, dottore di ricerca in sociologia politica, responsabile della comunicazione e portavoce della segreteria napoletana del Pd - Saranno prese tutte le misure necessarie. Con ogni probabilità Cilenti sarà sottoposto alla commissione di garanzia ed il Pd si riserva per il futuro la possibilità di candidarlo..".
Ancora più duro, Marco Sarracino, leader dei Giovani democratici: "è una vergogna senza precedenti, dichiara, partecipare ad una manifestazione di Casa Pound non è accettabile. Il segretario del partito intervenga immediatamente per ristabilire l'immagine del Pd".
La presenza dell'ex consigliere comunale aveva già destato scalpore tra gli osservatori politici. E' di qualche giorno fa, il commento di Stefano Albamonte, che però parla di una manifestazione organizzata dal centrodestra (e non da CasaPound, come risulta invece dal manifesto pubblicato in alto):


Una manifestazione in cui, per altro, gli strali di CasaPound, lanciati dal n.2 nazionale Simone Di Stefano, erano stati scagliati soprattutto contro il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. In un'intervista telefonica a FanPage, Saverio Cilenti ha precisato che la sua adesione era motivata con la solidarietà al commerciante e che comunque va condannata anche la violenza usata dalla sinistra: "sono terroristi anche loro"... "Io sono un uomo libero - ha concluso - e non mi faccio mettere il bavaglio da nessuno".

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