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De Luca fa scuola: correrà alle primarie del Pd di Latina un ex di An, amico di Adinolfi

Elezioni comunali, Primarie del Pd: candidatura di Paolo Galante

Ha presentato ufficialmente la sua candidatura alle Primarie del Pd, in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera, questa mattina Paolo Galante durante una conferenza stampa che si è tenuta presso Hotel Tirreno sul lungomare di Latina. Una candidatura non esule da critiche e da perplessità con lo stesso Galante che questa mattina ha spiegato le motivazioni della sua scelta di scendere in campo con il Partito Democratico. Fra poco più di un mese e mezzo la sfida con Enrico Forte, l’altro candidato alle Primarie impegnato in questi giorni nel suo “Viaggioxlatina”, il tour di confronto nella città. “So bene che ogni campagna elettorale nasce con programmi elettorali più o meno impegnativi, grandi, onirici - spiega Galante -. Io cerco di dirvi come penso questa città, se sarò sindaco. Partendo da alcune idee su cui ruota il nostro piano di lavoro per Latina”.
Così LatinaToday conferma l'annunciato passaggio del Rubicone. L'imprenditore Paolo Galante, quadro storico di Alleanza nazionale, con un forte legame personale con Gabriele Adinolfi (ha ospitato nel suo albergo le riunioni del network Polaris promosso dal maitre-a-penser della destra radicale) si schiera con il partito democratico. 
Lo "scandalo", annunciato la settimana scorsa dal Fatto Quotidiano, e rilanciato da altre testate della sinistra perbenista e politically correct, come l'Hufington Post, non ha fermato i giochi:
E’ un ex quadro di Alleanza Nazionale, con un passato – mai rinnegato – nell’estrema destra. Imprenditore, gestore di un albergo di lusso spesso usato dal fondatore di “Terza posizione” Gabriele Adinolfi per incontri e presentazioni, Paolo Galante è uno dei due candidati a sindaco per le prossime elezioni comunali di Latina per il Partito democratico, apparentemente diviso sul tema. Il nome è stato proposto dal senatore Claudio Moscardelli, componente della Commissione antimafia, e appoggiato da una buona parte dei quadri del partito, in contrapposizione con il nome proposto dalla corrente avversaria: quello di Enrico Forte, con cui Galante dovrà vedersela alle primarie. Una scelta che lo stesso Moscardelli – candidato perdente per due volte alle amministrative di Latina – giustifica come “il necessario allargamento: ci servono ivoti della destra, altrimenti a Latina il Pd da solo può fare ben poco”. Una scelta “non di sinistra”, spiega il senatore parafrasando Matteo Renzi, per vincere ad ogni costo.
Forte della lezione campana di Vincenzo De Luca (per vincere a Sud bisogna pescare a destra), anche i democratici pontini non si pongono tanti problemi e sperano così di poter finalmente competere in una piazza che è tradizionale santuario della destra. Adinolfi conferma l'amicizia con Galante e scherza sulla sua scelta di cambiare campo: "Oggi uno di destra solo con Renzi si può candidare..."



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