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Giro di neri, le iniziative di Forza nuova sul fronte migranti e dintorni

Nel secondo week end agostano, causa eccessivo caldo, con temperature vicine ai 40  gradi, non ho aggiornato frequentemente  il blog. Ci sono però alcune storie che meritano comunque di essere raccontate e quindi ispirandomi ad un vecchio ma sempre attuale modello giornalistico denominato il "giro di nera" do vita alla sesta puntata della rubrica Giro di neri. Con un prevalere di notizie sul fronte caldo dei migranti

Insulta lo Stato: denunciato il sindaco di Trenzano

Andrea Bianchi, sindaco di Trenzano, in provincia di Brescia, è stato denunciato all'autorità giudiziaria per aver insultato lo Stato italiano. Il primo cittadino del piccolo comune bresciano, eletto in una lista civica di centro destra, denominata Azione Civica, ha utilizzato il noto social network facebook per esprimere e far conoscere il suo pensiero dopo aver partecipato ad una manifestazione contro i profughi organizzata, in paese dal movimento di Forza Nuova, durante la quale lo stesso sindaco non avrebbe rispettato le prescrizione fissate dalla Questura.
Non è la prima volta che le idee del sindaco Bianchi coincidano con quelle del movimento di Forza Nuova. Nello scorso mese di settembre, il primo cittadino di Trenzano era stato gradito ospite di un'assemblea indotta dal movimento di Roberto Fiore ed aveva fatto parlare di sé, negando la cittadinanza ad un giovane immigrato che non sapeva leggere l'italiano. Oggi difende, a spada tratta, le posizioni di Forza Nuova sul centro islamico del paese, sito in via Vittorio Veneto.
La versione on line de la Gazzetta di Brescia ci racconta l'ultima vicenda che vede coinvolto Andrea Bianchi, sindaco di Trenzano che riportiamo fedelmente.




Il sindaco di Trenzano è stato denunciato all’autorità giudiziaria per aver insultato lo Stato italiano. Andrea Bianchi, primo cittadino di centrodestra, ha utilizzato Facebook per esprimere il proprio pensiero dopo aver partecipato ad una manifestazione contro i profughi organizzata in paese da Forza Nuova, durante la quale lo stesso sindaco non avrebbe rispettato le prescrizioni fissate dalla Questura.
«Sconcertato per intimidazioni ricevute da un paio di funzionari dello Stato - ha scritto Bianchi su Facebook - intimidazioni e minacce cui il sottoscritto non ha ovviamente ceduto. Stato di merda, antifascisti». Parole che hanno fatto scattare la denuncia da parte della Questura di Brescia.
«Tutti i comportamenti che costituiscono violazione delle legge - ha affermato il vicequestore vicario di Brescia Emanuele Ricifari - compiuti da chicchessia, sindaci compresi che talvolta ignorano il loro ruolo di pubblici ufficiali, è oggetto di notizia all’autorità giudiziaria».

Tendopoli, Forza Nuova minaccia:  «Bloccheremo gli arrivi dei migranti

L’ipotesi di una tendopoli per profughi a Borgo San Giacomo rischia di trasformare il comune in una Quinto di Treviso: «La cittadinanza collabori con noi per fermarli»



Tratto dal Corriere della Sera versione on line
Clima infuocato a Borgo San Giacomo, che rischia di trasformarsi in una Quinto di Treviso se fosse confermata l’ipotesi discussa venerdì di creare nel Comune la prima tendopoli di Brescia per accogliere i nuovi profughi in arrivo. I militanti di Forza Nuova serrano i ranghi e chiedono l’aiuto dei cittadini per svolgere azioni eclatanti: «E’ notizia di sabato che i migranti che vengono smistati da Milano verranno alloggiati in tendopoli allestite in capannoni dismessi e sembra che la prima sorgerà a Borgo San Giacomo - si legge nel comunicato -, facciamo appello alla popolazione del Comune e della Provincia affinchè ci segnali l’installazione di questi campi e sia disposta a collaborare per bloccare l’arrivo di ulteriori clandestini e per dirottare le provviste alimentari verso italiani bisognosi come accaduto a Quinto di Treviso. Apprendiamo la notizia senza stupore in quanto già da tempo spiegavamo che l’accoglienza diffusa sarebbe fallita di fronte a numeri non definibili come «emergenza temporanea». Non possiamo che opporci»

Lamezia: CasaPound, dal 10 agosto ritorna il “Mercatino del libro usato”

tratto dal quotidiano on line il lametino

Lamezia Terme - “Sull'onda del successo delle scorse edizioni, anche quest'anno in prossimità della riapertura delle scuole, proponiamo il “Mercatino del libro usato”, uno spazio in cui gli studenti degli istituti lametini potranno vendere i propri libri e acquistare i testi per il nuovo anno al 50% sul prezzo di copertina”. Lo afferma Massimiliano Cerminara, responsabile lametino di CasaPound Italia.
“Da anni il nostro movimento è impegnato in tutta Italia contro la speculazione delle case editrici, che ogni anno impongono nuove versioni dei testi scolastici, apportando modifiche spesso irrilevanti allo scopo di impedire il mercato del libro usato. In un periodo di forte crisi come questo, - continua - molte famiglie italiane si trovano in serie difficoltà economiche, e l'esborso medio di 500 euro per l'acquisto di libri di testo nuovi, può rappresentare un ostacolo insormontabile”.
"Abbiamo deciso di dare vita a questa iniziativa per offrire un'alternativa agli studenti e alle famiglie, dando loro la possibilità di risparmiare sui libri da acquistare. Anche quest'anno, quindi, a Lamezia CasaPound ha deciso di promuovere iniziative di interscambio dei libri usati. Il nostro mercatino – conclude Cerminara - sarà aperto dal Lunedì al Sabato, dalle ore 9:00 alle 13.00 e dalle 16:00 alle 20:00, e sarà allestito in Via Lazio 76, nel Quartiere 'Bella' di Lamezia”.

Pescara, sgombero del mercatino: tanti si oppongono. Forza Nuova pronta a intervenire

(Tratto da city rumors)
Pescara. Tiene banco la polemica sullo sgombero delle bancarelle gestite dai senegalesi nel mercato, definito abusivo dal Sindaco, nell’area di risulta. Dopo l’ordinanza dello smantellamento, che domani sera farà procedere allo “sfratto”, i circa 300 africani chiedono a gran voce una nuova destinazione.
“Noi da qui possiamo anche spostarci, ma prima di andare via vogliamo sapere dove poter andare. Il Comune gestisce tutti i mercati, perché non può gestire anche questo?”, affermano i senegalesi del mercatino. “E’ inaudito che gli ambulanti dell’area di risulta chiedano un’alternativa al Comune”, reagisce Marco Forconi, coordinatore regionale di Forza Nuova, “e mi chiedo con quale faccia tosta alcuni cittadini reclamino privilegi rispetto a chi paga regolarmente affitti commerciali e tasse, fra cui quelle locali”. “Non è una questione etnica”, ribadisce l’esponente di estrema destra, “se fossero stati anche milanesi, napoletani, siciliani o tedeschi, il nostro disappunto sarebbe stato medesimo. Sappiamo che ci sono una dozzina di esercenti con regolari requisiti di licenza: possono chiedere la ricollocazione della propria attività nei mercati settimanali e rionali o, se lo desiderano, trovarsi un locale sfitto e sottoscrivere un normale contratto di locazione, secondo i termini previsti dalla legge”. Dalle parole, Forza Nuova potrebbe passare ai fatti: “Siamo un movimento politico fondato e sorretto sulla coerenza e sulla legalità e non tollererà soluzioni differenti da quelle ordinarie”, avverte Forconi, “Non intendiamo e non desideriamo assolutamente sostituirci alle forze di polizia ma siamo pronti a scendere in piazza con tutti gli italiani che, da sempre, hanno espresso il proprio diniego verso un’area urbana sfuggita al controllo diretto dello Stato per quasi vent’anni”.”
“Lo sgombero del mercatino dei senegalesi non è giusto se prima non si trova una soluzione alternativa che consenta agli ambulanti di continuare a vivere del loro commercio”, ribatte invece il deputato Sel Gianni Melilla, che con i suoi consiglieri comunali ha chiesto una riunione per domani mattina tra il Sindaco, la Giunta, i consiglieri e la comunità senegalese per studiare una soluzione. “E’ naturale che una amministrazione di centrosinistra debba risolvere questo problema con umanità e rispetto della legge”, aggiunge Melilla, “Lo facemmo anche alcuni anni fa con la precedente Giunta di centrosinistra quando fu individuata l’attuale mercatino per superare una situazione precaria,confusa e non decorosa per tutti, dai cittadini agli ambulanti

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