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Giro di neri: CasaPound contro tirocini per profughi ed altre storie sul fronte immigrazione


Nell'ultimo week end causa eccessivo caldo,  non ho aggiornato frequentemente  il blog. Ci sono però alcune storie che meritano comunque di essere raccontate e quindi ispirandomi ad un vecchio ma sempre attuale modello giornalistico denominato il "giro di nera" do vita alla ottava puntata della rubrica Giro di neri.
In questa puntata parleremo dello striscione affisso a Trento da parte di Casa Pound contro i tirocini pagati dalla provincia agli immigrati, del gazebo organizzato ad Agrate, in Brianza da Forza Nuova per protestare e dire no al centro profughi, mentre in quel di Salerno, gli esponenti di Noi con Salvini, costola centro meridionale della Lega Nord distribuiranno in piazza i moduli per chiedere al comune di destinare i 37 euro dedicati ai migranti ai salernitani indigenti


Striscione CasaPound contro i tirocini pagati dalla provincia agli immigrati.
(Tratto da La voce del Trentino)

"Tirocini agli immigrati, italiani abbandonati". Con questo striscione affisso nella notte di venerdì, i militanti di Casa Pound Trento hanno protestato contro l'iniziativa della Provincia, attiva già da qualche tempo, che permette ai profughi di usufruire di un servizio di tirocinio presso diverse realtà lavorative.
Trecento euro la cifra stanziata per ogni profugo che sceglierà di iniziare il tirocinio, tutto a spese statali. L'operazione era stata portata alla ribalta dai militanti della Lega Nord attraverso una nota che aveva sollevato numerose polemiche da parte dei cittadini. 
Riassumendo: in alcune strutture alberghiere trentine stanno iniziando i primi tirocini per i richiedenti asilo e i titolari di protezione internazionale la cui durata massima, stante la normativa in corso, verrebbe fissata in dodici mesi e la cui indennità di partecipazione sarebbe di minimo 300,00 Euro mensili o 70,00 Euro settimanali/massimo 600,00 Euro mensili.
Il Centro informativo per l’immigrazione del Dipartimento Salute e Solidarietà sociale della Provincia autonoma di Trento ha dato in mano il progetto alla cooperativa sociale Cinformi che ormai gestisce il progetto per l’accoglienza dei richiedenti asilo nell’ambito del sistema Sprar dal 2013, in collaborazione con il centro Astalli di Trento e l’associazione Atas onlus.
Il progetto mirerebbe a strutturare percorsi individualizzati d’inserimento lavorativo (tirocini) o d’inserimento in ambiente di lavoro protetto.
Sulla questione nei mesi scorsi la Lega Nord Trentino aveva sollevato la questione attraverso un’interrogazione provinciale (la n.1670/XV), alla quale però al momento non è stata data alcuna risposta dall’Assessorato competente.
Nella premessa di tale interrogazione si leggeva anche «visto che sembrerebbe alquanto peculiare che da un lato vi siano giovani trentini disoccupati costretti a emigrare all’estero per costruirsi un futuro oppure a compiere (se fortunati) alcuni lavoretti saltuari in Provincia e dall’altro lato troviamo i profughi che, oltre ad usufruire gratuitamente di alberghi e agritur – non contando ricariche telefoniche e sigarette - , vengono tranquillamente fatti lavorare dalla stessa Provincia! E se questa non è discriminazione, allora non sappiamo come altro possa chiamarsi»!
«Cos’altro dovremo ancora vedere? Verranno requisite le abitazioni dei trentini per sistemare i profughi? Verranno tolti tutti gli aiuti per sfamare gli ultimi arrivati? Siamo proprio arrivati alla follia pura: in un Paese e in una Provincia civile e normale le Istituzioni pensano prima al bene dei propri cittadini! La solidarietà va bene ma facciamola prima ai trentini» - terminava così la riflessione di Maurizio Fugatti poco prima del deposito dell'interrogazione. 
Ora Casapound, con l'affissione del manifesto (foto) sulla porta della provincia affonda nuovamente il dito nella piaga dimostrando di voler portare all'attenzione della comunità quanto sta succedendo per tenere alta l'attenzione verso un problema che divide il Trentino e l'intera Italia. "Vitto, alloggio e lavoro assicurato. Sembra non mancare nulla agli immigrati che scelgono di stanziarsi in Trentino. Sarebbe bello se agli stessi trentini che, volenti o nolenti, li ospitano nelle loro città fossero garantiti la metà dei diritti assicurati ai profughi", dichiara in una nota il responsabile di CasaPound Trento, Filippo Castaldini, che poi sottolinea: "Questi tirocini permettono agli immigrati di avere un lavoro, e, assicura la Provincia, sono stati accolti di buon grado dai titolari delle aziende, forse, a pensare male, attirati dal miraggio di manodopera a basso costo. Ma si tratta di integrazione o di sfruttamento dell'immigrazione a spese delle Stato? La provincia assicura buone intenzioni. E noi ci fidiamo?"
 
Agrate, centro immigrati: domenica in piazza sia l’Anpi sia Forza Nuova
(Monza e Brianza News)
 
Domenica 30 agosto faccia  a faccia tra Forza Nuova e Anpi che saranno in piazza San Paolo ad Agrate per manifestare su posizioni opposte circa i flussi immigratori e l’accoglienza dei profughi in città.
Uno di fronte all’altro, i due gazebo delle associazioni, molto diverse e lontane tra loro: i rappresentanti di Forza Nuova per manifestare contro il centro di smistamento degli immigrati nato poche settimane fa lungo la provinciale che da Agrate porta a Carugate. L’Anpi e anche Sinistra Ecologia e Libertà saranno in piazza dalle 9 alle 12 per dire “no” a quella che loro definiscono la propaganda neofascista del partito di Forza Nuova: “Sinistra Ecologia e Libertà Monza-Brianza aderisce al presidio indetto dall’ANPI ad Agrate Brianza per contrastare l’iniziativa che il gruppo neofascista di Forza Nuova terrà in una piazza del Comune”, si legge nel comunicato di Sel.
Gli esponenti di Forza Nuova avevano già manifestato alcuni mesi fa nel centro di Vimercate per protestare contro l’ipotesi di apertura di un centro di accoglienza nelle strutture del vecchio ospedale cittadino. Il corteo che aveva percorso il centro cittadino era stato scortato dalle forze dell’ordine.
“Forza nuova sarà in piazza – fanno sapere con un comunicato da Forza Nuova Monza e Brianza – per dire “no” al centro profughi, per dire no ad una politica ‘immigrazionista’ che crea nuovi schiavi e ingrassa chi li sfrutta, che crea insicurezza e illegalità e che discrimina gli Italiani.
Molto probabilmente domenica mattina saranno presenti le forze dell’ordine in piazza San Paolo per evitare che le due fazioni possano entrare in contatto.

Salerno: immigrati, presidio alle Poste Centrali di "Noi con Salvini.
(Ottopagine edizione di Salerno)
Sulla questione immigrati, i continui sbarchi di disperati sul territorio nazionale, il movimento “Noi con Salvini” passa all’attacco. A partire da domani mattina,( oggi per chi legge)
 ci sarà il gazebo del movimento di supporto al leghista Matteo Salvini per sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno, con i cittadini italiani indigenti che sono discriminati rispetto agli immigrati. Ci sarà un presidio all’altezza delle Poste Centrali sul Lungomare dove gli attivisti incontreranno i cittadini salernitani continuando nell’iniziativa che è stata già attuata ad Arezzo.
“Daremo ai cittadini il modulo per chiedere al Comune di destinare i 37 euro il giorno dedicati ai migranti ai salernitani indigenti. – ha affermato il coordinatore cittadino Rosario Peduto – Il tutto secondo quanto già fatto da alcuni sindaci di molti comuni italiani. Gli italiani prima di tutto”. Sarà un caso ma proprio in queste ore s’ipotizza che sia prossimo un altro sbarco di disperati nel Porto di Salerno.

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