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La comunità di Avanguardia si stringe attorno a Roberto Berardi reduce dalle prigioni guineane



La cena dell'ultimo giovedì del mese è un appuntamento della comunità di Avanguardia nazionale che si ripete con puntualità. Quello di ieri ha assunto un valore particolare perché ospite d'onore è stato Roberto Berardi (nella foto alla destra di Stefano Delle Chiaie), appena tornato in Italia dopo una allucinante vicenda penitenziaria in Guinea.  

di Mario Michele Merlino

Giovedì 30 luglio ore 20 ci siamo, in tanti, intorno al tavolo, più tavoli, come ogni giovedì di fine mese. La comunità dei militanti di Avanguardia Nazionale, una comunità umana di lotte trascorse di ideali preservati integri di esperienze diverse vissute nel corso del tempo, una comunità che ci viene riconosciuta ed invidiata per la capacità di andare oltre il tempo e le circostanze, si ritrova per riannodare affetti il vissuto a vincere l'anagrafe e proiettare la sua storia a quei giovani di più generazioni, presenti anche questa volta. E per non venire meno alla capacità di farsi attiva presenza nel descrivere discutere proporre alternative alla realtà del presente. L'amicizia, dunque, non nostalgia vuota o sterile reducismo... E di questa amicizia, che amiamo chiamare con il termine di 'cameratismo', per noi mai desueto, giovedì abbiamo dato viva testimonianza. Con noi fra noi per noi Roberto Berardi con una significativa presenza di amici di Latina. Quegli stessi che, contro il disimpegno e l'ignavia delle istituzioni, dello stato carente di progettualità interna e di rispetto internazionale, si sono adoperati affinchè Roberto tornasse a casa, agli affetti dei suoi e di noi tutti. La vicenda è stata alfine resa nota anche all'opinione pubblica. Due anni e mezzo nelle carceri della Guinea equatoriale, in un buco e sottoposto ad ogni vessazione, tortura compresa. E tutto per coprire loschi affari del dittatore e della sua famiglia di quel paese. Roberto ha sfidato la sorte le minacce i ricatti la violenza e, giovedì, con voce aspra e sicura, ha dimostrato che un cuore intrepido è in grado di ergersi fra le rovine... Una bella serata, dunque, di quella testimonianza che educa ad essere mai domi e irriverenti... Grazie, Roberto! Con noi fra noi per noi...

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