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A settembre 2014 fu Buzzi a pagare gli stipendi del Pd romano: altro che fasciomafia

Dalle carte dell'inchiesta su Mafiacapitale (aka Roma pappona) spunta una notizia inquietante: nello scorso mese di settembre a pagare gli stipendi della federazione romana del Pd ha provveduto Salvatore Buzzi. La cosa non mi meravigliava: sono stato il primo a contestare l'uso del termine "fasciomafia" così come a spiegare che il dominus dell'associazione politico-affaristica era il compagno Buzzi e non il camerata Carminati. E intanto stamattina è stata una giornata calda in Campidoglio

Campidoglio assediato alla prima seduta del Consiglio dopo la seconda ondata

di Giuseppe Parente
Non poteva non esserci tensione davanti al Campidoglio per la prima riunione del consiglio comunale dell’Urbe dopo gli arresti dell’inchiesta su Mafia Capitale.  I lavoratori di Multiservizi e gli attivisti del Movimento Cinque Stelle hanno cercato, invano, di entrare a Palazzo Senatorio, ma gli è stato impedito l’accesso. Oggi le porte del Campidoglio, normalmente aperte, sono chiuse. Oggi l’assemblea capitolina, dovrebbe votare, salvo sorprese, la surroga dei consiglieri decaduti dopo la seconda ondata di arresti di Mafia Capitale.
Gli esponenti del M5S hanno innalzato cartelli con scritta la parola onestà ed hanno urlato in coro: “ mafiosi, mafiosi”. Poi hanno dato inizio ad una pubblica lettura di passi delle intercettazioni dell’inchiesta su Mafia Capitale davanti alle telecamere delle principali emittenti nazionali presenti fuori dall’aula. A manifesta non sono solo i lavoratori della Multiservizi e del M5S ma anche il gruppo di Gioventù Nazionale romano, organizzazione giovanile del movimento Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale ed una rappresentanza del movimento Sovranità,  vicino a Casa Pound che apprezza il nuovo corso della Lega Nord per l’indipendenza della Padania sotto la guida di Matteo Salvini.
La variegata folla che ha assediato il Campidoglio chiede a grande voce, legalità, trasparenza, sicurezza, oltre che le dimissioni del sindaco Marino e della giunta comunale ed elezioni subito.

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