Header Ads


Schiavulli rivendica la sfida di Militia nell'oltraggio alla memoria di rav Toaff

A rivendicare la provocazione è lo stesso reggente di Militia, Stefano Schiavulli, che commenta con un  lapidario "scusa se è poco" l'articolo di Repubblica.it che segnala le scritte offensive contro rav Elio Toaff, morto alla vigilia del centesimo compleanno. Il suo movimento ha trascritto sui muri, assumendosene come sempre la responsabilità, il grumo di odio antigiudaico che in questi giorni, tra morte del più noto leader della comunità israelitica e anniversario della nascita di "zio Adolfo", è tracimato nei social network. E toccherà ritornarci sopra, mettendo a confronto, ad esempio, il rapporto col mito nazionalsocialista della fascisteria odierna con quella di 40 anni fa...

6 commenti:

  1. E io rivendico di aver già additato i dirigenti di Militia come agenti provocatori-intossicatori, il cui scopo è l'approvazione di leggi contro il revisionismo dell'olocausto
    (vedi i post:
    http://ugomariatassinari.it/andrea-carancini-i-movimenti-antisistema-e-lestremismo-a-orologeria-il-caso-militia.html
    http://blog.libero.it/carancini/13092539.html?ssonc=1599728164 ).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nella mia pagina facebook Schiavulli replica all'attacco di Carancini riportando il suo curriculum vitae dal 2008. Mi sembra degno di divulgazione:
      9 mesi di obbligo di firma 2 volte al giorno, 1 anno di sorveglianza speciale, 2 avvisi orali, 3 detenzioni (2 volte a Regina Coeli e 1 a Rebibbia), 19 perquisizioni domiciliari, 173 denunce a piede libero, 1 palestra sotto sequestro e circa 6 processi penali in corso.
      In effetti tale intensa passività poliziesca e giudiziaria mal si concilia con il ruolo di provocatore al soldo del sistema

      Elimina
  2. Prendersela con un morto è una cosa brutta. Qualsiasi cosa abbia fatto nella sua vita.
    Premesso questo, vedo che Charlie non abita più qui.
    Si possono fare delle vignette in cui Gesù fa un triangolo con lo spirito santo e san Pietro, in cui Maometto è raffigurato come un maiale, in cui la Madonna ha le cosce aperte, in cui il Dalai Lama dice che alla reincarnazione ci credono solo i fessi tibetani, oui c'est Charlie, ma non si può fare una vignetta sull'olocausto. Reato.
    Nei parlamenti ci possono essere deputati pedofili, che sostengono la morte dolce, la droga pesante libera, la possibilità di avere rapporti sessuali tra adulti e bambini e mille altre cose una più schifosa dell'altra.
    Ma non ha diritto di parola chi è contrario all'immigrazione selvaggia in Italia e in Europa. Silenzio. Tacere.
    Charlie dove sei ?
    4 milioni di pecore parigine dove siete ? bee, beee, beeee, beeeeeeeeeeeeeeeeeeee.

    RispondiElimina
  3. Schiavulli rivendica il fatto di aver subito, tra l'altro, 173 denunce a piede libero. Il punto è proprio questo: se ha subito 173 denunce a piede libero, come fa a stare ancora a piede libero?

    RispondiElimina
  4. ... Mentre chi ruba una mela, oggi, in Italia, finisce dentro e non gli sospendono certo la pena (come invece accade ai capi di Militia)?

    RispondiElimina
  5. Vorrei poi dire una cosa a MDA. Mi sembra di aver capito il suo punto di vista: perché tanto clamore (mediatico e giudiziario) per dei semplici striscioni?
    In effetti, a parte gli insulti alle persone, che male c'è a scrivere che l'olocausto non c'è mai stato (lo ha detto più volte anche Faurisson)?
    Anch'io sono passato per questa fase (quando ancora supponevo la buona fede degli autori di quegli striscioni):
    http://www.fascinazione.info/2011/03/carancini-perche-tanta-durezza-contro.html
    Poi ho letto della matrice avanguardista di Boccacci & co.
    E allora, se permettete, il dubbio e la diffidenza sono più che leciti.

    RispondiElimina

Powered by Blogger.