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Roberta Capotosti sceglie Salvini: ma con Sovranità il suo è un ritorno a casa

Nei giorni scorsi l’amica, Roberta Capotosti, ha annunciato il suo addio a Fratelli d’Italia per confluire in “Sovranità”, desidero di vero cuore ringraziare pubblicamente Roberta per tutto il sostegno e i buoni consigli che non mi ha mai fatto mancare in questi anni di lavoro insieme. Fratelli d’Italia perde un ottimo elemento, da parte mia un grande augurio per un buon lavoro, l’amicizia non finisce per un simbolo di partito. Fatti onore Roby!

E' un caso assai raro, in un ambiente assai rissoso, ringraziare e salutare il camerata che sceglie un'altra strada. Una sorta di uomo che morde il cane. Mi è sembrato quindi il caso di rendere merito allo spirito cavalleresco di Daniel Di Bisceglie, militante  milanese di FdI. Sovranità è il contenitore politico che dà spazio politico ai militanti della destra radicale che hanno scelto di sostenere il progetto identitario e sovranista di Matteo Salvini. A partire da CasaPound. E la motivazione che dà Roberta Capotosti alla sua svolta politica è nel segno, appunto, del "ritorno a casa".
Ci sono degli appuntamenti con la vita e non solo che si presentano per caso. Altri che si creano e costruiscono nel tempo, dopo avere dato ascolto al cuore ed alla ragione. Questo è uno di quelli che appartiene alla seconda specie. Ho maturato una scelta in questi ultimi mesi che mi ha portato e guardarmi indietro, a quando tutto e' cominciato, a guardare il presente e ad immaginare un futuro in cui riconoscere la me stessa di sempre, con i miei mille difetti ma anche con i miei tanti pregi, con i miei limiti, le mie paure, la mia incoscienza, la mia passionalità, la mia meravigliosa ed incontenibile pazzia. Ed è anche per questo che il mio futuro, a partire da oggi, lo immagino diverso, in un posto nuovo, ma con valori antichi e parole d'ordine che mi hanno accompagnato sin qui e sfide nuove, in compagnia di camerati di sempre, di amici nuovi o ritrovati. So quel che lascio, specie in termini di rapporti umani e di persone e da sentimentale quale sono, e' evidente che la cosa un po' mi turba. Dopo quasi venticinque anni lascio una casa in cui sono stata accolta da ragazzina e lo faccio con un nodo in gola, come quando si lascia il nido di mamma e papà per andare a costruirne uno proprio altrove. E lo faccio perché ci credo fermamente e perché sento che sia arrivato il momento per intraprendere un nuovo cammino. E il mio nuovo cammino parte insieme alla comunità di Sovranità di cui sono certa sentiremo e sentirete molto parlare in futuro. Molti faticheranno a capire questa mia scelta, molti la contesteranno, molti mi parleranno alle spalle. L'ho messo in conto e me ne frego, come è nel mio stile. Apprezzerò, come sempre, chi ne vorrà parlare a quattr'occhi e saprà scindere il personale dal politico. Io nella mia vita l'ho sempre fatto e sono orgogliosa di aver sempre saputo riconoscere i miei simili ovunque fossero collocati politicamente. Molti invece so per certo che capiranno questa mia scelta, che la condivideranno e che mi seguiranno perché l'entusiasmo e la ritrovata passione che mi accompagna in queste ore li coinvolgerà e contagerà. Un ringraziamento finale va a tutti quei camerati che da via Mancini ad oggi, con il loro insegnamento e talvolta anche con il loro pessimo esempio, mi hanno permesso di crescere e di diventare la donna libera, forte e piena di contraddizioni di oggi. Ma anche la donna vera che non ha mai avuto paura di dire tutto quello che pensava guardando dritto negli occhi l'interlocutore di turno. Ecco. Mi sono dilungata troppo. Ma l'occasione eccezionale un po' me lo consente.  Ed ora, detto e chiarito quanto sopra, vi aspetto giovedì 19 alla prima iniziativa pubblica di Sovranità Milano. La Capotosti ci sarà.




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