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Acca Larentia, le ragioni alle origini della scelta di Avanguardia di organizzare un rituale alternativo per l'anniversario 2a ed.

Nel dare un appuntamento alternativo per la commemorazione di Acca Larentia, il dirigente di Avanguardia nazionale Vincenzo Nardulli ha richiamato i "fatti inqualificabili accaduti l'anno scorso". Io ho ritenuto che si trattasse della "bagarre notturna" tra uno storico quadro di Avanguardia e un gruppo di skin ma i promotori  mi assicurano che ho preso una cantonata. Lo stesso Nardulli, infatti, ha precisato (sulla mia bacheca facebook) che:
 LA SCELTA DA "NOI" FATTA DI COMMEMORARE I NOSTRI MORTI ALL'OBELISCO MUSSOLINI AL FORO ITALICO NON E' DOVUTA A QUANTO SUCCESSO L'ANNO SCORSO CON I CAMERATI DI "SPQR".EPISODIO DOVUTO PIU' AD UNA CATTIVA INTERPRETAZIONE CHE DA ALTRO,TANT'E' CHE CON GLI STESSI (SPQR) MOLTI DI "NOI" MANTENGONO UN OTTIMO RAPPORTO CAMERATESCO..
e che motivo necessario e sufficiente alla nuova iniziativa è 
PRENOTARSI E FAR LA FILA
Ciò chiarito, a semplice testimonianza delle tensioni esistenti intorno all'evento, e a prescindere dai problemi di "turnazione", riporto le diverse testimonianze all'epoca sull'equivoco

Alessia Kameraden
Che bella cosa essere venuta a Roma per Acca Larentia e vedere gli S.P.Q.R (skin!?!??????) di CASA D'ITALIA COLLEVERDE cacciati via a mezzanotte da Bruno Di Luia che li offende definendoli "pezzi di merda, vigliacchi,
vili, servi delle guardie e del pdl, ubriaconi, infami, gente con scritto dietro alla schiena UPIM" etc. etc. e vedere loro a testa bassa che non replicano e non possono fare il presente ma solo lasciare i fiori e andare via...beh sicuramente dopo un'ubriacata da concerto staranno meglio, ma la figuraccia ed essere tacciati di infamità in pubblica piazza non se ne andranno più!!! questo sia d'esempio per chi in Italia li ritiene i Berluskin di COLLEVERDE "Camerati e degni" ecco cosa sono...vigliacchetti...altro che legge della strada....

SPQR Skinheads
Alle ore 00:05 arrivati sul piazzale un carissimo amico di Bruno, non faccio il suo nome ma solo quello di Bruno visto che lo hai menzionato tu,ci ha chiesto di fare il Presente con loro ma visto che sono anni,ti assicuro molti,che Noi la notte tra il 6 e 7 non facciamo il Presente ma il minuto di silenzio visto che riteniamo giusto che il PRESENTE venga svolto il 7 pomeriggio.Se da parte nostra questa notte non ci è stata risposta alle belle parole fuoriuscite dalla bocca di Bruno è per il grande rispetto che abbiamo per quel luogo Sacro,dove siamo cresciuti nel ricordo di chi è caduto su quel Piazzale.
Ti sono sfuggiti dei passaggi,Bruno è venuto a chiedere scusa per quello che ha detto dicendoci di aver sbagliato e altro che non sto qui a scrivere,al che ci siamo inquadrati e fatto il minuto di silenzio!
Non mi è chiara la tua felicità nell'aver assistito ad una cosa così pietosa in un giorno del genere in quel posto caro a tutti Noi,forse dovuto dal fatto che tu non sia italiana,visto il tuo cognome straniero e il luogo presso il quale lavori.

Mario Michele Merlino
credo - e apprezzo la discrezione - che la risposta degli spqr skins di casad'italia colleverde mi riguardi personalmente e, di conseguenza, non mi sottraggo a quanto innestatosi nell'anniversario del 7 gennaio. io ho - e intendo mantenere - una sincera sin-patia (nel senso, dunque, del condividere) per l'esperienza comunitaria che hanno realizzato nel corso di questi ultimi anni. sono stato da loro invitato a presentare i miei libri o anche soltanto in forma amicale. è, dunque, probabile che si riferiscano a me quale amico di bruno - e lo sono dal 1960 - e mediatore per un comune 'presente'... per il resto mi attengo a quanto scritto nel mio profilo. del resto meglio un eccesso d'ira con un tono oltre le righe che il bisbigliare alle spalle dove il veleno della mistificazione e del sospetto ha già conosciuto - e da troppi anni - il suo effetto devastante...
Alcuni della mia generazione avvertono la responsabilità, loro malgrado ed anzi contro tutto ciò che auspicavano propugnavano e lottavano, di aver consegnato alle generazioni successive una eredità tragica di lotta armata e non la gioiosa e irriverente aria di rivoluzione che ci illudevamo di respirare. Su noi la cappa mefitica della mistificazione della malafede di ingiurie e infamie inaudite; sui più giovani la ferocia del piombo delle stragi di sbarre e chiavistelli. Ecco perchè ogni anno sono venuto ad acca larenzia, che doveva essere il luogo deputato a raccogliere il sangue versato e far sì che non se ne facesse ottenebramento. uno spazio per tutti quale comune sentire e di nessuno a porvi etichette e piccole diatribe, sovente da osteria... anche questa notte, a mezzanotte, sibolicamente ad indicare che, se il giorno è trascorso ed un altro sorge, il tempo si preserva nella sua intierezza. così la nostra memoria e la volontà di essere una comunità in cammino con i suoi vivi ed i suoi morti. mi sono, ancora una volta, reso che non è così. non privilegio le mie ragioni non intendo denigrare le scelte degli altri. qui è solo il sentimento, le emozioni che dominano... emozioni e sentimenti di un vecchio - e, si sa, i vecchi sono più fragili, ed io sono stato da sempre folle e disperato -. acca larenzia il suo sangue s'è rappreso e anche il mio cuore s'è rappreso di fronte all'incapacità di vivere un momento, magari uno solo, di intima comunione di tutti e per tutti... ecco perchè, perdonatemi voi giovani camerati caduti e voi presenti di ieri e di oggi, non sarò con voi. lo sarò nel quotidiano, certo, con i miei libri i miei articoli visto che non posso pretendere più, purtroppo, dall'anagrafe di concedermi il tempo dei bastoni e delle barricate... è il mio modesto dono.

Stefano Schiavulli
In merito agli ultimi accadimenti sulla vicenda del presente di Acca Larentia mi sento di dire che ormai si è arrivati ad un livello inconciliabile tra il ricordo e lo spirito che si dovrebbe avere in un momento di raccoglimento tanto elevato, diatribe, discussioni e persone che speculano su esse fanno sì che quei 3 morti che portiamo nei nostri cuori ogni giorno vengano uccisi nuovamente ogni anno! sinceramente non capisco come si riesca a trasformare un avvenimento di profondo ricordo e raccoglimento in una mera discussione da bar, il mio cuore per l'ennesima volta ferito da tale accanimento grida BASTA! e sono sicuro anche quello di altri, se questo è il futuro ricordo che deve spingerci a lottare ogni giorno anche per loro, preferisco rimanere a casa il 7 di Gennaio e lottare per quei Camerati caduti ogni giorno con coerenza e rispetto portando sempre con me lo spirito di chi ha donato il bene più grande che aveva, la propria Vita, naturalmente non permettendo a nessuno di smembrare anche l'ultimo petalo rimasto su una rosa che sembra ormai appassita, la vergogna di aver assistito per anni ed anni a mistificazioni e speculazioni rimane ma di certo posso e potrò sempre dire di non averne fatto mai parte! Onore a voi Francesco, Franco e Stefano da tutta Militia e da chi lotta anche per voi!

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