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Stop immigrazione, nella nuova sintesi di Milano Murelli vede realizzarsi il suo sogno rosso-bruno-verde

Tra chi, dalla destra radicale, guarda con speranza ed entusiasmo alle "prove tecniche di nuove sintesi" che si sono espresse nella grande manifestazione di sabato scorso a Milano, c'è anche Maurizio Murelli, l'editore nazionalcomunista e leader storico della corrente rosso-bruna. Ha cominciato domenica mattina a riflettere sulla sua pagina facebook e a stuzzicare i "cammmerati" che erano abboccati al suo amo :





ho aperto un status neutro sostenendo che tentativi tecnici di nuove sintesi erano in corso. Prendo atto che molti hanno preferito piegare lo status alla propria personale dialettica ideologica. E allora vai con i post anti questo o quello, a rimarcare non il presente e il tentativo sul futuro, ma le prese di posizioni del passato; non il rimarcare quel qualcosa di positivo che emerge, ma la scoria che c'è attaccato. E alla fine pare di capire che in Italia ci dovrebbe essere un partito (movimento) per ogni testa che si da alla politica perché non c'è speranza per la duttilità e la capacità di fare sintesi cogliendo il fermento giusto. Molti si considerano la pura perfezione dell'idea incarnata e quindi "fare politica" significa piegare a quella propria idea tutto il resto del mondo. Quando un fascista dice che bisogna andare al di là della destra e della sinistra quasi sempre pensa che quello di sinistra deve diventare fascista. Da sinistra è ancora peggio perché è quasi del tutto esclusa la possibilità di conversione. Lì funziona una sorta di razzismo ideologico per il quale il DNA politico non si modifica ma si camuffa e basta.Salvini sta provando a trasformare la Lega in un partito a respiro nazionale sulla falsa riga della Marine Le Pen. Giusto? Sbagliato? Bello? Brutto? Compagini a forte caratterizzazione nazionalista e di tradizione fascista considerano temi della lega come la lotta all'invasione, alle ingerenze della UE, allo smantellamento dello stato sociale etc. come battaglie uguali a quelle portate avanti da loro.Sbagliato? Bello? Giusto? E su un tema specifico hanno convenuto, hanno stabilito una convergenza PER MANIFESTARE CONTRO. NON HANNO PRESENTATO UN PROGETTO PER, sottolineo, un progetto PER FARE: hanno protestato assieme CONTRO. Sbagliato? Bello? Giusto? Per questo ho parlato di prove tecniche di nuove sintesi che si sono concretizzate attraverso l'incontro di diversi soggetti di varia provenienza. Ma subito, nella conversazione qui è scattata da parte di molti la molla di autodifesa ideologica. Niente è più facile che esibire aggressività a difesa di una purezza ideologica incorruttibile facendo passare chi invita alla conversazione sui dati di fatto per un mollaccione che si fa illusioni o si lascia andare ingenuamente a belle speranze. Non è così che funziona con me. Non è così che deve funzionare su questa bacheca. Quello di ieri a Milano è un piccolo di cronaca politica aperto a potenzialità. Contemporaneamente in Italia e in tutto il mondo ci sono altrettanti piccoli e grandi fatti che chi ha interesse (come me) prende in considerazione cercando di non perdere contatto con la realtà. Ora chi ha piacere alla CONVERSAZIONE ed è in grado di proporsi senza pensare di avere verità ideologiche preconfezionate raccattate sullo scaffale del supermarket delle banalità da imporre dogmaticamente è il benvenuto e dica la sua. Qui non ci sono né guru né cesari con il monopolio della verità. Valgono le idee e i concetti espressi, non chi li formula. Per chi non ha ancora le idee chiare, magari, invece di farsi sopportare in post astrusi è bene che per un po' si limiti a leggere in modo da distillare con calma un'opinione che sta in piedi.
In effetti, per Murelli si tratta di una possibile quadra che realizza trent'anni da visionario:
Chi mi segue da dal 1984 quando ho cominciato a editare "Orion" ben ricorda che ho circoscritto il mio ring tirando le corde tra i quattro pali che erano: Eurasia, antimondialismo, geopolitica, potenzialità nella Lega. Sono passati 30 anni. Avete sotto gli occhi quel che accade in termini geopolitici, accadimenti da confrontare con le previsioni egli anni '90. Idem per l'Eurasia. Quanto alla Lega aveva grandi potenzialità e ci offriva diverse opportunità negli anni '90 che furono poi disattese e mortificate. Sconfitta nelle battaglie di allora. Le potenzialità però restano e del perché ne possiamo parlare. Oggi mi ritrovo una lega che tenta un discorso "nazionale", (avrei da dire molto sul superamento di questo livello, che comunque è sempre un livello preferibile allo sfarinamento localistico) che si fa avanguardia nei rapporti eurasiatici e di saldatura tra Mediterraneo e Russia. Vedo vecchi orionisti della prima ora impegnati nell'associazionismo filorusso con incarichi di rilievo che trovano moduli operativi dentro la Lega.Anche la questione antimondialista filtra da quelle parti. Se le cose stanno così, perché vi scocciate se oggi faccio più acuto il mio sguardo sulle cose della lega? Non sto mica improvvisando e giocando con facili entusiasmi. Basta verificare la produzione di articoli pluridecennale. Perché non devo essere contento delle nuove convergenze? Son rose che fioriranno? Forse che sì forse che no. Il mio destino è quello di provarci sempre e di infilarmi in questi brodi di coltura e cottura. Abbiate pazienza e girate bacheca se la cosa vi infastidisce.
Certo, c'è dell'ironia nella circostanza che oggi la forza trainante nella fascisteria di questa "nuova sintesi" è quella CasaPound a cui appartengono tanti di quei militanti filo-ucraini con cui nei mesi scorsi Murelli ha fortemente polemizzato...  Ma lui giustamente non si preoccupa di queste piccinerie e guarda, abbacinato, la luna piena.

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