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Violenze criminali sui tifosi cechi a Napoli. La famiglia e gli amici di Ciro Esposito ringraziano

Sei supporters cechi che si stavano recando allo stadio, appena scesi dalla Cumana sono stati accerchiati, aggrediti e picchiati da una banda di napoletani. Due si sono anche fatti refertare all'ospedale San Paolo, dove i medici hanno riscontrato contusioni ed escoriazioni fortunatamente non gravi. Ai sei i rapinatori hanno sottratto due portafogli, un tablet, un orologio e due telefonini cellulari.
Poco prima nella centralissima piazza Sannazaro altra gravissima aggressione. Un raid in piena regola messo a segno da un altro gruppo di napoletani che hanno preso di mira la Mercedes con targa ceca sulla quale viaggiava una famiglia che era arrivata a Napoli per assistere al match. Intrappolata nel traffico, l'auto è stata danneggiata con mazze da baseball da sconosciuti che dopo aver terrorizzato i quattro turisti sono tranquillamente andati via.
Infine un'altra macchina con targa ceca parcheggiata in viale Augusto è stata danneggiata da un petardo fatto esplodere sempre dai soliti teppisti che continuano a circolare in libertà all'esterno del San Paolo.

Così Giuseppe Crimaldi sugli incidenti a Napoli di giovedì sera ai margini della partita di Europa League. Una bella forma di solidarietà con gli amici di Ciro Esposito e con la madre del giovane tifoso ucciso a Roma, che si trovano a subire la controffensiva mediatica e giudiziaria dei supporter di Daniele de Santis. Negli ultimi giorni, infatti sta prevalendo una narrazione dei fatti del 3 maggio che punta a trasformare il presunto sparatore nella vittima che reagisce e nei tifosi napoletani che difendono il pullmann attaccato dagli ultras giallorossi negli aggressori.

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