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Disobbedienti padovani smontano mostra architettonica di CasaPound e mandano il responsabile in ospedale


(umt) Blitz dei disobbedienti padovani contro un'iniziativa culturale di CasaPound. Una decina di militanti del Centro sociale Pedro hanno invaso i locali del Centro San Gaetano, che ospitava "Padova razionalista" una mostra sulle attività architettoniche di Quirino De Giorgio, responsabile delle politiche edilizie fasciste negli anni '40. La mostra, inaugurata sabato 15 per chiudere domani, mercoledì 19 dicembre, è stata realizzata da AFI Padova, Il Bivacco e Artisti per CasaPound. I militanti antifascisti hanno circondato e distrutto l'auto del responsabile del movimento fascista, Alessio Tanari, lo hanno insultato, preso a calci e pugni e coperto di vernice fucsia, costringendolo a ricorrere alle cure mediche al pronto soccorso per un principio di intossicazione e per le contusioni riportate. Sono poi passati a smontare l'allestimento della mostra, impacchettando le opere. Il raid è stato regolarmente rivendicato distribuendo un volantino
NESSUNO SPAZIO A CASAPOUND IN CITTA' !!!
Come purtroppo la storia ci insegna in periodi di crisi, come quello che stiamo attualmente vivendo, si nota un affermarsi di quelle realtà che, forti di un sentimento d’odio verso il diverso, tendono ad incolpare delle difficoltà economiche e sociali quelli che secondo loro sono i parassiti della società. Parassiti sono tutte quelle persone che, colpevoli di cercare di autodeterminare le proprie esistenze, non rientrano nei rigidi schemi di un pensiero gretto e nazionalista, quale, quello della destra più becera. Siano essi migranti nel disperato tentativo di cercare un territorio dove poter vivere dignitosamente o siano essi gay considerati come malati pervertiti da curare a suon di bastonate, o ancora le cosiddette persone “di sinistra”, per finire con fin troppo facile cliche dell’antisemitismo. Molte sono le cause che secondo la visione di questi “fascisti del terzo millennio” stanno alla base dei problemi che oggi viviamo.
Nascosti dietro una facciata di alternativa al sistema, realtà come CasaPound, spinte da un becero sentimento xenofobo, totalitario, revisionista e negazionista, tentano di cavalcare l’onda delle difficoltà sociali propinando analisi economiche tanto semplicistiche ed incoerenti quanto populistiche, costituendo facile motore di aggregazione per realtà che più che alternativa si fanno i conti in tasca.
L'iniziativa di oggi vuole denunciare come, anche nella tanto democratica Padova, a questi fascisti venga dato impunemente spazio. Anche dalle istituzioni. Da Sabato infatti, al centro culturale San Gaetano si può “ammirare” una mostra intitolata Padova Razionalista, esposizione organizzata proprio dalla sopracitata CasaPound. Non possiamo accettare che uno spazio pubblico, che come tale viene finanziato da tutti i cittadini, venga concesso a queste realtà. Il San Gaetano, di proprietà del Comune patavino, dovrebbe essere un centro culturale utilizzato per promuovere iniziative educative, espositive e culturali, nel rispetto delle diversità e delle persone. Uno spazio pubblico di questo tipo non può certo essere messo a disposizione di chi predica odio e violenza, per esporre l'ennesima mostra fotografica su un tempo che non va certo ricordato con felicita. Siamo qua per dire a gran voce che i fascisti nella nostra città non devono e non possono avere cittadinanza, che CasaPound non deve esistere né qui né altrove. Lasciare spazio ai fascisti significa legittimarli nel loro agire. Anche se mascherati da fantomatiche associazioni culturali o da agitatori culturali sappiamo bene di chi stiamo parlando: l'omicidio avvenuto un anno fa a Firenze e opera proprio di uno di loro, i numerosi pestaggi, violenze e soprusi che avvengono in ogni parte d'Italia sono marchiati quasi sempre CasaPound. 
Vogliamo quindi che il Comune neghi immediatamente lo spazio, sia esso il San Gaetano o qualsiasi altro posto loro richiedano, per questa mostra e ogni altra iniziativa che passi per la testa di quelle vuote menti nazionaliste. 
Basta spazio ai fascisti! No nazi in my town!
C.S.O. Pedro - Reality Shock

1 commento:

  1. Atto gravissimo, criminale e indifendibile, e motivazioni patetiche e fatte in ciclostile (qualunque esperienza riconducibile sia pur vagamente a destra è, per questi signori, "negazionista, xenofoba, razzista, totalitaria", eccetera). Un punto bassissimo dell'autodefinitosi "antifascismo" italiano.

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