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Speciale Pino Rauti/4 - Ancora i ricordi dei quadri postfascisti per la scomparsa del leader

Non è il momento per dare giudizi sull'uomo e sul politico, né mi interessa in questa sede. Mi piace ricordare che Pino Rauti ha insegnato a più generazioni ad "andare oltre" a ghetti, nostalgismi e conformismi. E che senza di lui non ci sarebbero stati fenomeni innovativi come la Nuova Destra di Marco Tarchi, l'interesse per l'ecologia, per l'impegno sociale, per i movimenti nazionali del Terzo Mondo. E l'abbandono di un anticomunismo sterile e anacronistico, che avrebbe invece fatto la fortuna di altri con meno idee e meno cultura.
Giorgio Ballario
giornalista scrittore


È da poche ore che non ci sei materialmente più e le mie parole e i miei pensieri saranno sicuramente condizionati dal dolore, ma sento il bisogno di parlarti per me, per noi, per chi non c'è più, per chi c'era e se ne è andato, per chi non ha fatto tempo ad esserci o per chi c'è sempre stato. La tua morte riesce a fare il miracolo di riunirci tutti almeno per il tempo necessario a salutarti come si conviene ad un grande Uomo.
Sono tantissimi i ricordi che si affollano nella mia mente e sarebbe facile tirar fuori quelli più belli che parlano del congresso vinto di gennaio o del tuo esaltante discorso al Congresso di Napoli del '79 dove gli applausi non finivano più. Voglio però ricordare i momenti meno noti, quelli dai quali si percepiva la tua semplicità, il tuo cameratismo, la tua intelligenza. Ricordo quando ti preoccupavi dei giovani militanti che dopo i convegni si incamminavano con il peso dei libri da vendere sulle spalle, ricordo i tuoi comizi, così rari al Nord, dove finivi con "W la Rivoluzione Nazionale e Sociale", ricordo come ascoltavi noi ragazzi ribelli fino a tarda notte, ricordo il riferimento alle operaie sfruttate che spesso mettevi nei tuoi discorsi, ricordo quando a Fiuggi un po’ incurvito ti sei incamminato solo verso il palco, noi lì immobili con gli occhi arrossati ad ascoltare le tue parole di sferzante coerenza che hanno turbato i nostri sonni, ricordo l'ultima volta che ti ho visto per farti gli auguri di Natale due anni fa, sempre voglioso di sapere, mi hai raccontato di quel tuo fedelissimo edicolante in Campania che all'alba ti dava le notizie in barba ai moderni social network, ricordo la tua dedica sull'ultima edizione della Storia del Fascismo. Sei stato per tanti di noi una guida, e ti siamo grati per averci insegnato a non essere nostalgici senza rinnegare, ad essere dalla parte dei più bisognosi, ad opporci alla supremazia del mercato e del liberismo sfrenato, ad amare l'Italia libera e indipendente. Ora che va tanto di moda il termine moderato e liberale, noi che ti abbiamo seguito chi per un sol giorno, chi per un periodo lungo o breve, chi per sempre nel salutarti gridiamo forte: "orgogliosi di essere Rautiani".Paola Frassinetti
Paola Frassinetti
deputata Pdl 

“Con Pino Rauti scompare una delle ultime grandi figure politiche del dopoguerra italiano: al di là di una immagine legata al passato, è stato invece potente riferimento culturale e politico della parte più avanzata della destra italiana, soprattutto per le aperture verso i temi ambientali e culturali. Ha entusiasmato le giovani generazioni di quella che sarebbe stata la Nuova Destra italiana, ispirato i campi hobbit, sognato lo ‘sfondamento a sinistra’ sui temi sociali, culturali ed economici. Lo ricorderò con affetto e riconoscenza, in questa fase nella quale molti di noi, cresciuti nella sua area, ci sentiamo un po' apolidi”.
Fabio Granata 
Vicecoordinatore Fli

Sono sinceramente vicino a Isabella e ai suoi familiari per la morte di Pino Rauti, un Uomo che ha pagato un prezzo sempre troppo elevato per la coerenza e il coraggio con cui ha sostenuto le sue idee. Nel costante distacco da ragioni di convenienza, nella passione per ideali che - condivisibili o non condivisibili - hanno orientato la sua azione, nella certezza che nessuna iniziativa politica ha senso in mancanza di una solida base culturale ci sono insegnamenti validi per oggi, ancora piu' che per i decenni nel corso dei quali egli ha speso le sue fatiche e le sue energie.
Alfredo Mantovano 
deputato Pdl coordinatore politico dei Circoli Nuova Italia.

Era parecchio che era sparito dalla scena politica forse perché stava poco bene. Mi è molto dispiaciuto, è stato un personaggio della vita politica italiana, soprattutto del Movimento Sociale. È stato uno dei grandi della destra, è stato diverso, nell’insieme ha segnato la politica italiana e ha dato alla politica almeno un po' di movimento, visto che ora c’è il "silenzio" della destra. Pino Rauti è stato ingiustamente indicato come un uomo che aveva commesso degli errori che poi è stato accertato non erano i suoi, cioè la strage di piazza Fontana. È stato assolto e chi è andato a prelevarlo dal carcere di San Vittore a Milano fu proprio mio marito.
Donna Assunta Almirante

Un grande rispetto politico e personale per Flavia Perina, Fabio Granata e tutti quelli che vissero quella stagione affascinante e piena di contraddizioni. Ma vedere ragazzini che ricordano Pino Rauti senza aver vissuto quegli anni mi fa venire l'orticaria. M spiace sono allergico a chi riempie il vuoto politico con pezzi di passato che non gli appartiene.
Filippo Rossi

Con Pino Rauti scompare l'ultimo protagonista del capitolo piu' fecondo della destra italiana. Rauti ci ha insegnato molte cose. La piu' importante e' che non esiste politica senza idee e senza progetto. In una comunita' fisicamente assediata come quella della destra tra gli anni '70 e '80, ebbe il coraggio di parlare di disarmo degli opposti estremismi e di spingere migliaia di ventenni a discutere di ecologia, integrazione culturale, femminismo, musica, per riconquistare piena cittadinanza oltre gli stereotipi novecenteschi e oltre il mero esercizio dell'anticomunismo che allora era la cifra prevalente del Movimento Sociale.Non ha seminato invano perche' le riviste, i libri, le esperienze culturali che ispiro' o organizzo' direttamente hanno contribuito alla formazione di molti spiriti liberi che oggi operano nei giornali, nella politica, nelle universita', nell'associazionismo e nei centri studi. Fu al centro di una stagione irripetibile. E chi c'era e' orgoglioso di avervi partecipato.
Flavia Perina
deputata Fli

(...)Nonostante dal 2004 non facesse più parte della Fiamma Tricolore tutti noi lo ricordiamo come lo storico segretario di quel movimento che rifiutò l'abiura di Fiuggi e la distruzione di quella destra sociale, nazionale, rivoluzionaria rappresentata dal Movimento Sociale Italiano e liquidata in quell'obbrobrio politico propedeutico alla distruzione della destra italiana quale fu Alleanza Nazionale.
Uomo politico di immensa cultura, formatosi alla corte di Julius Evola, precursore dei tempi in politica e da sempre sostenitore della teoria dello "sfondamento a sinistra", con la scomparsa di Pino Rauti viene a mancare l'ultimo grande rappresentante della destra italiana e l'ultimo storico e degno segretario del Movimento Sociale Italiano.
Luca Taveri 
Addetto Stampa MSI-Fiamma Tric. Federazione di Reggio Calabria

1 commento:

  1. Gli idoli ad immagine e somiglianza degli idolatri.
    Lorenzo Bo.

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