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Arrestato Massimiliano Taddeini: girava armato nei pressi di una sala bingo

Massimiliano Taddeini, 52 anni, componente dell'ultimo nucleo operativo di Terza posizione, è stato arrestato insieme a due pregiudicati per detenzione d'arma e tentata rapina. Sono stati bloccati da una pattuglia dei carabinieri della compagnia San Pietro, che li hanno notati perché sono passati con il rosso a bordo di due motorini. Il sospetto è che si accingessero a rapinare una sala bingo a via Baldo degli Ubaldi.
Sposato, con due figli, Taddeini gestiva insieme alla moglie un apprezzato ristorante sul lago di Bracciano.
Legatissimo a Nanni De Angelis e Luigi Ciavardini, era stato arrestato pochi giorni dopo la morte in carcere del primo, mentre tentava di passare il valico di frontiera a Fiumicino. Fu anche lui "infamato" da Angelo Izzo che lo accusò, insieme ai suoi più stretti amici, di essere gli autori della strage di Bologna. Per loro fortuna lui e Nanni proprio quella mattina erano impegnati nelle finale del campionato italiano di football americano (e la loro squadra vinse) e il video di una tv locale li scagionò. Ciavardini, invece, che era latitante in Veneto insieme a Mambro e Fioravanti, è rimasto incastrato nella loro posizione per averne avallato l' alibi.  Anche Ciavardini, proprio mentre la sua condanna per la strage stava per andare in Cassazione, fu arrestato con l'accusa di aver compiuto una rapina (labile indizio un frammento di impronta digitale su una busta di plastica usata dai banditi): alla fine fu assolto, ma l'accusa fu sufficiente a farlo trovare in carcere mentre si decideva il suo destino. Taddeini fu condannato al processo contro Terza posizione ed era rientrato in Italia dopo un soggiorno a Santo Domingo. C'è una sua bella intervista nel volume di Caprara e Semprini "Destra estrema e criminale" che restituisce il senso della dinamica di una vicenda in cui la politica aveva un aspetto del tutto secondario e prevalevano i legami personali e di piccolo gruppo. Per l'occasione, in riferimento a un arresto del 1992 per rapina, ammette francamente: "Ho sempre scontato crimini che non ho commesso e nessuno mi ha mai indagato per i reati che ho fatto davvero"

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