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#StragediBrindisi: quando a sbattere il mostro in prima pagina è un #Serviziopubblico#

(umt)Tra i tanti titoli di merito di una lunga e gloriosa carriera, Bruno Vespa vanta anche quello di essere stato il primo giornalista che ha potuto chiamare "mostro" Valpreda, appena arrestato. Ma allora - verrebbe da dire per fortuna - c'era un unico tg. 
Dà il segno dei tempi il fatto che oggi a "sbattere il mostro" in prima pagina sia uno che la carriera l'ha cominciata in quegli anni sulle pagine di Lotta continua e oggi è assurto alla gloria di inviato di punta (e spalla dell'officiante il rito) di "Servizio pubblico".
L'ultima nefandezza delle indagini sulla strage di Brindisi ce la racconta Angela Azzaro, dalle pagine web de "Gli Altri"
Che ha fatto Ruotolo? Mentre ancora gli investigatori interrogavano il presuntissimo colpevole, lui ne dava le generalità su twitter. Ecco i suoi twitter seguiti da circa 40mila persone (omettiamo intenzionalmente i nomi che invece Ruotolo ha scritto per esteso). Primo: “Il cognome sarebbe S****. Il sospettato si chiamerebbe C****. Il fratello che sarebbe in questura M”. Poi a seguire: “Quartiere popolare. Lui mano offesa. Vive con fratello e signora. All’ultimo piano di un palazzo. Edilizia popolare”. Subito dopo mostra la foto della casa. “Abita qui il sospettato della strage di Brindisi”. “Ho fatto vedere il volto scoperto dell’uomo che aziona il telecomando ad un suo vicino di casa che titubante: sì può essere lui”. Dopo due ore: “I due fratelli S**** sono in questura”. “Stanno verificando l’alibi del sospettato”. Poi, dopo quasi sei ore: “Prima l’ex militare, ora l’uomo con la mano offesa. Dopo i riscontri, i sospetti tornano liberi. Non ci sono indagati per ora”.
Quarantamila spettatori della forca mediatica: che bel "servizio pubblico" per il signor S. C.!

4 commenti:

  1. Ugo, non fare di ogni erba un fascione: Manifesto, non Lotta Continua, Manifesto.
    Alessandro Smerilli

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  2. Alessandro mi dispiace, può anche darsi che Sandro abbia scritto per Il Manifesto (per cui il fratello Guido è stato inviato di punta prima di sbarcare alla Stampa) ma sicuramente da ragazzino militava in Lotta Continua ...

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  3. “Ha iniziato l'attività giornalistica nel 1974, iniziando a lavorare per il quotidiano Il Manifesto, nel 1980 entra alla RAI, Radio televisione italiana, e sei anni dopo viene nominato inviato speciale per conto della sede RAI Campania. È corrispondente da Napoli per il TG2 e per il GR1. Nel 1991 lavora per il TG3. Cugino della vittima di Camorra Silvia Ruotolo, per tre stagioni televisive lavora a Mediaset con Michele Santoro, dal 1996 al 1999. Poi torna in Rai dove viene prima assegnato a Rai 1 e poi a Rai 2.Nel 1988 inizia la collaborazione con Michele Santoro, che continua tuttora. Diventa caporedattore e poi vicedirettore. Collabora a diversi programmi televisivi: Samarcanda, Il rosso e il nero, Tempo reale, Moby Dick, Moby's, Circus (1999), Il raggio verde, Sciuscià (2001), Annozero (2006, 2007, 2008, 2009, 2010).Nell'ottobre del 2009, in corrispondenza di una inchiesta sui rapporti tra mafia e stato e dopo aver intervistato Massimo Ciancimino, riceve una lettera minatoria in cui viene minacciato di morte.Il 31 ottobre 2011, alla scadenza del suo contratto con la RAI, decide di seguire Michele Santoro e di aderire a Servizio pubblico.”(wikipedia)
    Essendo nato nel 1955, quando ha cominciato a scrivere sul Manifesto aveva 19 anni e Lotta Continua, poi Reporter, esisteva ancora. Quello che aveva fatto da ragazzino non so, io da ragazzino ho fatto il chierichetto e a “introibo ad altare dei” rispondevo “ad deum qui laetificat juventutem meam”. Ma se qualcuno mi dà del chierichetto m’incazzo. Amen.
    Alessandro Smerilli

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  4. Ho sbagliato a dire che Sandro Ruotolo ha scritto da giornalista per Lotta Continua. Faccio ammenda. Ribadisco che ha militato in Lotta Continua. Che cosa abbia fatto tu da ragazzino è un problema tua e del tuo parroco. Ma a 18 anni, nella mentalità dell'epoca, uno era un soggetto autonomo e pensante. E Sandro Ruotolo, militava nel tuo stesso gruppo. Mi dispiace per te, se ritieni la cosa imbarazzante ...

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