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#Staiti contro i #camerati #stragisti: io sconfitto, voi vigliacchi

Da giorni, dopo la sentenza di Brescia, nella mia pagina facebook infuria un'aspra polemica con Maurizio Murelli, deciso a portare avanti la sua tesi sulla totale estraneità dei militanti fascisti al fenomeno stragista. Stamattina avevo intenzione di ripostare il suo ultimo messaggio con allegata una rara intervista a Mario Tuti sulle conclusioni della commissione interna che nel circuito dei carceri speciali, all'inizio degli anni '80, stabilì che i fascisti non avevano responsabilità nelle stragi. Lo farò più tardi perché intanto qualcuno ha postato, come commento, un durissimo intervento di un "grande vecchio" della destra radicale milanese.

di Tomaso Staiti
No, i processi sulle stragi e sui misteri che hanno insanguinato la storia di questo paese, la vita politica e la nostra stessa vita, non sono stati inutili. Anche se non ci sono state le condanne e l'unica arrivata, quella per la strage di Bologna, non puo' convincere, i processi - per quello che mi riguarda, e mi riguarda molto, per la mia militanza di oltre mezzo secolo in quell'area politica accusata di aver "allevato" mostri che facevano saltare in aria gli innocenti - mi hanno detto tutto. E' un tutto che, probabilmente, non bastava per condannare, ma che a me consente, al di la' di ogni ragionevole dubbio, di sapere quello che e' accaduto, di conoscere o di intravvedere gli schifosi intrecci di potere tra apparati dello Stato e finti rivoluzionari, tra uomini delle istituzioni e secredenti superuomini che si consideravano al di sopra di ogni morale.
Un gioco vile per il solo successo dei nemici. Proclamati con solenni sermoni. Io non ho bisogno di prove, di "mea culpa", di confessioni, di archivi segreti aperti, di reperti o oggetti che cantano; io so, conosco i nomi, ho respirato le atmosfere, ho vissuto il clima, ho letto gli stessi autori mal capiti e mal digeriti, ho subito stantie evocazioni fuori tempo, ho vissuto riti e atteggiamenti insieme ridicoli e tragici. Ho conosciuto i mostri anche se non li avevo riconosciuti, ho potuto leggere il loro pensiero, osservare i loro riflessi pavloviani, identici a quelli che si suscitavano dalla parte opposta. Oltre tutto, presuntuosamente pensavano di controllare il gioco, mentre invece il gioco, "il grande gioco", li controllava: passo dopo passo.
So la verità anche se non la posso dimostrare. Piazza Fontana. Freda, Ventura e le loro trame oblique. Livelli sempre diversi, responsabilità sfuggenti, figure in continuo movimento. Servizi, Giannettini, giornalisti e barbe finte, rimborsi spese e "ragion politica". "Trambusti istituzionali", alte motivazioni interne e internazionali. E assetti politici, economici e finanziari. Chiusure e aperture a sinistra, strategie della tensione inventate nel chiuso di uffici "riservati", autunni caldi e rivolte studentesche, reazioni reazionarie e conati rivoluzionari. "Europa, fascismo, rivoluzione" tradotti nella realta' pratica in "America, liberismo, conservazione". Apparati, carabinieri, poliziotti, Sismi, Sid, Sisde, Sifar, De Lorenzo, Maletti, Miceli, Palumbo, Labruna, Rauti e Aloia, Giorgio Torchia e "Il Tempo", Giancarlo Rognoni e i suoi dieci numeri telefonici (nel 1970!) del Comando di Via Moscova di Milano, i campi paramilitari, i traffici d'armi e di esplosivi, il MAR di Fumagalli, le varie "Gladio", i tripli giochi, Piazza della Loggia con il suo generale Delfino e la corte dei miracoli bresciana. E le vittime sacrificali. 
Prima Giancarlo Esposti, mezzo agente, mezzo avventuriero, freddato a Pian del Rascino; poi Cesare Ferri, innocente indifeso e (quasi) indifendibile. La bomba di Bologna. Con la Mambro e Fioravanti che urlano di essere assassini ma non stragisti. Io lo so, lo sento: sono innocenti. Troppo perfetto il piano, troppi gli interventi dei servizi piduisti, troppo coperti gli esecutori. Che accadesse tutto perché, alla fine, non accadesse nulla. Un po' di morti, un po' di insicurezza, un po' di brigate rosse. Riportare nel recinto di centro il gregge impaurito. Aldo Moro valeva bene la messa italiana. Come Pasolini, so tutto, anche se non ho le prove; ma le prove non mi servono.
Io vi condanno, indegni camerati stragisti! E vi odio! Mi avete fatto combattere una battaglia che già in partenza era falsa e il cui finale era già scritto. Anche voi parte del sistema che fingevate di voler combattere. Io mi sento sconfitto, ma voi siete dei vigliacchi. E venduti.

4 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  2. ...purtroppo devo condividere.."che accedesse tutto perchè alla fine non accadesse nulla"... i veri mandanti lo sappiamo tutti chi sono!

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  3. Tomaso fa benissimo a chiedere chiarezza e Giustizia per dei morti innocenti, pero' alcune prese di distanza andavano fatte prima. Tutto qui.
    Azzi e' stato colto in Flagranza di reato, con i vari Lotta continua in mano per depistare. e lo disse esplicitamente LUI, indicando i mandanti e non e' vero assolutamente che dovesse essere solo un attentato dimostrativo, vi era un piano ben preciso che non avrebbe in verita' POI favorito i fascisti ma ben altri: il grande centro, sopratutto quello conservatore ed atlantista, altro che storie!.
    E' ben vero che poi che nei fatti DC e PCI trassero giovamento da questi azioni e queste geste. E' vero pure che quella rivendicazione per l'Italicus era falsa e' portava un mittente ben specifico: Dipartimento affari riservati.
    Vero pure che su Bologna la macchina del fango, costruta ad hoc, per parlare di "stragi nere" inizio' gia' dal giorno dopo per IMPEDIRE che si cercasse una pista internazionale e dimostrare quello che realmente siamo: cioe' una colonia di potentati stranieri d'oltremanica e , se permettete, pure d'oltralpe ( Leggasi Ustica).
    Tutto vero, per carita'.
    Ma taluni intanto a questo hanno prestato il fianco, alcuni si inconsciamente, altri sapendo benissimo dal principio quali fossero le conseguenze.
    Io che il gioco sporco dei "Camerati" de La fenice per dire fosse in buona fede, non ci ho mai creduto.
    Era in buona fede forse qualcuno ( che infatti puntualmente, come suol dirsi, ci e' rimasto ed e' finito al Creatore) altri sapevano, manovravano e pure eseguivano.
    NON raccontiamoci storie per cortesia!



    Ago

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