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Nel giorno del corteo nazionale, la Destra campana perde tutti i segretari provinciali

Lo avevamo annunciato, con congruo anticipo, suscitando più di un mal di pancia: la spaccatura verticale della Destra campana, con la fuoriuscita di tutti e cinque i segretari provinciali, consumata nelle scorse settimane, è stata ufficializzata questa mattina. Per uno scrupolo di opportunità: evitare l'accusa di aver, in qualche modo, impedito il successo della manifestazione nazionale indetta per oggi dal partito storaciana (e già 'sabotata' dalla grande tempesta di neve del mese scorso). Ecco comunque il comunicato integrale dei fuoriusciti:
I segretari provinciali di Napoli, Caserta ed Avellino, Maurizio Bruno, Antonio Coppola, Arturo Meo, dopo la scelta già recentemente maturata dai segretari delle federazioni di Benevento e di Salerno (Ciro Vallone e Sergio Valese) annunciano le loro dimissioni da La Destra, la formazione politica guidata da Francesco Storace.  Ad essi si aggiungono i  relativi segretari cittadini, dirigenti giovanili  e componenti del Comitato Centrale, il vicesegretario regionale dr. Arturo Bolognese ed il socio fondatore on.le Bruno Esposito.
 Dissensi sulla linea politica, ma anche rispetto a gravi errori su scelte territoriali- come informa un comunicato- sono alla base della decisione irrevocabile di lasciare il partito da parte di numerosi dirigenti nazionali e locali de La Destra residenti in Campania. Avevamo partecipato cinque anni fa-prosegue la nota- alla fondazione de La Destra per dar vita ad una formazione politica capace di parlare ai milioni di italiani che si erano riconosciuti nel progetto culturale e politico del MSI e di AN, una destra sociale, popolare, identitaria,  aperta ed inclusiva,  che al tempo stesso facesse prioritariamente sua la tutela del Mezzogiorno,  che fu elemento caratterizzante della politica della destra nazionale in Italia.  Abbiamo tentato, invano, ogni strada -affermano i dirigenti- per evitare che il partito, anche a causa di una gestione di vertice sempre più autorefenziale, e romanocentrica, che  ha visto allontanarsi dal partito in questi anni oltre i tre quarti dei soci fondatori e migliaia di iscritti, perdesse sempre di più  i motivi che ne avevano determinato la costituzione.  Oggi non possiamo non rilevare  l’accentuarsi di una deriva velleitaria che oscilla contraddittoriamente fra un inconcludente radicalismo di facciata  e la pratica quotidiana di una sostanziale sudditanza alla leadership del Pdl, evidentemente considerata come possibile approdo di  salvataggio per pochi intimi. Né si può sottacere l’irrespirabile clima interno con un  tasso di democrazia che nei fatti è ridotto allo zero e che pertanto la grande Destra che si voleva ricostruire è diventata purtroppo, e non solo nella comunicazione politica, La Destra di Storace.  Abbiamo inutilmente  atteso per mesi  -prosegue la nota- risposta a sollecitazioni fatte in varie sedi ed a vari livelli  ed in ultimo con un documento sottoscritto dalla stragrande maggioranza di segretari provinciali e dirigenti nazionali della Campania; a questo punto non ci resta che prendere atto del fallimento di un progetto che tuttavia resta un’esigenza prioritaria per la nostra Comunità umana e politica.
 Il nostro impegno di militanti politici pertanto prosegue -conclude la nota- nello sforzo di coniugare, insieme ad altre realtà coerenti con il progetto,  un nuovo protagonismo di Destra alla tutela delle ragioni forti del Sud, due elementi fondamentali per il governo dell’ Italia, oggi esclusi dalla scena della politica nazionale e si organizzano nel Centro di INIZIATIVA MERIDIONALE per continuare la battaglia in difesa del Mezzogiorno e dei valori di cui la destra si è fatta portatrice dal dopoguerra ai giorni nostri.  

4 commenti:

  1. domanda banale fatta da un ignorante materia: perchè 5 anni fa Storace anziche fondare il proprio partitino, non è tornato al Movimento Sociale-Fiamma Tricolore?
    Mauro

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  2. Mauro il MS-FT sarà pure una cloaca ma dubito che avrebbero accolto Storace e gli altri traditori dalle lacrime di coccodrillo

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  3. Ma col nuovo secolo è divenuto impossibile creare una cosiddetta "corrente" nel partito che si lascia per formare l'ennesimo movimentino dal prefisso telefonico? INIZIATIVA MERIDIONALE (se non muore prima) non è che si presenterà alle elezioni, come la Destra, insieme al PdL? L'unica cosa su cui sono d'accordo con i nuovi dissidenti è il loro denunciare riguardo alla prassi politica della Destra l'"accentuarsi di una deriva velleitaria che oscilla contraddittoriamente fra un inconcludente radicalismo di facciata e la pratica quotidiana di una sostanziale sudditanza alla leadership del Pdl". Fortuna che domani è un altro giorno!

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  4. @ Mauro: lacrime di cocodrillo che hanno portato comunque all'alleanza delle politiche nazionali nel 2008 appunto Tra la La Destra e la Fiamma di Romagnoli.......
    e guarda caso subito dopo la Santanche si e' arruolata nell'esercito di corrotti e corruttori del Pdl e Storace ha solo pensato di ritardare la manovra di un paio d'anni . Nulla di nuovo e originale, come era facilissimo preventivare gia' prima.
    Quanto ai dissidenti......beh pare se ne siano accorti che la Destra ( come la Fiamma di Romagnoli d'altronde) viva di soli slogan nettamente fuori tempo, non abbia una vera strategia alternativa e sopratutto sia ridotta semplicemente a mangiatoia cui attingere in caso di necessita' e bisogno da parte del Pdl. Ci sara' sempre un posticino in qualche commissioncina ricompensatrice a fare da lavacro alla mancanza totale di ideee e progetti veramente seri ed alternativi ( come gia' successe anche al governo nazionale per la Commissione regalata a Musumeci lo scorso anno in cambio di qualche chiusura d'occhio alle ruberie pidielline), magari partendo dalla geopoltica e dalla sudditanza alla Nato e ai poteri d'oltremanica. Ma vedo che da questo versante Storace non ci senta molto........... Tornando ai dissidenti posso solo dire che va beh il tempo e' sempre galantuomo, meglio tardi che mai!




    Ago

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