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Maxirissa a Ostia: quattro feriti, ventiquattro denunciati 2a edizione

Il commissariato di Ostia presidiato dai militanti di sinistra (Foto Il Messaggero)
(umt) L'unica cosa certa, al momento sono i numeri dei feriti (1 camerati contro 3 compagni) e dei denunciati ( 7 di destra, 17 di sinistra). Per il resto, per la rissa che si è consumata l'altra notte nel centro di Ostia, tra militanti del Collettivo L'Officina che partecipa all'occupazione del Teatro del Lido e attivisti del Movimento XIII Non Conforme, che col circolo L'Idrovolante fa capo a CasaPound Italia, siamo al solito scambio di accuse sulla responsabilità, che i gruppi contrapposti si rimbalzano. L'occasione del confronto fisico è stato un attacchinaggio:  organizzato dai giovani di sinistra per propagandare una manifestazione per i beni comuni in programma domani e attaccato a colpi di spranga dai fascisti nella versione dei collettivi; effettuato da una sparuta pattuglia di "ragazzi di Ezra" (6-7 persone, appunto) attaccati da avversari numericamente preponderanti, nella replica di CasaPound. I referti ospedalieri dei tre compagni feriti sono abbastanza seri, con due casi di fratture alle braccia e 30 giorni di prognosi.  Secondo le forze dell'ordine, anche si erano registrati precedenti episodi di rissa (l'ultimo episodio a giugno scorso) mai gli scontri avevano raggiunto tale intensità.

Ecco il testo della notizia Ansa:
La violenza politica esplode ad Ostia, il mare di Roma, con un'enorme rissa tra militanti dei collettivi della sinistra radicale e quelli di estrema destra di CasaPound. Bilancio delle botte della scorsa notte, con bastoni e manganelli, tre feriti con contusioni e fratture alle braccia e 24 fermati, poi rilasciati e denunciati per rissa - alcuni anche per lesioni -, secondo quanto riferito dalla polizia. All'origine dello scontro davanti alla chiesa Regina Pacis, nel centro del quartiere-cittadina, ci sarebbe una provocazione dei giovani camerati. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, un gruppo di occupanti del Teatro del Lido stava attaccando manifesti per un corteo in programma domani quando i ragazzi di CasaPound li hanno imbrattati con della vernice. Si è scatenato un parapiglia, con decine di persone coinvolte e rinforzi giunti soprattutto per i militanti dei collettivi. Sono intervenute le volanti, alla fine i fermati sono stati 17 di sinistra e 7 di destra. La loro posizione è al vaglio degli investigatori. La Digos ha perquisito le case di alcuni denunciati. CasaPound contesta la ricostruzione e cita la sproporzione tra i fermati come prova dell'aggressione che sei suoi militanti avrebbero subito. Il Teatro del Lido invece parla di attacco fascista ad «operatori culturali e artisti». Sullo sfondo una frizione costante tra opposti antagonismi nella zona balneare del sud della capitale, già assillata dalla criminalità che spara e uccide. «Un incontro-scontro probabilmente non programmato tra due gruppi che propongono esperienze diametralmente opposte - dice della rissa una fonte interna alle forze dell'ordine che conosce bene Ostia - Ma finora non si erano mai confrontati con questa violenza». Da una parte c'è il Teatro del Lido, occupato e fatto rinascere due anni fa da un gruppo di artisti, e il Collettivo l'Officina, più radicale, spiega l'investigatore. Dall'altra il centro culturale L'Idrovolante, nato lo scorso anno e sostenuto da CasaPound - attraverso il movimento di quartiere XIII Non Conforme - e altre sigle dell'estrema destra. Occupazioni, cortei, fiaccolate, iniziative di entrambi gli schieramenti, ma la vicinanza porta a scontrarsi. Alcuni mesi fa i militanti di CasaPound furono accusati dai rivali di un'aggressione all'esterno di un locale, un episodio mai chiarito. L'organizzazione di estrema destra ribalta l'accusa, sostenendo che L'Officina vorrebbe «restringere gli spazi di agibilità», anche con la violenza. Il segretario del Pd di Roma Marco Miccoli assimila la rissa di Ostia al pestaggio di quattro militanti del partito a novembre nel quartiere Prati Fiscali, episodio per il quale è imputato un dirigente di CasaPound, Alberto Palladino. La Federazione della Sinistra chiede di «mettere fuorilegge le organizzazioni fasciste». «Un episodio gravissimo», dice il vicesindaco di Roma Sveva Belviso, che esorta a condannare «ogni forma di violenza». E domani ad Ostia massima allerta per il corteo a sostegno del Teatro Lido. Prima dello scontro notturno si prevedeva la partecipazione di centinaia di persone.

12 commenti:

  1. Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino. L'imput che gira nel circuito di sinistra di rompere le palle ai ragazzi di CPI prima o poi produrrà i suoi nefasti frutti. Quando accadrà - perché accadrà - io so a chi attribuire la responsabilità.

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  2. Ugo Cosi' create le condizioni per lasciar spazio ai commenti piu' faziosi e di parte. Da qualunque angolazione la si veda. Compresa la concorrenza "interna" di Fn....................






    Ago

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  3. una volta si diceva che un camerata era come 10 compagni...

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  4. Il discorso su chi ha iniziato ha poco senso, non lo aveva anni fa e non lo ha oggi...per litigare bisogna essere in due dice l'adagio popolare....o quanto meno uno provoca e l'altro ci casca...
    quindi non posso che consigliare a tutti di rileggere quanto le varie riflessioni di Adinolfi sulle provocazioni, tanto intelligenti quanto bistrattate...

    Ai vari "sinceri democratici" che chiedono la chiusura di CasaPound, incarnazione di ogni male, mi limito a far notare semplicemente che se invece dei "ragazzi di Ezra" fossero stati coinvolti in una situazione di scontro impari del genere altri gruppi della destra radicale molto probabilmente sarebbero uscite fuori le lame...
    con tutte le conseguenze del caso ed il rischio che ci scappasse il morto da una parte o dall'altra, altro che qualche osso rotto e qualche bernocolo....

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  5. Le lagnanze di voi fascisti sulla presunta libertà negata è ridicola. Basterebbe studiare qualche libro di teoria politica e di diritto per capire quanto sia legittimo impedire agli intolleranti di minare le basi della convivenza democratica. Organizzazioni che agiscono con i fatti e con le parole contro il pluralismo dialettico della democrazia vanno sciolte perché inconciliabili con la nozione stessa di democrazia, dove a tutti è permesso di parlare e di esprime la propria opinione nel rispetto delle posizioni divergenti. Se qualcuno si proclama nemico dello stato democratico e inneggia a regimi liberticidi allora non si può lamentare e non può piangere quando viene trattato come tale, ovvero come nemico della democrazia. Fatevi una cultura. Il panorama politico non si riduce al periodo 1922-1945 o alle favolette per allocchi di Evola o a qualche interpretazione distorta di Nietzsche.

    Sincero Democratico
    Vincenzo Teodori

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  6. Come al solito, i rossi sono, oltre che vigliacchi e violenti, provocatori.
    La demenziale uscita di questo Teodori mi fa ricordare come, da sempre, i rossi sono i più forti sostenitori del capitalismo e del liberismo, che si servono di loro per intimidire chiunque si opponga al loro dominio.
    Dalla guerra contro Italia e Germania agli assassini dei giovani del Msi, alle aggressioni vigliacche contro CPI, il filo rosso è sempre quello.
    Servi, utili idioti, vigliacchi, bugiardi fino al ridicolo, ma sempre bene accolti dalla stampa che parla sempre di scontri e mai di aggressioni che, al 99%, da quando seguo la politica (1968), sono sempre partite dai rossi.

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  7. A Vincenzo Teodori prima di scrivere cavolate informati bene su quello che dicono, propongono e fanno i ragazzi di Casapound e poi giudica. Sicuramente se di questi tempi ce qualcuno che è antidemocratico e andrebbero sciolti sono questi poveracci dei centri sociali e democratici di sinistra che non avendo più idee e proposte si rifugiano nell'antifascimo cercando d'impedire a delle persone di fare legittimamente politica e opere sociali con la violenza.
    Metita Vincenzo metita !!

    FABIO

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  8. Vincenzo Teodori........ma come suol dirsi ma va de via al c...o, va!!!. Mai sentito parlare di Di Péron e ( data la tua ignoranza ti stupirai.....) Nasser ( non era comunista )???....... Forse che risalivano al periodo 1922-1945??.E poi guarda, ascolta un consiglio: i paroloni ridondanti pieni di seghe mentali e unicamente teorici quali"Pluralismo dialettico della democrazia" oppure "per capire quanto sia legittimo impedire agli intolleranti di minare le basi della convivenza democratica"hanno lasciato ormai il tempo che trovano ( un po' come "il centralismo democratismo" o le "magnifiche sorti e progressive" per usare i termini che a Voi piacciono tanto...). Siamo nel 2012 forse non lo sai, ma gli anni settanta sono passati da un pezzo. Sei indietro di quarant'anni compagno ......Fai meno il sapientone e il cerebrale e studia megari un filino meglio tu Mister Sincero Democratico ( che pero' vuole IMPEDIRE agli altri di esprimersi e formulare programmi e proposte.....) dammi retta......




    Ago

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  9. Carissimo Vincenzo Teodori:
    "Organizzazioni che agiscono con i fatti e con le parole contro il pluralismo dialettico della democrazia vanno sciolte perché inconciliabili con la nozione stessa di democrazia"...concordo al 100%, parole sante e sagge!!! Infatti mi chiedo ancora come mai ANPI e antifascisti di ogni risma possano ancora predicare liberamente il loro pensiero razzista prevenuto e liberticida!!!

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  10. purtroppo per i "democratici" che hanno inventato la costituzione per la legge essere fascisti non e' reato..

    irio

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  11. Le zecche sono alla frutta ma questi di CPI invece di rivendicarsi l'anticomunismo giocano alla divisione tra buoni(loro) e cattivi(FN,stormfront, i fascisti cattivi con le lame). E per di piú cercano ancora di giustificare il vergnoso dietrofront di Adinolfi su Acca Larentia.
    CPI CANCRENA DELLA DESTRA IDENTITARIA

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  12. Vincenzo Teodori e Identità e Tradizione, sono l'esatto esempio degli idioti che si fanno intelligenti dietro l'apparenza politica.
    A Teodori dico che da dopo il 45 siete voi che dispensate pseudo democrazia con azioni infame, negando e usando violenza verso antagonisti e popolo stesso. Fattela na cultura che de "sincero" c'hai solo le cazzate che hai sparato.
    Identità e Tradizione, tu si che sei il Re del Fascistometro, tu che possiedi le chiavi del Walhalla tu che parli ancora con l'aldilà e imponi su di noi la forza oscura del cameratismo. Forse non è CPI che divide, forse è l'altra parte dell'Area che in assenza di protagonismo lancia campagne secessioniste a destra per far parlare di loro. Forse le lame le usano per tagliare pane e mortadella e brindare col chinotto. Lascierei stare le boiate sulle lame e penserei a come non essere infame quando dei camerati vengono vigliaccamente assaliti, ma loro per te non sono camerati almeno nel tuo mondo Tolkeniano.

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