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Wu Ming, Grillo e l'eterno dibattito "né destra né sinistra" che ritorna

(umt) Da giorni impazza un dibattito appassionato sul superamento delle tradizionali categorie di destra e sinistra  in un santuario dell'intellighentsia gauchiste,  Giap, il blog di Wu Ming, il collettivo di scrittori bolognesi germinato dall'esperienza situazionista del Luther Blisset Project. Lo spunto di occasione un articolo di Wu Ming 1 per la "Nuova Rivista Letteraria". La questione di fondo: il grillismo incarna il nuovo fascismo?
Una domanda ultrasemplificata, ma a cui, in primissima battuta mi sento di rispondere che, a prescindere dal fascismo, Grillo incarna sicuramente istanze profondamente reazionarie. Dallo stesso dibattito ha tratto spunto Giovanni Tarantino, per una riflessione non banale pubblicata sul Secolo d'Italia di ieri:

«Negli ultimi tempi - afferma Wu Ming 1 - si sente sempre più spesso la frase: "Non siamo di destra né di sinistra". Non è certo una frase nuova, l'abbiamo udita tante volte. Eppure, tendendo l'orecchio, possiamo registrare una prima, piccola novità: il soggetto plurale ricorre più spesso di quello singolare. Il noi sta scalzando l'io. Oggi, è sempre più sovente l'enunciazione di soggetti collettivi». Soggetti collettivi quali il Movimento 5 Stelle, i "Partiti dei Pirati" tedeschi, fino ai cosiddetti "Indignati". (...) È Beppe Grillo lo spettro del nuovo fascismo, almeno per Wu Ming 1. Non soltanto per «lo spettacolare Führerprinzip» rintracciato negli atteggiamenti dell'ex cabarettista che, tuttavia, «da solo non giustificherebbe l'uso dell'espressione "criptofascismo"». L'animo fascistoide di Grillo sarebbe quello cifrato caratteristico «dei movimenti di impronta qualunquista / poujadista / destrorso-populista etc. Tra questi ultimi si può annoverare la Lega Nord». I politologi, magari, giudicheranno se queste teorie wuminghiane sono o meno prive di fondamento, se dietro il Movimento 5 stelle si cela un fascismo di ritorno mal mascherato, se Beppe Grillo è realmente un Poujade dei giorni nostri. Sta di fatto che sul né destra né sinistra ne abbiamo davvero sentite d'ogni sorta. Ma è davvero impensabile ragionare oltre i recinti semantici destra/sinistra? (...) Non sappiamo se indignados, grillini, pirati, "forconi" siciliani, ma anche realtà come il movimento Stop Banque - che come il Movimento 5 Stelle riprende le teorie di Giacinto Auriti sul signoraggio bancario - e che ha tra i principali sostenitori l'ex calciatore Eric Cantona, stiano «scimmiottando» esperienze del passato. Non è certo la paura di nuovi criptofascismi che ci aiuta a comprenderne la portata. Sono le idee che camminano, non le posizioni assunte a priori.

4 commenti:

  1. Il fatto che la gente sia disorientata, dopo decenni di ideologie regolari come fascismo nazismo, e comunismo, che si sono sempre professate di destra o di sinistra, ci porta a concludere che bisosgna trovare una alternativa solida per uscire da questo inestricabile sentiero politico. Bisogna parlare dei problemi della gente, e bisogna imparare a trovare una soluzione per tutto. Qualcosa per esempio, che impedisca a chi non ce la fa ad arrivare alla fine del mese, di non togliersi la vita. Bisogna smetterla di correre dietro a vecchie concezioni del passato, e fissare una idea a misura d'uomo. Questa idea, si chiama rivoluzione. Per farla è necessario che uomini donne e giovani di ogni classe sociale, si uniscano per dare vita a una nuova politica. Che non si nasconda dietro a manifesti di partito o simili, ma vada direttamente a occuparsi dei bisogni del popolo. è necessario, lanciare un nuovo progetto politico per l'Italia e mettere da parte il concetto destra-sinistra, che ha contribuito a illudere passate generazioni di elettori. Una vera rivoluzione oltre questi steccati, può riuscire, solo se si riconosce l'altrui sacrificio. Se cioè, non ci si nasconde dietro a parole come "maeglio un giorno da leoni che cento da pecora", oppure si tenta il tutto per tutto per cercare inutili giustificazioni per i propri errori. La rivoluzione, si fa, solo con una mentalità unita di gruppo, che perseveri nelle idee e nel cambiamento. Senza questa regola, nessun movimento politico, che si dichiara "rivoluzionario" potrà mai cambiare l'Italia. è un dovere, che bisogna assolvere, prima che per noi stessi, per le generazioni a venire. Solo imprimendo il sacrificio materiale di chi segue l'idea di uscire dal tunnel politico destra/sinistra, si potrà accendere la speranza per l'Italia di essere un grande paese, forte e rispettato. è una scelta che noi anti ideologisti, facciamo oggi per un domani migliore.

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  2. Grande UMT.
    Per me Wu Ming 1 manca il bersaglio. Avesse voluto approfondire bene l'argomento si sarebbe dovuto soffermare su "Nè rossi nè neri ma liberi pensieri" di piazza Navona. Non qualificarsi è utile strategicamente per superare la possibile ostilità nell'ambiente in cui si entra (ex. il fascista nei movimenti studenteschi si fa criptofascista) ma vale anche per la sinistra che quando prova a penetrare l'ambiente curve, in maggioranza sentito come destro, non di rado ripete "la politica resti fuori dallo stadio, qui si parla di calcio" che d'altronde cosa sarebbe se non la loro versione di nè destra nè sinistra...fino a che non siamo abbastanza forti?
    L'unica differenza tra i due esempi è che la sinistra è conscia si tratti di una soluzione strategica, mentre la destra parrebbe a volte non ricordarlo o capirlo.
    Il Conte

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  3. secondo me grillo nn c'entra una cippa con il fascismo, potrebbe essere un movimento populista, presidenzialista e anche reazionario. Ma secondo me fascista no. Mancano, per essere tale: l'organizzazione squadrista, che manco allo stato nascente le 5 stelle ha mai avuto. Una visione organica dello stato intrisa di nazionalismo: grillo mi pare faccia un discorso di piu' generica "civiltà italiana". Manca l'elemento militaristico e manca una gerarchia, almeno nel progetto fin qui conosciuto. Concludendo: non so se sia reazionario (penso di si) ma se affibbiamo l'etichetta di "fasciamo" a qualunque progetto politico personalistico rischiamo di vedere in camicia nera anche Luigi XIV di francia

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  4. Infatti il M5S non ci azzecca nulla con il fascismo ma erano altre le riflessioni interessanti.
    Il Conte

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