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La blacklist degli amici degli immigrati e la frustrazione che monta

Genera indignazione e allarme sociale la blacklist pubblicata nel forum dei suprematisti bianchi contro gli "amici degli immigrati", indicati al pubblico ludibrio come "traditori della razza". E' un'idea molto americana quella che i peggiori nemici sono i collaborazionisti. Per parlarne cinque minuti a Uno mattina mi è toccata una levataccia. Ma sentire Franco Di Mare che mi chiama professore e mi da del Lei l'è valsa tutta. Ovviamente i ritmi forsennati del contenitore televisivo (in un quarto d'ora hanno tritato il calcio scommesse, il meteo e l'allarme neonazi) non consentono pensieri complessi e tanto meno raffinati ma ho almeno la coscienza tranquilla per aver provato a dire che l'unica conseguenza possibile della grande crisi non è necessariamente Hitler ma c'è stato anche il New deal. Temo però che nel dibattito mainstream i temi dello sviluppo possibile siano ancora meno plausibili della mia ostinazione entomologica sulla fascisteria.
E' a mio giudizio del tutto evidente che la scelta di Costantino, il forumista di Stormfront che ha proposto la lista nera, sia di attrarre visibilità e ha colto perfettamente il bersaglio. Meno successo mediatico ha avuto invece quella degli "amici di CasaPound", lanciata dalla rivistina politica di un movimento dell'estrema sinistra contiguo al sindacalismo di base e rilanciato anche dalle "femministe a sud". Ne parla anche Claudia Cernigoi, la giornalista e saggista triestina assai malvista a destra per le sue tesi riduzioniste sulla vicenda delle foibe:
Dopo l`episodio Casseri, ha girato nuovamente in rete un documento con i nomi di 'intellettuali` che firmarono tempo fa un appello per 'sdoganare` CasaPound, nel senso che si attivarono perché non fosse loro impedito di organizzare iniziative pubbliche. Da Piero Sansonetti a Ritanna Armeni, da Andrea Colombo a Ugo Maria Tassinari che a forza di studiare i fascisti se ne è invaghito, anzi affascinato.
Per quel che mi riguarda la definizione è precisa. Devo invece contestare il sommario dell'articolo: "Dopo il caso Casseri e la strage razzista di Firenze tutti chiedono lo scioglimento di CasaPound. Eppure fino a ieri uomini della sinistra, personaggi delle istituzioni e i soliti protagonisti degli anni neri della strategia della tensione firmavano appelli a suo favore e partecipavano alle sue feste. Da Sansonetti a Stefania Craxi, dal direttore del "Tempo" a importanti giornalisti". Io non solo non chiedo lo scioglimento di CasaPound ma resto convinto che assicurare la più ampia libertà di parola sia un buon antidoto contro le tossine dell'intolleranza. So bene, al di là della fascinazione subita, che CasaPound è un ircocervo. Assolutamento dentro la post-modernità eppure ostinato a definirsi ancora prigioniero del secolo breve. Il che comprende, ovviamente, anche la pratica dello squadrismo. Ma per quello che risulta agli atti giudiziari, tranne il caso che ha portato da 21 giorni in carcere Palladino (e di questi tempi sono parecchi per lesioni aggravate), spesso si tratta di risse. E le risse si fanno tra due contendenti. Comunque io resto ottimisticamente convinto che la libertà cresce coltivandola. 
Mi suscita invece pessimismo la lettura dello status di un face-amico, antico collega e professionista di successo, una persona garbata e piacevole che stamattina grida tutta la sua rabbia e indignazione per l'ennesimo raid con violenta rapina domestica nel circondario di Napoli: 
Buon giorno. questi sono i frutti della finta ed ipocrita tolleranza. E grazie all'unione europea che dobbiamo tenerci questa gente di merXa nel nostro paese. La solidarietà è un dovere, ma tollerare sciacalli che vengono dall'estero solo a rubare no. questa è la storia una delle tante famiglie italiane sorprese nel sonno e rapinate e pestate. Fino a quando bisognerà tollerare questo schifo? Avviso sin d'ora che butterò fuori dai miei amici chiunque faccia discorsi pseudo-tolleranti e di solidarietà umana nei confronti di questa gentaglia.
Viviamo veramente tempi bui.

5 commenti:

  1. Dietro tutto questo bianchismo ci vedo il criptosionismo, io mi onore di difendere i palestinesi che tutta sta bianchezza della pelle non ce l'hanno, e vi garantisco che ci sono bianchi di pelle molto più infami dei neri di pelle, con tutto ciò voglio difendere la mia gente, che informa della sua essenza la bellezza delle mie città e paesi. Voglio difendere la mia cultura millenaria dallo sterminio lento che le sette nascoste portano avanti con la mediocrazia. Viva l'Italia,la sua storia, la sua cultura,la sua lingua,la creatività, la sua visione del mondo, la sua Civiltà, la fede cattolica.

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  2. Chiedo a questi compilatori di liste di inserirmi subito nella loro lista.

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  3. a me sto sito sembra un po' troppo caricaturale, idiota e soprattutto " utile " al mondo che si prefigge di combattere.... mah...
    e poi perchè non lo chiudono ?
    e poi perchè i media fanno a gara, con Repubblica in testa, per amplificare queste farneticazioni ?

    Andrea

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  4. I server stanno in usa, non possono chiuderlo.

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  5. Chiuderlo no, ma oscurarlo in Italia si.
    Lo tengono aperto proprio per prendere spunti come questo, è un'esca, fa comodo così.

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