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CasaPound : Quattro passi nel delirio

Riporto il testo di Adriano Scianca da poco pervenutomi.


L’occasione, si sa, fa l’uomo ladro, mentre la tempesta fortifica chi già era saldo, costringendo però a strisciare chi barcolla al primo alito di vento. La tempesta mediatica che sta investendo CasaPound Italia non fa eccezioni. Se da una parte migliaia di militanti che si trovano messi alla gogna decidono di reagire facendosi vedere, spiegando le proprie ragioni, attraverso la trasparenza e la pulizia di battaglie più forti di ogni menzogna – dall’altra non sono pochi gli sciacalli attirati dai riflettori. E nella viltà di un’epoca come questa, ogni tastiera diventa una trincea, ogni rutto morale diventa indignazione.
Il premio disinformazione 2011-2012 lo ha vinto sicuramente Repubblica, con un uno-due da togliere il fiato. L’articolo di Marco Pasqua sul “Doppio volto di CasaPound” resterà in effetti negli annali, non foss’altro che per l’incipit: «Spranga e computer. Solidarietà e blocco dell’immigrazione. Botte e dibattiti. Fascismo e antirazzismo». La tesi è appunto quella del “doppio volto”, del “secondo livello”, del “lato nascosto”. Insomma, buoni fuori, razzisti dentro. Non è chiaro quale sia il bislacco piano di un’associazione razzista che non compie atti razzisti e non pronuncia discorsi razzisti, ma tant’è. Il quotidiano di De Benedetti fa però l’en plein aggiungendo al pezzo di Pasqua un video surreale, che inizia con le reali immagini relative a Cpi, salta a piè pari ogni riferimento alla cultura, alla solidarietà e allo sport e inserisce in modo veramente goffo pochi fotogrammi di un non meglio precisato corteo neofascista che nulla ha a che vedere con Cpi. Primo premio meritatissimo. Metodici.
A poche lunghezze, secondi solo per la minore visibilità ma non per la buona (si fa per dire) volontà si piazzano gli amici del Manifesto. In prima pagina Saverio Ferrari, un esperto del settore, annuncia il ritorno del nazismo in Europa. Chiude l’inchiesta (vabbé…) il testo di una mail riservata inviata dalle potentissime centrali di potere casapoundine alle loro squadracce periferiche. Non c’è uno straccio di prova ed è tutto falso, ma quando mai questo ha rappresentato un problema? Spioni.
Poca fantasia da parte dell’Unità, che la butta lì come fosse vera, ma senza applicarsi: «Nel giro di pochi minuti sul sito della Casa non c’erano più i suoi [di Casseri] lunghi articoli, deliri molto dettagliati, che ricordano per certi versi il testamento di Breivik». Suvvia, solo una bugia pura e semplice, neanche uno sforzo di costruzione di narrazioni alternative? Svogliati.
Ma è su internet che gli esegeti del grande complotto nazifascista trovano, come dire… un brodo culturale fecondo. Si fa notare, a tal proposito, “Femminismo a sud”, che ricorre a un evergreen democratico: la lista di proscrizione. Si tratta dei nomi di coloro che in occasione di una manifestazione del Blocco studentesco che alcuni buontemponi volevano vietare si espressero affinché la libertà di manifestare valesse per tutti. Molti di loro erano e rimasero ostili a Cpi, ma favorevoli al suo diritto di manifestare. Altri sarebbero tornati presto sui loro passi. Quanto a CasaPound, esisteva prima e sarebbe esistita dopo quella petizione, senza bisogno del permesso di chicchessia. Quaccheri.
Particolarmente attivo sul web – meno, dicono, in Comune – il sindaco di Bari Michele Emiliano, impegnato da giorni in un’opera di polemica infantile e ossessiva nei confronti di Cpi dalla sua pagina Facebook. Il livello medio dei commenti è più o meno questo: «CasaPound merda pappappero». Accade nella nona città italiana per popolazione. Grafomane.
A un livello ancor più infimo (sì, esiste un livello ancor più infimo) si è invece collocato un blog adolescenziale dalle velleità giornalistiche, che sfrugugliando su Facebook e Indymedia ha trovato qualche foto con tatuaggi politicamente scorretti e vecchi deliri black-metal, facendo di tutto questo la prova definitiva del nazismo intrinseco in CasaPound. Poi scavi un po’ sotto la superficie e scopri che il blog è gestito da un ragazzo problematico con un passato da militante… nel Blocco Studentesco, dal quale il tizio fu cacciato per palese inadeguatezza alla vita socio-politica. Rosicone.
Gran premio della giuria, le esponenti del Pd che dopo essere state a CasaPound a parlare di diritti civili, riscontrando – testuali parole – «più apertura che nel nostro partito», ora fanno retromarcia senza però il coraggio di chiedere direttamente la chiusura di Cpi. No, meglio chiedere di tagliare il 5X1000, richiesta che rivela, peraltro, una concezione singolarmente privatistica di tali meccanismi di finanziamento: il 5X1000 (è il ragionamento) non va a chi abbia i requisiti per averlo, ma a chi rispetta criteri di correttezza politica stabiliti dal Pd. Ovvero, quando lo Stato è cosa nostra. Fifone.
Ah, poi ci sono i fuori classifica, quelli che “Chiudere CasaPound”, “Bruciare CasaPound”, “Nessuno spazio ai fascisti”, “La Costituzione è antifascista (o almeno così dicono perché io non l’ho mai letta)” etc. Che noia. Ripetitivi.

4 commenti:

  1. i casapoundini in corteo non parlano ai giornalisti rimandando ai capibastone perchè i dirigenti temono che possano fare dichiarazioni "pericolose"..quindi il messagio email divulgato è autentico

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  2. Anni fa, appoggiai l'iniziativa di un piccolo e innocuo gruppo di estrema sinistra, il Campo Antimperialista, a sostegno - solo verbale - della resistenza irachena.

    Roba che non avrebbe dovuto lasciare nessuna traccia.

    E invece, ci fu un massacro mediatico, su tutti i media cartacei di destra, poi in televisione.

    Il motivo non era certo il Campo Antimperialista, ma il fatto che qualche amministratore locale di Rifondazione aveva appoggiato l'iniziativa; ma Rifondazione era nella coalizione di centrosinistra, e quindi, ecco che l'accusa tremenda di "terrorismo islamico" si poteva spalmare un po' sul centrosinistra.

    Io credo che per molti, ci sia la stessa cosa oggi: Casseri può essere associato a Casa Pound, Casa Pound può essere associata al centrodestra, ecco che il centrodestra si può accusare di strage.

    Casa Pound, come il Campo Antimperialista, è solo lo strumento per questa accusa.

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  3. per Miguel Martinez
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    Ricordo perfettamente il massacro, che fu funzionale al contenimento di diverse trasversalità eretiche ;-)

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  4. Grazie di cuore al primo anonimo, ci ha rivelato l'evoluzione della logica 2.0. Siete fantastici...

    Adriano

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