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No al corteo di CasaPound, De Magistris trova supporter

La campagna del sindaco De Magistris contro la manifestazione nazionale di CasaPound a Napoli, in programma per il 26 novembre, ha trovato un appassionato supporter nella redazione di "La Repubblica/Napoli" che pure non era stata proprio di sostegno in campagna elettorale (e subito dopo il voto).Il giornale di oggi dedica ben due articoli i cui titoli forzano decisamente la realtà.
Il primo riguarda il
Blitz del Comune nell'ex sede di CasaPound
L'assessore comunale Palmieri: sopralluogo simbolico, la struttura torna al quartiereMa il divario è notevole tra le intenzioni dichiarate


Il rumore delle picconate risveglia Materdei. Alle 9 di mattina gli operai del Comune buttano giù il muro che blinda l’ingresso dell’ex convento delle Santissime Teresiane occupato dai militanti di CasaPound.Il varco consente all’amministrazione un sopralluogo a sorpresa nell’edificio di sei mila metri quadri che domina il quartiere antifascista. L’obiettivo è consegnarlo ai residenti. E l’ispezione restituisce per circa un’ora alla città l’ex convento occupato per tre mesi nel 2009. Gli stessi militanti che il sindaco de Magistris non vuole far sfilare «in corteo nazifascista» il 26 novembre.«Il sopralluogo in questo momento ha un valore simbolico di restituzione degli spazi alla città — spiega l’assessore all’Educazione Annalisa Palmieri — L’ex convento è chiuso dal giorno dello sgombero di CasaPound. Il quartiere lo rivendica e la riapertura è la migliore resistenza a chi vuole sottrarre luoghi pubblici».
e la concreta realtà
Le speranze però si affievoliscono quando, a fine ispezione, gli operai richiudono il varco. Ora i residenti aspettano la relazione tecnica, la destinazione d’uso e il ripristino del portone. «La giunta sembra disponibile — si lascia sfuggire Roberto Moresco del comitato — Ma con gli slanci ci andiamo cauti» 
Notevole anche il rovesciamento, a partire dal rapporto tra titolo e sottotitolo, nel pezzo sulle reazioni politiche, laddove una "valutazione con molta attenzione" diventa un
CasaPound, anche la comunità ebraica dice no alla manifestazione
E il Comune di Napoli ribadisce: questa amministrazione dichiara il proprio antifascismo viscerale
"Questa amministrazione dichiara quotidianamente il proprio antifascismo viscerale". In occasione della presentazione della Giornata di mobilitazione straordinaria contro il razzismo, l'assessore allo Sport del comune di Napoli, Pina Tommasielli, torna sulle parole del sindaco Luigi de Magistris, che ha espresso un secco no alla manifestazione organizzata da CasaPound per il 26 novembre nel capoluogo partenopeo e sulla quale dovrà decidere il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica.Tommasielli precisa che "il primo cittadino non ha potere di veto", ma sottolinea come si tratti di "un segnale forte nei confronti di una organizzazione che, nel proprio statuto, si definisce di ispirazione fascista. La nostra linea è chiara: siamo contrari alla xenofobia e andiamo nella direzione dell'antirazzismo e antifascismo". Anche il presidente della comunità ebraica napoletana, Pier Luigi Campagnano, sposa la posizione del sindaco, spiegando che "le manifestazioni indette da organizzazioni di estrema destra vanno valutate con molta attenzione", pur ammettendo che "finora Napoli ha avuto solo problemi marginali da questo punto di vista".

6 commenti:

  1. ma che tristezza... discorsi inutili di personaggi patetici che anzichè bivaccare sulle ideologie del passato dovrebbero dedicarsi ai problemi di questa città come la mancanza totale di prospettive, la situazione disastrosa di ponticelli e scampia ridotte a discariche brucia rifiuti.
    vergogna.

    Caciallo

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  2. Ecco, di viscere e di buchi di culo annessi e connessi si tratta.

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  3. repubblica forse è anche peggio dello sceriffo patenopeo


    Andrea.

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  4. certo che si sbattono molto per tappare la bocca (inutilmente) a chi vuole urlare quanto sia uno schifo questo mondo governato dalle banche, mi chiedo da che parte stiano e se tirano fuori i soliti discorsi dell'antirazzismo (cosa c'entra?) sono proprio alla frutta...
    Massimo.

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  5. Certo è proprio vero il detto "beata ignoranza"! Questi buffoni "ignorano" gli scopi di questa manifestazione. Chi li ha pagati per dire certe cose?
    Pensate al male che fate alla vostra regione tra i rifiuti, piuttosto. Se non conosci non puoi giudicare. Tutti questi cialtroni non sono altro che dei falsi moralisti che gridano "no a questi fascisti".

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