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Il questore: no al corteo di CasaPound, autorizzo il presidio 2a edizione

Il questore Luigi Merolla (foto La Repubblica)
La decisione del Comitato per l'ordine pubblico di vietare il corteo di Napoli (già autorizzato per il 26 novembre su un tracciato breve e in un quartiere "amico") ma solo una manifestazione in uno spazio circoscritto rischia di infiammare gli animi. Intanto mi sembra interessante una riflessione politica postata su Vivamafarka, nel 3d dedicato all'argomento, da Maurizio Murelli:
"Ci sono gli imput occasionali e gli imput dettati dalla coscienza profonda. Sostanzialmente gran parte della sinistra fricchettona fatta di intellettuali mosci, magistrati giacobini non ha mai avuto alcuna prospettiva e effervescenza giovanilistica per progettare il futuro. Si è saldata alla sinistra istituzionale in caduta libera fino al punto da fare da stuoino ad il primo governo nazionale  a conduzione mondialista della storia. L'unico collante è il rancoroso antifascismo che, come ben sai, è semplicemente avversione non per il fascismo (di cui la gran parte ignora persino i postulati storici e i rudimenti dottrinali) ma avversione per chi ha idee forti non omologate dalla chiavica costituzionale.

De Magistris risponde alla radice profonda. Quella radice che oggi palesa bene Bersani facendo il suo comizio scemo parlando di *liberazione*. Cioè lui e non i nipotini della Trilateral avrebbe costretto Berlusconi alle dimissioni! Esattamente come gli antifascisti del passato che sostenevano (e sostengono) di aver sconfitto loro il fascismo e non gli erserciti angloamericani. Stesa spocchia, stessa miseria. Allora i resistenziali hanno contribuito alla colonizzazione americana dell'Italia e oggi contribuiscono all'instaurazione di un governo mondialista. E reagiscono male verso le autentiche forze antagoniste, tipo CPI". 
Ecco comunque il testo dell'articolo di La Repubblica che anticipa i termini del divieto.

da La Repubblica.it

LA POLEMICA
Niente corteo, sì al presidio fisso 
ma i leader di CasaPound protestano
"Abbiamo il diritto di sfilare". L'assessore: "No, è rischioso"
di CRISTINA ZAGARIA

No al corteo di CasaPound. Il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica valuta che è troppo rischioso. E si trova una soluzione di compromesso: "Sarà autorizzato un presidio fisso  -  spiega il questore Luigi Merolla  -  perché bisogna rispettare il diritto a manifestare le proprie idee, ma bisogna tenere conto anche delle indicazioni del Comitato da cui è emersa una forte preoccupazione per l'ordine pubblico, nel caso in cui ci fosse un corteo per le strade cittadine".

La giornata del 26 novembre (data scelta da CasaPound Napoli per il corteo nazionale) si annuncia incandescente, perché i movimenti antifascisti stanno organizzando per lo stesso giorno una manifestazione (raduno alle 15.30) in piazza Cavour, la stessa piazza scelta da CasaPound come punto di arrivo del loro corteo. "Ovviamente per quel giorno non sarà autorizzato nessun corteo  -  precisa Merolla  -  e per la scelta della piazza da destinare al presidio di CasaPound ci confronteremo con gli organizzatori".
Ma proprio gli organizzatori dicono no al presidio. Non sono pronti a scendere a compromessi. "Noi abbiamo un'autorizzazione scritta, cosa rara a Napoli, per il corteo che partirà da piazza Carlo III, sfilerà per via Foria e si chiuderà a piazza Cavour  -  spiega Emmanuela Florino, responsabile campana di CasaPound Italia  - . L'autorizzazione è stata concordata con la questura, che ci ha fatto indicare preventivamente strade e percorsi alternativi proprio nel caso vi fossero stati problemi di ordine pubblico o ci fossero zone, come piazza Cavour, occupate da altre manifestazioni. Perciò a noi il sitin non va bene, abbiamo diritto di sfilare come tutti in città, anche perché sarà una manifestazione pacifica, per quanto ci riguarda. In città ogni giorno ci sono decine di cortei, impedire a noi di sfilare sarebbe una discriminazione che va contro i principi costituzionali".
Ma il fronte del no al corteo di CasaPound si allarga ogni giorno. Il primo è stato il sindaco Luigi de Magistris ("Strade, vicoli, piazze di Napoli non possono essere attraversate da un corteo nazifascista. Napoli è antifascista, antirazzista, l'unica città d'Europa che si è liberata da sola dall'occupazione con le Quattro giornate"), seguito dal Pd, dai Giovani democratici, dagli studenti dei collettivi universitari e dalla Comunità ebraica napoletana, per voce del suo presidente Pier Luigi Campagnano, dal rettore dell'ateneo Federico II, Massimo Marrelli, e da una lunga lista di artisti, intellettuali e sindacalisti.
Mercoledì in sede di Comitato pubblico per l'ordine e la sicurezza, in prefettura, è stato proprio il Comune a opporsi con forza al corteo. "La nostra linea era di impedire una sfilata dichiaratamente nazifascista per le strade della città  -  spiega l'assessore alla Legalità Giuseppe Narducci  -  perciò abbiamo proposto l'idea quantomeno di una manifestazione localizzata in un'unica piazza, più facile da vigilare e gestire. Lasciare le strade cittadine a manifestanti di chiara ispirazione mussoliniana potrebbe essere molto rischioso".
Il comitato, presieduto dal prefetto, Andrea De Martino, comunque è un organo consultivo. "Noi avevamo il dovere di manifestare con forza, al prefetto e alle forze di polizia, le nostre preoccupazioni per una manifestazione ad alto rischio e di proporre anche una soluzione alternativa praticabile", precisa Narducci. L'ultima parola per l'ordine pubblico spetta al questore. Merolla, anche con l'ausilio della Digos, convocherà in questi giorni i rappresentanti di CasaPound per stabilire la piazza in cui potrà svolgersi il presidio fisso.

11 commenti:

  1. Questa gente è folle, non sa nemmeno di cosa parla e nella sua follia fa pure il gioco degli unici veri violenti e pericolosi che sono gli antifascisti militanti di professione! Napoli non è antifascista, le quattro giornate non ci furono mai state, sono solo una invenzione del partigianesimo come tante altre menzogne del dopoguerra; Napoli è una bellissima città devastata da mille mali e questa gentucola pensa a vietare i cortei a quello, e ad autorizzarlo a quell'altro, tu puoi manifestare e tu no...VERGOGNA! E poi li blandiscono pure con la definizione di intellettuali! Vinicio Capossela, ma perfavore! Magari si facesse una bella doccia e usasse il sapone! E di Erri de Luca che vogliamo dire? Un vero ex violento del servizio d'ordine di Lotta Continua negli anni '70 che sicuramente sprangava chi non la pensava come loro....poi il riflusso, il ritorno al privato, la conversione in scrittore (cazzo, ma diventano tutti scrittori questi qui, come Cesare Battisti), la saggezza riconosciutagli dai soliti noti amici suoi giornalisti e presentatori radiotelevisivi e alla fine un ex sprangatore diventa un gurù della cultura di sinistra e un maestro di pensiero! Tassinari Ti sembra normale sta cosa? A me no, ma penso nemmeno a Te!
    Quando un certa sinistra si sarà liberata del morbo dell'antifascismo, allora forse e dico forse, potrà cominciare a pensare a cambiare questo sporco sistema liberalcapitalista dominato dalla grande finanza apolide, dalle multinazionali e dalle lobbies ebraiche. Fino a quel momento invece ne è a tutti gli effetti complice!

    Filippo

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  2. Ecco quanto ho detto sabato scorso al meeting di Salerno sul Che:
    [De magistris]ha detto una cosa sciagurata. In un convegno di Magistratura Democratica ha annunciato che vieterà la manifestazione di CasaPound prevista a Napoli, inventandosi la titolarità di un provvedimento di ordine pubblico che non possiede, infatti queste decisioni spettano al questore e al prefetto. Lo ha detto – continua Tassinari – perché Napoli è la città delle 4 giornate, ma a 70 anni dalla guerra civile non è possibile parlare così, la democrazia la si rispetta e la si onora garantendo anche ai fascisti di poter manifestare pacificamente e di esprimere le proprie idee, e questo lo dico dalla mia posizione di sinistra. Se passasse l’idea del sindaco di Napoli, vorrebbe dire che nel 70% del territorio italiano non si può manifestare se si è di CasaPound o fascisti».

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  3. Lo so Tassinari, tu sii nu' bravo guaglione! De Magistris invece avrebbe bisogno di un neurologo urgentemente, forse a fare il sindaco di Napoli si va fuori di testa, troppo stress!

    Filippo

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  4. Ottimi i commenti di Filippo e di Ugo, esemplari le parole di Maurizio Murelli riportate nell'articolo.

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  5. da uomo di sinistra sottoscrivo quanto detto da Ugo ed aggiungo che se fascismo è ogni forma di violenza come dicono gli intelletuali contrari al corteo di CPI....vietare a dei ragazzi di manifestare pacificamente non è violenza? Vietare le idee, a prescindere dalle azioni, non è violenza?

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  6. Anche se non condivido la visione su "differenza e immigrazione" che esprime il programma di CPI. (Ritengo non sia stato ben valutato, perchè in esso, è ignorata la "fame" ). In questa occasione napoletana mi sento di esprimere la mia solidarietà a CPI. (La solidarietà più autentica e meritevole è quella che scaturisce dalla libera scelta. In molte circostanze storiche, la solidarietà forzata ha negato la libertà responsabile e si è rivelata essa stessa un'offesa alla dignità umana).
    E mi permetto di esprimere per chi interessa:

    Rispetterei la decisione del Comitato per l'ordine pubblico di vietare il corteo di Napoli (già autorizzato per il 26 novembre). Una manifestazione in uno spazio circoscritto è sufficente,
    E' l'occasione per informare il popolo.

    E trovandosi a Napoli evidenzierei tutte le problematiche che i politici locali, quelli nazionali, la stessa chiesa, per non dire degli intellettuali di parte, IGNORANO. Tutti costoro preferiscono, dedicandosi con "mezzucci" ormai sorpassati dai tempi, VIETARE la possibilità di protestare pacificamente affinchè qualcuno apra gli occhi.

    E' l'occasione, per affermare un diritto quello di tutti coloro che seguono "la via del cuore" e che non sono disposti, in nome di più o meno accomodanti compromessi, a tradire il popolo italiano RIAFFERMANDO ANCHE IN QUELLO SPAZIO CIRCOSCRITTO che tutti i cittadini italiani (minoranza-maggioranza) sono LIBERI di partecipare alla difesa e al bene del popolo sottoposto a gravi pericoli politici, strutturali, riduttivi delle sue prerogative e della sua libertà.

    CONCRETA E SENTITA SOLIDARIETA' AL POPOLO NAPOLETANO

    Incentivare l'azione di solidarietà ed aiuto nei confronti degli anziani,
    Salvaguardia degli anziani-Salvaguardia della propria identità e del proprio popolo!

    Inflazione, disoccupazione, recessione, LAVORO PER TUTTI e denaro a chi è al limite della sopravvivenza....
    Sono questi i veri problemi che più assillano gli italiani.
    Tutto il resto può attendere o comunque viene dopo.

    Lottare perchè tutto possa essere ricompreso in una più alta sintesi di Solidarietà e Fratellanza oltre il concetto di repressione senza fine, di criminalizzazione falsificante, di demonizzazione ipocrita.


    Invito i promotori della manifestazione affinchè questa si svolga senza farsi coinvolgere con l’uso della violenza. "Solo le idee vive e coscienti mutano la situazione, non la violenza. Chi ricorre alla violenza mostra di non avere idee o di non avere fiducia nella propria idea: perciò non può realizzarla". Il tutto condito da tanta umiltà dando esempio che oggi in Italia ci sono ancora uomini e donne diversi.

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  7. Il sindaco di Napoli deve essere il primo cittadino di tutti i residenti, e se ha piacere di ricordare alla sua popolazione campana gli orrori del passato, lo faccia pure, ma li ricordi tutti, non solo quelli che gli fanno comodo. De Magistris e l’amico Paolo Ferrero (Segretario Nazionale di Rifondazione Comunista), che vogliono impedire il pacifico e legittimo corteo contro il potere delle Banche indetto da Casapound, hanno la memoria univoca dimenticando l'orrore delle centinaia di migliaia di donne, uomini e bambini ciociari violentati nel 1944 dal contingente marocchino dell'esercito francese. Quegli stupri sono un crimine contro l'umanità. Ed a questi aggiungasi le oltre 10.000 vittime civili delle bombe americane. A Ferrero ricordiamo che nella seduta del 7 Aprile 1952 la deputata del PCI Rossi Maria Maddalena “a onor del vero” denuncio' che solo nella Provincia di Frosinone ci furono 60.000 violenze da parte delle truppe "Magrebine" del generale Alphons Juin con ben 180.000 atti di violenze nei loro confronti. Quegli stupri sono un crimine contro l'umanità, avallati dall'indegna omertà del primo cittadino di Napoli che istituzionalmente disonora le vittime di tali atrocità, ricordando solo le 4 giornate per la liberazione della capitale partenopea per fini strumentali al diniego demagogico della manifestazione di Casaponund del 26 Novembre a Napoli. (Ergon)

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  8. Siamo il paese che detiene in cattività un centenario solo perché germanico; mi riferisco ad Erich Priebke ovviamente,l'ultimo prigioniero di guerra del secondo conflitto mondiale esistente al mondo. Siamo alle comiche finali, si perseguita con un accanimento inaudito, un soldato prigioniero di guerra per fatti compiuti durante un conflitto mondiale, nel paese ove a colpi di amnistie ed indulti e in molti casi per grazia presidenziale,quasi tutti i terroristi sono usciti di galera. Qui ci vorrebbe una solenne pernacchia alla Totò per intenderci, alla faccia delle mummie e degli ipocriti che fingono che Priebke non esista.Ma d'altro canto cosa mai aspettarci da questa Italia, il paese che ebbe l'ardire, durante il governo Parri, negli ultimi mesi del 1945, di dichiarare guerra al Giappone ex alleato, per rifarsi una verginità mai avuta di stampo antifascista! TV

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  9. de magistris fa bene una cosa e la lberta di espressione un altra e inneggiare alla violenza con la scusa della protesta delle banche che ladestra e il governo berlusconi ha sepre appoggiato a scapito della povera gente

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