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La guerriglia di Roma vista da destra/1: alle forche, alle forche

foto Corriere della Sera: l'assalto al blindato
(umt) Mentre continua a impazzare, contro ogni evidenza, il toto-infiltrati sulla guerriglia rosso-nera di sabato (nel senso di anarchici e sinistra antagonista), stacco un po' la spina sulla cronaca e provo a segnalare qualche altra voce interessante  nell'ambito della fascisteria (intendendo il termine nel senso mio della comunità ampia e non quello spregiativo che usano alcune frange dell'area, di scuola signorelliana) in una vasta gamma che va dagli orfani delle forche ai fascisti indignati.

Giuseppe Onorato (Responsabile Centro Italia Forza nuova): Teppismo e distruzione cieca, niente più, li chiamano back block, ma sono i soliti anarchici e centri sociali che noi conosciamo bene, ma che ora tutta la sinistra fa finta di non conoscere e fino  a ieri ci andava a braccetto insieme. Chi si strappa le vesti additando la violenza come male assoluto, dimentica che loro stessi sono la causa e i complici dei violenti. Forza Nuova da un decennio lotta contro i  violenti democratici che cercano di impedire con la violenza la nostra azione politica; Roma, Milano, Mantova, Firenze, Genova, Ancona, città dove la violenza antifascista è usata come mezzo politico, ma mai nessuno ha mosso un dito o usato una parola contro i democratici violenti. Sono sempre gli stessi, si conoscono, ma si fa finta di non sapere ed ora addirittura li condannano, una sinistra
ipocrita fino nelle ossa, che dovrebbe solo che vergognarsi (...)
Destra per Milano Indignados e black bloc? Ma quali "indiganti e blocco nero": è la solita feccia rossa! Ieri, oltre un migliaio di teppisti organizzati, tutti appartenenti alla estrema sinistra comunista ed anarchica (dei cosidetti "centri sociali"), ha messo a ferro e fuoco Roma, città simbolo perchè nostra capitale nazionale e centro mondiale della cristianità. Autonomi ed anarco-isurrezionalisti, giunti da tutta Italia ma anche da altre parti d'Europa, hanno devastato e saccheggiato decine di negozi, distrutto ed incendiato decine di automobili, aggredito le forze dell'ordine ma anche cittadini inermi, stracciato e bruciato bandiere tricolori, profanato chiese e simboli religiosi, provocato danni per oltre un milione di euro. Esprimiamo la nostra piena solidarietà al popolo romano e sopratutto alle Forze dell'Ordine che, ancora una volta, hanno fatto il loro dovere, vittime inermi di ordini superiori e di una politica imbelle. Un Governo serio, come quello del mitico Generale Augusto Pinochet, avrebbe lasciato mano libera ai suoi carabineros, ripristinando l'ordine in poche decine di minuti. Con certi pendagli da forca, veri terroristi rossi, non servono le ramanzine e le analisi sociologiche ma il "pugno di ferro", manganelli e fucili, bastonate e proiettili altezza uomo!
Alessandro Ambrosini (Notte criminale) (...)E’ una nuova generazione di invisibili, sia per la politica sia per le forze dell’ordine. Hanno assorbito tutto l’odio dell’antisistema e lo riversano con inquietante professionismo. Non ascoltano la politica, neanche quella più gridata. Loro la sfruttano, inglobano e rilasciano ciò che l’ambiente offre loro. Non partecipano ai cortei dei sindacati, a quelli dei partiti ma sfruttano solo gli appuntamenti multiorganizzati. Sono figli dell’antagonismo, figli che non diventano pompieri col tempo ma restano incendiari. Vivono in un mondo parallelo e non è un modo di dire. La loro vita è scandita dalla normalità come condizione necessaria per sopravvivere ma è l’ora dello scontro quella che rende la loro esistenza degna di essere vissuta.Nei loro armadi, insieme alle giacche, ai jeans alla moda, alle magliette colorate nascondono i loro caschi, le loro maschere antigas, le loro tute nere, le imbottiture, le loro felpe “Diabolik”. Per loro sono come la tuta dei supereroi. La indossano e si immergono nel mondo di Zion ( Matrix), si trasformano nei soldati di Fight Club. E non sono più invisibili. Hanno un loro ruolo, malato. Incosciente. Criminale. Si moltiplicano nella rete, si organizzano, provano e riprovano strategie e modalità d’attacco. Mutuano il passato e lo aggiornano come i loro Mac, i loro iPhone.Non hanno niente a che vedere con ciò che si è visto negli anni ’70. Non puoi definirli figli di borghesi o di operai o di ricchi annoiati. Sono una categoria a parte, frutto di questo tempo malato. Non sono giustificabili, come non lo è nessun criminale. Non sono un fenomeno da comprendere, sono un fenomeno da prevenire e conoscere. Da giorni si sapeva, nelle redazioni, ciò che sarebbe successo ieri. Da giorni chi di dovere monitorava email, forum e blog vari. Si cercava di capire dove e quando. Ma nessuno ha ancora capito una cosa: mentre tu li studi e li cerchi, loro si sono già trasformati. Loro vivono nella società o ai margini di essa…senza fare rumore.Attenzione, la crisi economica, lo scontro politico, le ingiustizie sociali sono tutte micce, pericolosi inneschi per andare oltre.Su un muro ricordo una scritta che oggi fa da monito:«I nostri volti coperti scoprono i nostri sogni».In quello che si è visto ieri non c’erano sogni. Non c’erano perché. C’era solo criminalità. 
Fronte d'insorgenza nazionale [dal Giornale, lo sfogo di un poliziotto] «Maledetti! Guardate là il collega ferito, è la fine del mondo, guardate quanti incappucciati circondano il blindato dei carabinieri. Altro che pochi violenti isolati, diamine. È un’altra Genova, questa. E noi stiamo qui a fare le belle statuine mentre in testa ci piove di tutto. Fermi, dietro ai blindati, carne da macello mentre quelli (indica il furgone dell’Arma circondato dai black bloc, ndr) al posto di guida vedono la morte in faccia e magari pensano a quello là, come si chiamava, a quello che ha sparato a Giuliani a Genova. Una follia, cazzo. Una follia. Questa maledetta politica buonista è una follia. Perché la parola d’ordine sapete qual è? La volete sapere? Abbozzare. Attendere. Ripiegare. Non rispondere. Dobbiamo ab-boz-za-re sempre e comunque! Dal G8 di Genova l’ordine è sempre quello, altrimenti ci danno della polizia cilena e fascista. Obbligati a nasconderci dietro i mezzi, stare fermi come birilli anziché rispondere come siamo addestrati a fare. Guardate che scempio. Guardate gli occhi dei colleghi sotto ai caschi: vorrebbero correre e affrontare quegli scalmanati e invece no, zitti e buoni. Quelli forse arrostiscono là dentro e lo Stato al massimo concede ai blindati i caroselli con sirena, qualche lacrimogeno, idranti obsoleti, rare reazioni di alleggerimento. La solita strategia difensiva a oltranza. Abbozzare perché sennò ci scappa il morto, ma quale morto? Perché se muore una divisa, chissenefrega. Se muore uno che ti sta lanciando in faccia un estintore, diventa un caso internazionale con quei politicanti che parlano sempre di pochi facinorosi. Non ce la facciamo più: abbozziamo allo stadio, per la Tav, in strada coi black bloc. Scrivetelo, cazzo. Scrivetelo»
 (1-continua)

6 commenti:

  1. wow che coraggiosoni...potevano scendere in piazza a fermarli loro...che bello essere eroi da tastiera...
    ma il fronte di insorgenza frontale o cosa è, è il poliziotto che parla ?

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  2. Il comunicato di Onorato (FN) va riportato integralmente, se no non vale...
    "Dall’altra parte, la destra ufficiale, che punta il dito sul clima politico creato dall’opposizione e che invoca, a gran voce la giustizia, la legge e il carcere per tutti, ma stiamo scherzando?! Ma il Presidente del Consiglio con i suoi processi, il Governo che vara manovre illegali come quella sul referendum dell’acqua, gli onorevoli arrestati e i ministri che si ritrovano case pagate, queste non meritano giustizia e l’attuazione della legge?! Una classe politica intera, da destra a sinistra, ipocrita e falsa, da riciclare totalmente, ai quali vanno aggiunti gli indignati, in ritardo di 15 anni su battaglie come usura, sovranità monetaria e lotta alla finanza internazionale, che sono i capo saldi di Forza Nuova dal 1997, come si dice, meglio tardi che mai".

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  3. Ma il F.I.N. parla a nome della polizia? Gli rode che hanno le "mani legate" e devono "abbozzare"? Vorrebbero una legge che gli permetta di sparare a tutto il proletariato indignato rosso o incazzato nero? E poi chi glielo paga lo stipendio ?

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  4. E perché non vale? Si parla delle reazioni d'ordine alla condotta degli indignati violenti. Il giudizio sul governo Berlusconi non è pertinente.
    Fosse per Di Pietro manderebbe Berlusconi a scavare carbone in miniera ma intanto invoca la legge Reale bis. Ed è questo che mi spaventa ...

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  5. DI PIETRO e' e rimane fondamentalmente un "fascista" nel senso di uomo di vecchia destra populista pro ordine e giustizia

    pino

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  6. L'invocare il ritorno alla Legge Reale da parte dell'ex pm culturalmente di destra ma politicamente di sinistra come Di Pietro, è il dato che onestamente più mi preoccupa. Il resto, credetimi, è secondario....
    Giuseppe Parente

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