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IL blitz del 28 agosto e il colpo d'Occhio di Costanzo - 2a edizione


(umt) Il 28 agosto 1980 si consumava il blitz contro il Gotha dell'eversione nera. Gli inquirenti pensavano di aver scoperto i responsabili della strage di Bologna, fecero soltanto il bis (a destra) del 7 aprile (a sinistra), quando si volle far passare Toni Negri come capo delle Brigate rosse e sequestratore di Moro. 
Le due pagine di giornale, riprese dal libro Paolo Signorelli. Il teorema, il mostro, il caso, pubblicato a cura del Comitato Pro Detenuti Politici di Agostino Sanfratello (Rovereto 1988) ci restituisce una delle più vergognose pagine del giornalismo italiano. Il foglio popolare di Maurizio Costanzo (non ancora pentito dell'iscrizione alla P2) "L'occhio" sparò di un sequestro di armi nella villa di Signorelli tale da riempire otto alfette. In realtà, come precisa lo stesso professore in un volume successivo (Di professione imputato, Sonda edizioni, Torino 1996)
 Mi piace ricordare che dal casale di mia moglie non venne portato via nemmeno un temperino, nonostante una perquisizione selvaggia durata un'intera giornata e lo "zappamento" del giardino e dell'orto. E mi piace ancor più ricordare che il direttore  del quotidiano era il piduista pentito Maurizio Costanzo. Degno compare del questore Elio Cioppa, il "delegato" di mezz'età protagonista della mia cattura - anch'egli iscritto nelle liste della P2 ed anch'egli, poi, "pentito".
PS: Ovviamente il titolo della Repubblica è sbagliato letteralmente, essendo la costruzione esatta: "Non c'è solo un superteste" ma esprime una verità più profonda: Farina non era un superteste ma un 'sola' (ah, che meraviglia la superiore intelligenza del refuso) .

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