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Confederatio e socialismo nazionale: le ragioni di un addio

Linea Ovest è una delle componenti di Confederatio
di Nello Minelli*
I più grandi personaggi della storia hanno maturato la loro esperienza, e la realizzazione del loro progetto politico, cavalcando prima le divergenze interne, e poi facendo fronte comune verso gli obiettivi che la lotta imponeva.
Confederatio, nata come una fucina di idee collegate da posizioni nette e non negoziabili nei confronti del potere costituito, è un insieme di correnti che del tutto spontaneamente convergono verso l’obiettivo primario, che è la destabilizzazione, coi mezzi che persino la “legalità” mette a disposizione, di un sistema che nelle sue caratteristiche politiche denota un conclamato distacco dai bisogni del popolo.
Non è necessario ripercorrere quali siano questi bisogni. Noi, che con anni di presenza militante abbiamo vissuto anche le evoluzioni delle modalità, sappiamo che se tutti fossimo concentrati, al di là della presenza di “firma” e delle rivendicazioni meramente personali, alla creazione di un modello di Rivoluzionario avulso dalle logiche presenzialiste, se solo la nostra “ideologia” ci imponesse come ci impone la trasformazione del “pensiero in azione”, sappiamo anche quanto la presenza e la formazione di anche un solo Militante sia preziosa, nel conseguimento e nella realizzazione della nostra azione. E sappiamo anche che non è sufficiente un nome altisonante, una etichetta che idealmente ci rammenti epoche della storia che ci sono care... sappiamo chi siamo, sappiamo dove vogliamo arrivare. L’eredità che per amore o per forza ci infiamma l’anima non può per alcuna ragione essere arginata, e la storia dimostra quanto pervicace e pericolosamente disgregante sia la presenza di chi riduce, all’interno di un movimento politico con velleità rivoluzionarie, con i moventi più astrusi e tanto lontani dall’obiettivo, la lotta rivoluzionaria ad una specie di mercato sulla cui bancarella si espongono materiali e merci in attesa di qualcuno che alle svendite decida di acquistare.
Si diceva che Confederatio è un insieme di idee.
Le idee si trasformano in progetti, e sui progetti bisogna lavorare, per realizzarli. Sappiamo anche di non condividere un  sistema partitocratico organizzato con caratteristiche assolutamente distanti dai meriti degli individui e scollegate dalle ideologie, e sappiamo quindi che nessuno di noi penserà mai alla potenziale presenza in una tornata elettorale. Questo, fatalmente, dichiara impensabile qualunque collusione con qualsivoglia iniziativa del sistema costituito e con le sue lusinghe, e per conseguenza ci porta lontani da qualunque aggregazione che abbia, anche solo lontanamente, idee di ritagliarsi una fetta di benefici agganciandosi a qualche carro finanziato, in modo sotterraneo o no, da chi ha stabilito che ci debba essere una fine all’esistenza dell’Individuo in quanto tale. Abbiamo cercato, e continuiamo a farlo, Uomini e Donne che facciano parte di una svolta epocale. Una svolta dinamica che non nasconda sotterfugi e acquisizione di numeri. Non ci interessa essere tanti, perché in un modo o nell’altro lo siamo. Ci interessa sollecitare il desiderio di trasformazione di chi in assoluta autonomia sia capace di darsi una identità etnica, nazionalrivoluzionaria, europeista, e a cui questo desiderio è stato nascosto o sopito da periodi di falsi miti, di falsi moventi, di ingarbugliate intromissioni nella loro esistenza.  Ci interessa rendere effervescente, e condividerla, l’esistenza di Uomini e Donne che hanno deciso un impegno militante diverso e che per questo devono rappresentare l’eccellenza…  uomini in grado di fornire modelli comportamentali degni di chi dichiariamo di essere in ogni dove. Con alcuni è andata bene. Con altri meno, ma abbiamo la pazienza della consapevolezza e perciò aspettiamo.
La nostra esperienza con il Centro Studi Socialismo Nazionale è stata parte di questi tentativi. Riconosciamo gli uomini e il coraggio impegnato, ma la nostra non è una campagna elettorale e non vi faremo mai parte. Una  storia millenaria ci ha resi pronti, e quando ci rammarichiamo per la differente dispiegazione non possiamo non esprimere comunque  il diniego più fermo alla partecipazione e al collaborazionismo col potere costituito, ad una strategia che sappiamo stantia ed in contraddizione con quanto realmente necessiterebbe.   
Vediamo il Movimento Rivoluzionario come una marea che si accorpa e si distende, erode la roccia e la invade. Il processo è incontrovertibile…  c’è solo bisogno di tempo e pressione. Noi decidemmo per un altro tipo di pressione.
  *Confederatio Confederazione Comunita’ di Popolo

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