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Continua la campagna dell'Anpi contro i giardini Cecchin

"Zona a democrazia limitata" L'Anpi: comitato antifascistaPIAZZA VESCOVIO
"Zona a democrazia limitata"
L'Anpi: comitato antifascista

Iscritti e i simpatizzanti riuniti in assemblea: "Nel II Municipio non si può circolare liberamente". Situazione ancora più tesa dopo l'intitolazione del giardino a Francesco Cecchin. "Occorre una risposta democratica"di MANUEL MASSIMO

Zdl, "zona a democrazia limitata". Questa la situazione di piazza Vescovio secondo la sezione Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) "Musu-Regard del II Municipio: "Un luogo dove non si può circolare liberamente", sottolineano gli iscritti e i simpatizzanti riuniti in assemblea. Un fenomeno presente da molti anni che, però, nelle ultime settimane ha avuto un exploit. La dimensione "nostalgica e connotata a destra" della piazza, infatti, ha assunto anche un carattere istituzionale con l'intitolazione del giardino a Francesco Cecchin, il giovane militante missino morto nel 1979. Un atto politico fortemente voluto dal sindaco Gianni Alemanno, sostenuto e promosso anche dal ministro della Gioventù Giorgia Meloni, presente sul palco alla cerimonia d'inaugurazione del 16 giugno.
Le polemiche prima, durante e dopo l'intitolazione a Cecchin dell'aiuola al centro della piazza si sono consumate per lo più a mezzo stampa: alla lettera-aperta - promossa dall'Anpi e dal Pd e firmata da alcuni intellettuali residenti nel quartiere - che chiedeva al sindaco l'intitolazione del giardino a tutte le vittime dell'odio politico, Alemanno ha risposto picche dalle colonne di un giornale. Elena Improta, segretario della sezione Anpi di zona, stigmatizza il comportamento di chi ha affisso i manifesti-shock firmati con la croce celtica: "I militanti del gruppo Giustizia per Cecchin hanno pensato bene di confezionare dei manifesti per mettere alla berlina i firmatari dell'appello chiamandoli cattivi maestri. Utilizzando, peraltro, le stesse parole pronunciate proprio dal sindaco Alemanno durante la commemorazione Cecchin".
Nonostante la presa di distanza del primo cittadino capitolino, i muri sono ancora tappezzati e l'ufficio del Decoro urbano, di fatto, non si è ancora attivato per la loro rimozione. Una situazione che l'Anpi giudica molto grave. Per questo, in vista di una grande manifestazione cittadina nel quartiere dopo l'estate - che coinvolga iscritti e militanti, ma anche gente comune stufa della "militarizzazione" della piazza - l'Anpi ha intenzione di promuovere la costituzione di un comitato antifascista in difesa del territorio, come auspicato anche dal vicepresidente dell'Anpi della Provincia di Roma Fabrizio De Sanctis.

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