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La sinistra nazionale riparte da Godot


di Giuseppe Parente
Aspettando Godot? La tentazione sinistra che ci unisce non è altro che la destra degli Dei. Non è solo il titolo dell’opera teatrale di Samuel Beckett, appartenente al genere del teatro dell’assurdo, un genere teatrale caratterizzato dalla credenza che la vita dell’uomo sia apparentemente senza senso e senza scopo, dove l’incomunicabilità e la crisi di identità si rilevano nelle relazioni tra gli esseri, ma in questo caso, rappresenta anche la condizione di coloro i quali hanno rinunciato, attendendo l’evento o l’uomo della provvidenza.
Il convegno organizzato dal Centro studi Socialismo Nazionale in collaborazione con Sinistra Nazionale, per venerdì 27 marzo con inizio alle ore 17, in Via Caracciolo 12, a Roma, moderato da Stefano Carboni e da Alessio Provaroni, vedrà protagonisti, in qualità di relatori, Maurizio Rossi, scrittore e collaboratore delle edizioni di Ar, Francesco Mancinelli, cantautore e scrittore, Ernesto Ferrante, giornalista di Rinascita, quotidiano di Sinistra Nazionale, Claudio Modola per la Confederatio, il professore Stelvio Dal Piaz, ex vice segretario del Fronte Nazionale e opinionista di Rinascita che si confronteranno con lo scenario politico italiano ed internazionali che ci circonda, soggetto a continui e radicali cambiamenti.
Dopo il convegno culturale, ci sarà un momento comunitario con il concerto acustico della Vecchia Sezione.
Dei socialisti nazionali e della Confederatio abbiamo abbondantemente parlato in Fascinazione, meno dei "cugini" della Sinistra nazionale. Si tratta della seconda uscita pubblica di  dirigenti politici del movimento Sinistra Nazionale in poco più di un  mese,  dopo la partecipazione alla manifestazione dei socialisti nazionali europei e al relativo convegno culturale, in qualità di relatori oltre che di graditi ospiti, avvenuta domenica 8 maggio, dove un variegato cartello di forze socialiste, nazionali, antagoniste hanno ribadito la loro radicale opposizione al mondialismo, affermando inoltre la necessità e l’urgenza di una svolta in chiave socialista e nazionale delle lotta di liberazione dei popoli europei.
Però la matrice squisitamente sociale, repubblicana e nazionale della manifestazione è stata clamorosamente ignorata dagli organi della stampa locale, in qualche caso addirittura banalizzata, tanto da catalogarla tra le manifestazioni politiche dell’estrema destra francese.

1 commento:

  1. Ogni volta che vedo i duri e puri, dalle AR alla "sinistra nazionale", che collaborano con Maurizio Rossi mi viene veramente da ridere... O forse sono io che ho frainteso il senso dell'espressione "duri e puri": magari si riferiscono a un altro tipo di durezza...

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