Header Ads


Primavalle, Antonini, il fuoco amico 2a edizione

16 aprile 1973, il rogo di Primavalle. La giustizia ha deciso che fu un tragico errore, che il commando di dissidenti di Potere operaio non voleva uccidere. Resta però a perenne vergogna la protervia con cui ancora oggi Achille Lollo continua a colpevolizzare la famiglia. Come se i due giovani Mattei fossero caduti vittime del "fuoco amico". Poi si sa, la storia si ripete in farsa, e proprio in questi giorni tocca leggere che Andrea Antonini, il n. 2 di CasaPound gambizzato con una pistola di piccolo calibro, è stato colpito nel quadro di una faida interna. Su episodi del genere la prudenza è d'obbligo e anch'io sono intuitivamente convinto che vada esclusa l'azione di un commando antifascista, come ha fatto lo stesso Simone De Stefano. Ma resta, all'interno dei due poli contrapposti, dei nemici assoluti e dei tuoi stretti sodali, una gamma di possibilità abbastanza ampia. Chi vivrà, vedrà.
(adnkronos) - «È con incredulità, sdegno e preoccupazione che apprendiamo come, secondo alcune testate giornalistiche, i responsabili dell'agguato ad Andrea Antonini sarebbero da ricercare addirittura dentro CasaPound Italia». Così il presidente di Cpi Gianluca Iannone commenta in una nota alcune ricostruzioni giornalistiche sull'attentato contro il vicepresidente del movimento. Ricostruzioni che Iannone definisce «folli, ignobili e deliranti, nonchè prive del seppur minimo riscontro». «Era già grave -continua il leader di CasaPound Italia- che l'attenzione venisse spostata su una fumosa 'pista interna all'estrema destrà anzichè indirizzarsi verso i numerosi ambienti politico-affaristici colpiti dall'azione sociale di Cpi. Ma parlare di addirittura di una faida interna a CasaPound significa ignorare completamente la natura e le dinamiche di questo movimento, che è e resta una comunità di fratelli. Una comunità coesa, granitica, priva degli aspetti sordidi e ambigui che le vengono attribuiti da uno scandalismo a buon mercato. Per il suo impegno inesausto e cristallino, per la sua combattività e la trasparenza che lo contraddistingue in ogni occasione, Andrea Antonini ha la stima e la riconoscenza di tutta la comunità umana di Cpi, ed è un fratello per tutti, dal primo all'ultimo dei militanti di CasaPound e del Blocco Studentesco, senza eccezioni». «È peraltro avvilente -conclude Iannone- la coincidenza che vuole il ritorno delle tesi sulle 'faide internè proprio nell'anniversario del rogo di Primavalle che il 16 aprile del 1973 vide perdere la vita Stefano e Virgilio Mattei per mano di attivisti di Potere operaio che non hanno mai scontato un giorno di galera. Anche allora venne avvalorata dall'estrema sinistra e da certo giornalismo colluso la tesi del regolamento di conti interno. Che oggi certi metodi di disinformazione non siano passati di moda è un triste segnale e non solo per CasaPound».

18 commenti:

  1. che il rogo di primavalle sia respnsabilità della famiglia delle due vittime è cpsa certa: appena accortisi di quanto avveniva si premurarono più di avvisare la locale ndrina della dirigenza politica del MSI per pianificare uno sfruttamento pubblicitario dell'attentato portando in casa le taniche e preparandone altre poiù letali, che piuttosto mettere in salvo i propri figli causandone la morte. la responsabilità è tutta loro e giustamente nessuno dei compagni ha mai pagato e vive libero.
    antonini ha scazzato con i suoi camerati o con le cosche locali fino allora amiche e vicine al "politico"...
    micio

    RispondiElimina
  2. Micio sei veramente l'ultimo degli sfigati, dici cose che neanche Lollo sostiene. Se non fossi solo un ologramma virtuale e psicotico meriteresti davvero molte cose brutte...

    RispondiElimina
  3. Andrea Antonini giustamente non vuole che si traccino paralleli tra lui e Primavalle perché sarebbero di cattivo gusto.
    Ciò detto, fa particolarmente senso che a trentott'anni di distanza il Messaggero che allora, per coprire familiari illustri, depistò ignominiosamente sulla strage parlando di faida interna alla sezione del Msi oggi, sul ferimento di Antonini, riproponga come pista privilegiata appunto quella delle "faide interne".
    Così come fa senso il ripetersi di certi meccanismi obnubilanti e giustificazionisti che allora furono forieri di successivi stermini e di cui oggi, irresponsabilmente, si fa portavoce lo stesso pd.
    Fa poi senso che quest'agguato venga letto e interpretato in chiave strumentale in una più ampia prospettiva di scontro politico nazionale.
    Fa ancora senso il fatto che l'onestà e il rigore dei responsabili di Casa Pound che, fino a che non ne avranno la prova, hanno deciso di non dare per scontata la matrice antifascista, mostrando di non avere apriori e di non voler cavalcare strumentalmente l'onda, siano slealmente strumentalizzate dagli antifascisti invece di essere apprezzate come dovuto. Si approfitta invece, nelle sacche dell'informazione "democratica", dell'incertezza della matrice di un attentato
    tutt'ora da chiarire visto che Casa Pound ha dato fastidio non solo agli antifa e a quelli che sugli antifa fanno soldi, ma anche a palazzinari, a spacciatori e a papponi costretti a perdere terreno nelle zone ove CPI occupa.
    E le sacche d'informazione "democratica" ne approfittano, di quest'incertezza, giocando sporco. Anziché prendere atto della maturità di Casa Pound e del suo risultare ostile a tanti sfruttatori, preferiscono depistare cianciando di faide interne o di conflitti armati con Forza Nuova. E' evidente l'inversione del messaggio.
    A tutto questo si deve mettere un freno immediato e definitivo. E in particolare il Messaggero dovrebbe inibirsi ad aeternum l'uso delle illazioni giornalistiche. Almeno per una questione di buon gusto.

    RispondiElimina
  4. Fin quando non si saprà la verità sull'attentato ad Antonini, ogni versione potrebbe essere quella giusta, compresa quella della faida interna.

    Che poi i giornali di regime ricamino sopra l'evento a favore dei politici che servono con devozione non si discute. Ma quello che suona strano è che CPI non ha tappezzato l'Italia di comunicati chiari circa la natura dell'attentato. Cosa che lascia sospettare l'assenza degli antifa e che concretizza più una resa di conti che un attacco al nr 2 di CPI.

    Infine una nota: credere che CPI sia un'associazione culturale o politica fascista è quanto di più errato si possa pensare. Ciò al di là dell'attentato compiuto.

    RispondiElimina
  5. L'ultimo anonimo è un emerito idiota. Cpi "non ha tappezzato l'Italia di comunicati chiari circa la natura dell'attentato" semplicemente perché Cpi non ha idea di chi abbia compiuto l'attentato. Ci sono diverse ipotesi ma nessuna certezza, se non due: a) non c'entra nulla fn b) la "faida interna" al movimento è pura follia. Anche perché dovrebbero spiegare quali dirigenti o militanti avrebbero ordito questa cosa e perché. Ma anche semplicemente discutere di simili idiozie significa dare troppa importanza agli infami.

    Quanto al resto, disponibili come sempre a prendere lezioni di fascismo dai nazzzisti che di tanto in tanto affollano questo blog...

    RispondiElimina
  6. La coerenza di CPI e suoi responsabili è chiara e cristallina:
    1) Attendere gli esiti delle ricerche per definire le responsabilità, atto di maturità politica e coerenza per non dare il La alle cellule di emuli e fancazzisti estremi dell'ultimo minuto.Avre coscenza di non tornare 30 anni indietro, dovrebbe essere apprezzato invece veniamo derisi.
    2) La faida interna, la pista della droga,FN, se ne sono sentite abbastanza di legende metropolitane ed il metodo inquisitore e infamante del circo appena giunto col nuovo tendone, resta sempre mezzo vuoto.
    3) Mai come questa volta le dichiarazioni di solidarietà ad Andrea dall'opposizione sono state pochissime, altro segno grave.
    4)Attendo trepidante le smentite e i cambi di rotta repentini dei soliti tuttologhi e opinionisti nonchè inquisitori, riguardo l'aggressione o meglio attentato subito da Andrea.
    5) Pochi hanno comunque benedetto lo scampato pericolo e lo star bene di Andrea, che dalla prima intervista ha comunque confermato che come tutti i giorni E' SEMPRE IN PIEDI!
    Fabrizio Lai

    RispondiElimina
  7. Oltre a manifestare solidarietà (è proprio il minimo in questo caso) i dirigenti di FN e CPI dovrebbero organizzare una manifestazione congiunta davanti al Messaggero.
    Speriamo che il suggerimento venga raccolto da chi di dovere.

    RispondiElimina
  8. SOLIDARITà AD ANTONINI, POI SECONDO ME DOVREMO REGOLARE I CONTI UNA VOLTA X TUTTE CON FN!!

    RispondiElimina
  9. l'anonimo qui sopra è solo un provocatore...

    RispondiElimina
  10. Anonimo delle 13:01 sono l'anonimo a cui hai dato dell'emerito idiota. Se lo sfogo può esserti servito per ristabilire il tuo equilibrio psicologico, sono ben contento di esserti stato utile.

    Se invece usi insultare a vanvera senza capire, non solo quello che scrivono gli altri, ma neanche quello che scrivi tu stesso, beh allora il problema è psichiatrico.

    Nella tua risposta hai fatto una specie di copia-incolla delle argomentazioni che avevo riportato già io. Non capisco quindi il tuo dissenso. Se CPI non ha fatto comunicazioni in merito alla situazione accaduta è proprio perché non conosceva i motivi dell'attentato. E con tutta probabilità, all'inizio, non ha scartato neanche la possibile della faida interna. Poi, con il passare delle ore, le cose si sono chiarite e già adesso iniziano ad esserci comunicati che danno per certo l'assenza di qualsiasi faida.

    Per quanto riguarda i nazisti (con tre "z") che darebbero lezioni di fascismo non so a chi ti riferisci.

    Per Fabrizio Lai invece devo dire che è bello vederlo ogni tanto fuori dall'anonimato dietro il quale gli piace rimestare nel torbido.
    Scrive tanti paroloni, tante nozioni, tanta propaganda, ma poi, alla fine, è un inconcludente privo di spina dorsale.

    Anche le cazzate che scrive sono degne del suo quoziente intellettivo.

    LA coerenza di CPI:

    1) Attendere gli esiti delle ricerche per definire le responsabilità... pensa che genialiata! Uno scemo farebbe la stessa cosa prima di esporsi in giudizi e accuse.
    2) Non si capisce cosa voglia dire. Forse che CPI, tra un brindisi e l'altro con il Pdl, ha bisogno di maggiore protezione da parte del sistema.
    3)Poche dichiarazioni di solidarietà per Andrea, (sono amici!!). La solidarietà si esprime, caso mai, nel momento in cui si conoscono i fatti e quando questi sono accertati con tanto di colpevoli (anche solo in senso politico) di chi ha compiuto l'attentato. Se per ipotesi (ed è solo un esempo) Andrea fosse stato gambizzato per una questione di gelosia tra uomini rivali della stessa donna, la solidarietà oltre ad essere inutile sarebbe anche stupida.
    4) Lui attende i tuttologi dall'alto del suo sapere. Staremo tutti a bocca aperta in attesa del suo verdetto.
    5) Pare che tutti volessero morto il suo "amico" Andrea.

    La forma di vittimismo è tipica di certe menti deboli. C'è da sperare che il buon Lai non sia il prototipo medio di CPI. Altrimenti c'è da piangere.

    E comunque CPI tutto è tranne che fascista!

    RispondiElimina
  11. Anonimo delle 23.39, non sei un idiota ma sei una persona poco corretta. Il titolare di questo blog non apprezza chi, protetto dall'anonimato, si permette di esprimere giudizi offensivi di persone che ci mettono il nome sotto le cose che scrivono.

    RispondiElimina
  12. Fascinazione, uso lo stesso metodo che, in altri post, non è stato censurato, né commentato negativamente. Inoltre la mia cosiddetta "scorretezza" non è stata rivolta a tutti (e me ne guarderei bene), ma solo verso chi fa dell'anonimato un'arma continua di provocazione. Se sei il titolare di questo blog dovresti saperlo molto bene che la persona alla quale mi sono rivolto è la stessa che in altre occasioni non si è risparmiato commenti amari, ironici e provocatori sotto la firma dell'anonimato.

    Ma in quelle occasioni, da parte tua, non ci furono interventi che richiamavano alla "correttezza".

    RispondiElimina
  13. La faida interna a CasaPound non è stata mai, neanche per un secondo, considerata minimamente possibile.

    Lo stesso dicasi per un attacco di Fn.

    Forse di brindisi ne hai fatti troppi tu, dato che spari certe cazzate...

    RispondiElimina
  14. Anonimo, purtroppo ti sbagli. Per un problema di spirito libertario non ho controllato neanche l'ip di Micio che canta. Non ho quindi strumenti né voglia né interesse a individuare chi abusa della libertà di espressione qui ampiamente garantita. Se Fabrizio Lai ha abusato dell'anonimato per spammare è un pover'uomo. E sottolineo se... certo è invece che ho scarsa stima per chi da anonimo rivolge accuse personali

    RispondiElimina
  15. Sapete come funziona la democrazia dello spettacolo?
    Semplicemente così.
    I gruppi più forti decideono e demandano a coloro che la fanno circolare senza batter ciglio, la notizia voluta (tipo la "faida interna"). Poi svariati "anonimi" si slanciano a far cagnara in forum o in interviste.
    Così esce fuori sempre un quadro preordinato e falso. Come per la guerra in Libia, per esempio.
    Come per le "piste interne", nello specifico.
    Tre sono le componenti. I decisori, i trasmettitori mediatici e, infine, gli "anonimi" che forniscono l'impressione - falsa - che quanto voluto dai decisori e veicolato dai trasmettitori possa avere una qualche connessione con la realtà

    RispondiElimina
  16. dopo di che, ovviamente, se per ragioni che non mi riguardano ritieni di non poterti qualificare in questa sede ma ti interessa interloquire con me, la mia email è pubblica:umtfacetwitter@gmail.com

    RispondiElimina
  17. Toglierei il "se" per quanto riguarda l'uso dell'anonimato di Lai e "pover'uomo" è un aggettivo che lo qualifica in minima parte.

    Dividere l'uomo dalla politica non è sempre possibile, soprattutto quando la seconda viene condotta con lo stesso metodo caratteriale che contraddistingue il primo.

    Comunque sia, per quanto mi riguarda, la questione è chiusa qui. I temi di discussione pubblica sono molto più importanti del doppiogichismo di alcuni "eroi" da tastiera che minacciano delazioni inventate a personaggi dell'area la cui elevatura è tale da non riuscire neanche a vedere l'omuncolo di cartone desideroso di spifferare le sue fesserie.

    Il contatto con te, Tassinari, può anche esserci, ma ti annoierebbero perché dovrei raccontarti aneddoti e peculiarità dell'eroico Fabrizio Lai che certamente non rientrerebbero nei tuoi interessi.

    RispondiElimina

Powered by Blogger.