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Milano, contestata la leadership di La Russa

(umt) Roberto Jonghi Lavarini è soltanto la punta dell'iceberg della intensa fibrillazione che ha colpito la roccaforte del berlusconismo: il Pdl milanese. Stavolta a chiamare direttamente in causa Ignazio La Russa come inadeguato (e non disinteressato) vertice della componente ex An è uno dei  supporter del "barone nero", responsabile di uno dei circoli dell'area della destra patriottica e identitaria.
La Russa non rappresenta più gli ex di An
Nel PDL non esiste più la categoria degli ex AN. Alleanza Nazionale è solo un lontano ricordo, come partito ma anche come corrente unitaria interna al Popolo della Libertà. Gli ex colonnelli finiani, passati-rimasti con Berlusconi, agiscono in ordine sparso. Alemanno, Gasparri, La Russa e Matteoli sono in una fase di profonda crisi di autorevolezza, di consenso, di identità, di ruolo e di prospettive politiche. Ognuno di essi pensa solo a se stesso ed allo stretto cerchio di parenti, amici, compaesani e storici collaboratori. Hanno ragione gli ex di Forza Italia a chiedere l'abolizione delle quote interne, il 30% assegnato agli ex AN è del tutto superato dagli eventi politici, dalla uscita di Fini, dalla nascita di FLI e dalle divisioni dei colonnelli. I militanti e gli elettori della destra italiana non si sentono più tutelati dagli ex vertici di AN che vivono di rendita politica, che hanno completamente perso il contatto con la base e che, erroneamente, danno tutto per scontato, anche il sostegno ed il consenso elettorale. Non è più così, la loro pacchia è finita.
A Milano ed in Lombardia, l'esclusione dalle liste elettorali del PDL, di Stefano Di Martino e Roberto Jonghi Lavarini, ha provocato un piccolo terremoto politico. La base militante aennina-missina, delusa ed arrabbiata, punta il dito direttamente contro Ignazio La Russa, accusandolo, sempre più apertamente, di nepotismo, favoritismi nei confronti dei compaesani di Paterno e di sistematica lottizzazione ed accentramento etnico-famigliare dei posti di potere politico, istituzionale e di sottogoverno a Milano ed in Lombardia. Non è un caso, ad esempio, che il candidato del Ministro della Difesa e Coordinatore Nazionale del PDL al Consiglio Comunale sia proprio Marco Osnato, già Dirigente Aler (naturalmente di nomina politica) e, sopratutto, genero di Romano La Russa (Assessore Regionale della Lombardia e fratello di Ignazio), sui quali dovrebbero confluire anche i voti dell'Assesore Maurizio Cadeo e del Consigliere Comunale Giovanni Bozzetti che, per questo, non sono stati ricandidati ma gratificati con altre ricche prebende (il primo andrà ai vertici dell'AMSA ed il secondo, oltre ad essere Consulente del Ministero della Difesa è già Presidente di Lombardia Infrastrutture).
Avremmo sostenuto la Moratti ed il PDL, attraverso i nostri candidati Di Martino e Jonghi, ora, con la loro esclusione, dovremo valutare bene cosa fare, se votare e per chi votare. Unica certezza è lo sdegno e la rivolta degli elettori di AN (e del MSI) e l'inizio della fine della egemonia larussiana sulla destra milanes e lombarda. Dai La Russa non ci sentiamo minimamente rappresentati, tantomeno tutelati, perciò, a questo punto e d'ora in poi, la destra organizzata avrà come interlocutori diretti e privilegiati Roberto Formigoni, Mario Mantovani e Guido Podestà.
Avv. Vincenzo Forte
Circolo Unione Patriottica di Milano

18 commenti:

  1. Queste associazioni, sigle e nomi rappresentano solo pochissime persone. A parte Di Martino, che di certo non rappresenta la destra milanese, ma la comunità cinese a Milano e qualche monarchico.

    Saverio Ferrari da spazio a Jonghi per precise ragioni, caro umt, non cascarci!

    Un MILITANTE politico milanese.

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  2. A Milano il problema non è solo politico. I La Russa hanno in mano tutta la città, lottizzata in alcuni settori con CL. Per dirla terrra terra il lavoro te lo trovano questi soggetti, per qualunque gradino superiore al precariato da agenzia interinale...
    Se il "giro" di Lavarini ha deciso di fare certe denunce ben venga, il sospetto che sia la ripicca dei trombati verrà messo da parte. Ma che sia una cosa seria non come la buffonata delle firme anti Minetti (buffonata per la superficilaità della cosa) ma sia chiaro che l'unico modo per combattere il berlusconismo è combattere il berlusconismo. Il morbo prima che politico è mentale, come la peste che impregna anche i vestiti e la casa del contagiato. Non è il caso di continuare a fare politica sulla pelle dei cittadini. Quindi caro Lavarini, come già dissi alla sua collega Capotosti, non vi sentite rappresentati: USCITE DAL PDL! Sarebbe il segnale forte che il vostro non è tornaconto personale. E per favore, suvvia, una polemica per dire CHI VI RAPPRESENTA! Avete così bisogono di referenti per incapacità di correre con le vostre gamnbe? A volte sembrate il volto buono del berlusconismo, ed il volto buono di un potere autoritario è spesso ridicolo...

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  3. Jonghi lecca il culo alla famiglia La Russa da una vita

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  4. Jonghi lecca il culo alla famiglia La Russa da una vita ....e Di Martino e' una macchietta da quando frequentava il Fronte in Via Mancini.... Ugo ma come si fa' a discutere di gente simile...al massimo la si puo' prendere come esempio lampante di una situazione ambientale totalmente degenerata. Non possono essere considerati che rappresentanti di se stessi ....praticamente due poveri cristi che devono sbarcare il lunario in qualche modo....

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  5. ...e l'Avv. Forte e' adesso ufficialmente una macchietta anche lui :):):)

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  6. Possibile che,senza entrare nella logica del "nuovo partino sfigato della destra terminale" non sia possibile trovare rappresentanza e agibilità politica (nel senso di avere qualcuno da votare almeno) in nessun partito politico? Possibile che nessuno dei "nostri" abbia abbastanze palle e testa da riuscire a convogliare istanze e idee identitarie della ns area all'interno delle realtà politiche esistenti?? Eppure quando si tratta di raccattare voti questi signori sanno bene dove presentarsi a chiederne...dare per avere no? Avere candidati non appoggi,identità e personalità politica in cambio di supporto ha dignità e senso il resto è puro clientelismo.

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  7. ....tra l'altro An non rappresentava affato una "corrente unitaria" come scritto nell'articolo, ma c'era una fortissimo correntismo in ogni minima cosa, persino ricordo le tessere di partito con la dicitura della corrente interna!e poi non capisco questa continuo parlare di elettori di An quali sicuri ex elettori missini dice in maniera precipitosa e con parecchio pressapochismo l'articolo. E dove ce li mettiamo i vari socialisti, democristiani, liberali venuti in An per cercare sottoboschi di potere nei CDA di municipalizzate, fondazioni, enti partecipati vari??......ve ne accorgete adesso della loro bramosia infinita e mai doma di potere??
    Ultima considerazione: NOn e' obbligatorio finire in FN o CPI per far poltica fuori dal pdl ( nel caso di CPI fuori dal Pdl e' per modo di dire.....) e impegnarsi nel circuito nazionalpopolare. Ci sono tantissime associazioni culturali in cui si puo' impegnare, divulgare idee controcorrente proporre idee, aiutare gli altri e le tantissime famiglie italiane che si trovano in difficolta' ( comunisti e pideillini ingenui inclusi, tranquilli........)
    certo li' non ci sono pagnotte da decine di migliaia di euro al mese e non ci si gonfia il portafoglio. Scegliete, invece che trastullarvi in giustificazionisti sterili e furbeschi per fare il finto rivoluzionario per poi invece sguazzare nella casta partitica. Tutto qua!. C'est très facile!


    Ago

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  8. Jonghi Lavarini ha sempre avuto il fare dello "strisciante". Lì dove vedeva un appiglio politico si è ancorato con tutte le sue forze sputando veleno verso gli altri da una parte, e cercando di trascinare a se persino le forze extraparlamentari di esterma destra dall'altra, (vedi Cuore Nero e CPI).

    Ora che il Pdl lo ha scaricato per motivi che non sono di nostro interesse, ritroviamo il buon Lavarini nella postura di colui che disprezza altezzoso coloro che, fino a poco prima, aveva servito con devozione e con tanto di lingua felpata.

    Il personaggio in questione impersonifica molto bene il mondo della politica attuale, fatto di interessi e conveniente spesso personali e poco frequentemente di interessi collettivi.

    Il trombato Lavarini dovrebbe essere messo da parte non tanto per la trombata, quanto per il suo modo di fare, tipico di coloro che sono alla continua ricerca di appigli e che, una volta trovati, disconoscono amici, conoscenze e persino la propria storia.

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  9. non so quanti di coloro che hanno commentato fino ad ora, siano effettivamente di milano e conoscano bene la storia, le dinamiche ed i personaggi del msi, di an e della destra extraparlamentare.

    dimartino e jonghi hanno sempre fatto politica, non hanno mai rinnegato le loro idee ed hanno sempre aiutato il nostro mondo, gli ex combattenti, le nostre associazioni culturali e sportive, i camerati anziani e bisognosi.

    per questo hanno sempre avuto e continueranno ad avere il pieno sostegno degli arditi anai, dei combattenti unc-rsi e x mas ed anche, seguito politico e consenso elettorale, alla faccia dei gruppettari che non si sono mai confrontati con il voto e quando l'anno fatto hanno ottenuto solo penosi zero virgola.

    FRACESCO di MILANO

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  10. Ormai è davvero tutto mercimonio...

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  11. ...Di Martino che aiuta i Camerati bisognosi??
    Buona, questa!....ma caro il nostro Francesco di Milano se le sogna di notte o le vengono spontanee??
    DiMartino e' noto per essere un monarchico, e nell'"area" e' conosciuto come persona attenta, molto attenta unicamehte ai suoi personalissimi interessi personali.
    Mi sarei aspettato diversamente invece da quelli della ex"Destra Sociale"ma una volta messi nei posti di comando pure loro se ne strafregati dei "Camerati bisognosi" (cosi' vengono definiti) e hanno cumulato cariche su cariche politiche unicamente perche' interessarsi degli altri significava rinunciare anche a una minima fetta del loro gia' spropositato potere. Cariche che in alcuni casi sono arrivate anche a quattro, tutte lautamente pagamente a spese dell'Intera Comunita' Nazionale e collettivita' ( ohibo' ma non erano questi qua quelli della battaglia per la Comunita' e l'Ideale??.......) tutte tramite l'apparato dell'ex An e la spartizione del potere tra le correnti. Jonghi e' vero non ha mai rinnegato il suo passato, anzi lo rimarca continuamente ma adesso siamo nel 2011 e se per lui e quelli come lui una vera proposta alternativa nazionalrivoluzionaria passa per una camicia nera ben messa o il numero di presenze nelle varie ricorrenze siamo proprio messi bene
    Tenetevi il Vostro plutocrate arcimiliardario Silvio Berlusconi, sappiamo gia che quando finira' direte "l'avevamo previsto", " a noi non e' mai piaciuto"..."eravamo costretti" ( proprio come i democristiani!).

    Saluti Nazionalpopolari

    Ago

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  12. certo che sti maestrini nazionalpopolari e sti rivoluzionari da tastiera non sbagliano mai: non fanno un cazzo!

    e poi chi sono e quanti sono sti buffoni di "nuovo ordine nazionale" ma guardatevi il loro sito internet

    http://www.nuovo-ordine-nazionale.org/

    so veramente ridicoli e penosi: "NON" non ce rompete i coglioni!

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  13. Chissà perchè abbiamo sempre il solito frustrato sociale che ringhia come un cane arrabbiato ad ogni nostro messaggio. Come se ciò comportasse da parte nostra il silenzio, cosa forse auspicata dal demente anonimo che per noi anonimo non è.

    Consigliamo al frustrato di andare a sfogare la sua depressione sul Duce.net, forum dove spesso si rintana dando il meglio della sua viltà e vigliaccheria innata.

    Detto questo e lasciando nel proprio liquame i soliti viscidi anonimi che non conoscono il significato della parola "dignità" torniamo al tema del presente post.

    Lavarini non ha mai nascosto di essere ciò che è politicamente, ma ha sbagliato sempre la sua posizione di militanza. E' inspiegabile la presenza di un cosiddetto "fascista" nelle fila del Pdl. Una contraddizione in termini che non può passare inosservata e per la quale esiste una responsabilità enorme di depistaggio politico.

    Il fascismo non ha nulla a che fare con i concetti del Pdl, anzi sono completamente agli antipodi. Berlusconi non può essere reputato "fascista" solo perché avversa il comunismo. Egli è anche la massima espressione del capitalismo, della corruzione che si innesca con il potere del denaro. E' l'espresssione del libero capitalismo che ha affossato la nostra economia. In sostanza è la copia esatta di ciò che il fascismo ha sempre combattuto.

    Jonghi Lavarini, schierandosi con il Pdl, o ha commesso un errore di valutazione - cosa in cui non crediamo - oppure non conosce i principi dell'ideale fascista.

    Ma affermare che Lavarini usia un fascista è un grosso errore di valutazione che va rivisto e corretto se si vuole entrare nella giusta ottica del fascismo e di ciò che, invece, rappresenta il nostro Jonghi.

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  14. Caro Anonimo delle 11, 53 di oggi, venerdi 15 Aprile ma hai cosi' tanta vergogna d esibire almeno un qualche identificativo che ti renda riconoscibile almeno sul blog??
    secondo: nessuno fa il maestrino....si espongono fatti e circostanze vere, oggetive, documentabile e facilmente verificabili. Tu che dici agli altri invece che fai .....che siamo curiosi??
    ad Ordine Nazionale dico che CHE Jonghi e' un rappresentante dell'estrema destra anglossassone e l'estrema destra anglosassone NON e' il fascismo
    Punto e fine della diatriba.



    Agostino

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  15. Jonghi Lavarini rappresenta l'estrema destra anglosassone. Interessante!
    Quindi non solo ha sbagliato posizione politica ma pure il paese in cui esplicarla

    Incredibile questo Jonghi quante sviste riesce a collezionare.

    Ma, anche se si volesse prendere per vera l'argomentazione con la quale si è semplicistivamente liquidata la posizione di Lavarini, rimane da chiedersi cosa ci faceva con Cuore Nero, i reduci della RSI e le associazioni ad essi collegati e con i contatti prettamente fascisti - italianissimi - con i quali ha intrecciato rapporti politici per anni. Fossero anche costoro estremisti di destra anglosassoni trasferitisi clandestinamente sul nostro territorio insieme a qualche barcone di extracomunitari?

    Nuovo Ordine Nazionale

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  16. Scusa un po'..............credi forse JOnghi sia l'unico a parlare di Fascismo e poi non azzeccarci proprio nulla, almeno quanto a proposte concrete in maniera di economia e socialita'??Ce ne stanno parecchi...ce ne stavano pure nel vecchi MSI ante Fiuggi, ci stavano ( questi molto meno.....) nella Fiamma Tricolore del dopo Fiuggi invece ......e vuoi che non ci stiano proprio adesso??...non vedo proprio di cosa stupirsi e meravigliarsi Oltrettuto l'ammirazione sfrenata per Pinochet, il fautore delle privatizzazioni selvagge e del liberismo piu' sfrenato anche da esercitare in forma violenta, amicissimo della Tatcher ( premier INGLESE), dovrebbe gia' portare a qualche conclusione. Se poi la venerazione per i boeri olandesi (origine anglicana) non sono un altro esempio di estrema destra anglosassone ditemelo voi.......
    Tutto comunque dovrebbe partire secondo me da una logica geopolitica, dall'Uscita della Nato, dalla riattualizzazione della pari dignita' tra Capitale e Lavoro, da una vera Assemblea Costituente di nomina popolare per proiettarci finalmente fuori da questo sistema libercapitalista e agggiornare i "Camerati"(....se cosi' li si puo' definire) sulla mitica frase di Benito Mussolini del 22 aprile 1945 " il pericolo vero, adesso viene da destra".
    Queste sono mie opinioni ma non ho la bacchetta magica , ne' riduco il Fascismo a questo. Dicamo che l'essenza pero' e' il rapporto tra cittadino e Stato " Tutto nello Stato, nulla contro lo Stato" ed e' esattamente l'opposto e l'antitesi dei politici alla guida del paese che rappresentano unicamente ben noti comitati d'affari al servizio esclusivo di pochi privilegiati.



    Ago

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  17. Quanti ridicoli maestrini di Fascismo, a leggere le cazzate che dicomo: mi viene da "metter mano alla pistola" come diceva un vero Camerata di altri tempi!

    NAZA

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  18. "il vero Camerata d'altri tempi" adesso e' perfettamente integrato e gestisce la Capitale d' Italia con i soliti metodi della spartizione del potere che hanno fatto i suoi predecessori, adattandoli alle sue esigenze.....................

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