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Zulù e i 99 posse si schierano con De Magistris


(umt) Dopo le primarie pezzottate del centro sinistra e il falito blitz del centrodestra per mandare prima a casa la Jervolino, per la scelta del candidato sindaco di Napoli, arriva il microreferendum di Sinistra ecologia e libertà che approva il candidato del Pd, il prefetto Morcone. De Magistris comunque perde l'appoggio di Sel ma trova il sostegno (condizionato) dei centri sociali e dei 99 posse: chi glielo doveva dire a Zulù, che al suo arresto e soggiorno a Poggioreale ha dedicato tre o quattro canzoni, che avrebbe finito per schierarsi per un magistrato, seppure una "toga rossa". di Giuseppe Parente
A poco più sessanta  giorni dalla data prevista per le elezioni  del rinnovo del consiglio comunale di Napoli e a poco più di trenta giorni  dalla presentazione delle liste il centro sinistra napoletano è in alto mare. Le primarie che dovevano servire per scegliere democraticamente il candidato sindaco sono miseramente fallite; da quasi due mesi l’opinione pubblica e i 44 mila elettori partecipanti vorrebbero sapere, anche solo per curiosità il nome del vincitore, ed invece ancora nulla.
Le primarie del centro sinistra a Napoli, passeranno alla storia come le prime e speriamo uniche primarie per la scelta di un candidato sindaco, senza vincitori e vinti.
Il segretario nazionale del partito democratico, Pierluigi Bersani, dopo aver commissariato il partito a Napoli, inviando come commissario l’onorevole Orlando, in prima persona si è impegnato nella ricerca del candidato sindaco per la città partenopea, che dovrebbe avere le seguenti caratteristiche :altissimo profilo morale, grande trasparenza, espressione non di un singolo partito del centro sinistra ma di “area”.
A questo identikit, tracciato da Bersani, corrispondevano due candidati,  la prima scelta Raffaele Cantone, magistrato in cassazione, ex pm anti camorra, il quale più volte, anche in occasioni pubbliche ha rifiutato la candidatura a sindaco per continuare a svolgere il lavoro di magistrato, la seconda scelta Mario Morcone, direttore dell’agenzia per i beni confiscati alla mafia.
Per amore della verità, nel caso in cui, Raffaele Cantone, avesse accettato la candidatura a sindaco, il centro sinistra si sarebbe presentato al corpo elettorale come coalizione coesa e plurale che va da Sinistra Ecologia e libertà, al Partito democratico, passando per i Verdi fino ad arrivare all’Italia dei Valori, che in occasione delle primarie non ha presentato proprio candidato di bandiera e non ha dato nessuna indicazione ai propri elettori su quale  candidato sostenere, puntando forte su  De Magistris quale candidato da imporre alla coalizione o in subordine ad un sostegno ad un candidato gradito come Cantone.
Un vecchio detto popolare afferma che al peggio non c’è mai fine e mai detto, almeno nel contesto del centro sinistra napoletano è cosi veritiero. Dopo le primarie pezzottate del 23 gennaio, nella giornata di domenica 22 marzo, si sono svolte le mini primarie di Sinistra Ecologia e libertà sul nome del candidato a sindaco da sostenere.
I militanti e i simpatizzanti del partito di Nicky Vendola, democraticamente potevano scegliere tra l’europarlamentare Luigi De Magistris e  il direttore dell’agenzia per i beni confiscati alla mafia, Mario Morcone.
A questo referendum hanno partecipato bellezza di 604 elettori,  di cui 350 elettori di Mario Marcone e 254 sostenitori di De Magistris, un numero davvero esiguo di partecipanti se lo si paragone ai voti conquistati dal candidato alle primarie del centro sinistra espressione di Sinistra ecologia e libertà, Libero Mancuso forte di  oltre quattromila consensi.
Mario Morcone in una nota diffusa alla stampa, ha ringraziato i militanti di Sinistra ecologia e libertà per la fiducia accordata, ricordando inoltre come questa sia stata una bella pagina di democrazia che ci spinge ad intensificare il lavoro per la definizione di una grande alleanza di centro sinistra che possa governare la città di Napoli per i prossimi cinque anni.
Non poteva non mancare la nota polemica da parte dell’Italia dei Valori, in virtù della quale, ognuno in politica è libero di sbagliare come meglio  crede: questa volta però l’Idv non si farà trascinare nella sconfitta come è già accaduto alle provinciali e alle regionali.
Vincenzo Ruggiero, segretario cittadino dell’Italia dei Valori, ha inoltre dichiarato : il partito democratico, in nessun modo e in nessuna sede ha motivato il suo veto a De Magistris, ritenendo di dover indicare quale sia la strada giusta per vincere, nonostante le tante sonore sconfitte, alla base c’è un errore di valutazione sulla profonda rottura tra chi ha governato Napoli e i suoi cittadini.
Il candidato sindaco Luigi De Magistris, potrà vantare comunque dell’appoggio di Rifondazione Comunista e dei Comunisti Italiani che alle scorse elezioni regionali sostenevano il candidato governatore Paolo Ferrero e che alle ultime primarie sostenevano il candidato sindaco vendoliano Libero Mancuso.


4 commenti:

  1. De Magistris, Libero Mancuso... ma la monnezza non andava tolta da Napoli?

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  2. Zulù interviene in prima persona per risanare il CRACK di Napoli?

    ops...

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  3. Questi comunisti pseudo rivoluzionari sono passati in trentanni dalla lotta di classe al "tutti in procura", che bella fine! Ma Zulu' è quella bestiola pittoresca che cantava "se vedo un punto nero sparo a vista, ho un rigurgito antifascista"? AH si, capisco capisco...

    Filippo

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  4. "......il periodo del mio buio intellettuale, in cui ho preferito alla politica il crack"

    http://www.notiziarioitaliano.it/?articolo=15787

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