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E a Brescia si confrontano CasaPound e familiari delle vittime

(umt) Oggi avrei voluto avere il dono della triquità. Perché non c'è solo il derby di Matera, con la presentazione di "Nessun dolore", ma anche la fiera dell'autore a Potenza, organizzata da un amico editore e un importante confronto a Brescia, con il presidente dell'Associazione familiari delle vittime della strage che accetta di dialogare con Gabriele Adinolfi e i ragazzi di CasaPound. Andateglielo a dire al poeta: chissà se avrà la faccia tosta di insultare anche Manlio Milani.

Ci sarà anche Manlio Milani, presidente dell'Associazione dei famigliari delle vittime di piazza Loggia, all'incontro organizzando da CasaPound, associazione di estrema destra, sulla strage del 28 maggio 1974.
La serata, seconda data del ciclo "C'era una volta ... 150° e oltre" organizzato in occasione dei 150anni dell'Unità d'Italia, è fissata per sabato alle 20,30, al President Hotel di via Roncadelle 48, a Roncadelle. Sul palco, con Milani ci saranno Gabriele Adinolfi (Centro Studi Polaris), Adriano Scianca (responsabile cultura di CasaPound Italia) e Pietro Falagiani (responsabile cultura CasaPound Lombardia).
“Appuntamenti come questo", ha dichiarato Marco Arioli, coordinatore lombardo di Casa Pound, "non possono che far bene a una nazione abituata a non fare mai i conti con il proprio passato. In Italia sappiamo optare per la soluzione 'piazzale Loreto' o per la pura e semplice rimozione: ciò che ci manca è la capacità di un confronto reale, sereno, fra chi viene da storie diverse e anche opposte".
"Già a Roma", ha aggiunto, "CasaPound ha promosso a suo tempo un incontro con l'ex brigatista Valerio Morucci. È esattamente nello stesso spirito che sabato noi parleremo della strage di Brescia: non con l'intento di rifare il processo o scoprire 'verità' che sono fuori dalla nostra portata, ma per vedere come, a partire dalle ferite di ieri, si può guardare al domani”.

fonte: QuiBrescia.it 

2 commenti:

  1. Quello di Manlio Milani e' un gestio serio, maturo, responsabile e fortemente da apprezzare. Ora pero' bisogna gettare la maschera su quello che e' stato il fenomeno del "neofascismo atlantico di servizio". Un fenomeno grave, che c'e'stato e che ha danneggiato la comunita' autententicamente Nazionalpopolare. Occore dunque una duplice assunzione di responsabilita': quella di Manlio Milani di riconoscere e ammettere che questo fenomeno ha danneggiato, NON favorito la Destra radicale e il Fascismo, quello di CPI di riconoscere che gli pseudofascisti spioni e al soldo del regime demoatlantico ci sono stati cosi' come ci sono stati quelli che lo erano inconsapevolmente sfruttati da servizi e Questure di regime varie per poi scaricarli al momento opportuno. E sappiamo che qualcuno (.....magari proprio quell'anno li' nel 1974......) ci ha rimesso le pelle, cosi' come altri da qualche altra parte del globo, che quella verita', pur da innocenti, sanno e conoscevano e per quello furono ammazzati.
    Insomma, ora che la distensione c'e' stata e il doppio gioco di qualcuno e' saltato fuori (un doppio gioco che ha screditato e danneggiato i veri Nazionalrivoluzionari che proponenevano una seria Alternativa al sistema antifascista nato dal tradimento e dall'ignominia) .Ora che questa distensione si e' finalmente avverrata e che molte ombre sembrano finalmente dipanarsi Giu' la maschera............A tutti!



    Agostino

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  2. AL SOLDO DEL REGIME...ma cp non fa lo stesso quando incontra gente come Dell'utri, Gramazio , la Polverini e affini?
    cp: due pesi e due misure, l'ipocrisia che avanza!

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