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Scontri di Cuneo, CasaPound si appella alla Costituzione

Impegnati nella grande mobilitazione per l'italianità di Bolzano (l'appuntamento per oggi pomeriggio è alle 17, ma ne parleremo in un prossimo post), CasaPound perde qualche colpo sul fronte della controinformazione militante, terreno su cui in altre occasioni ha fatto meraviglie. E' di ieri pomeriggio la conferenza stampa sui fatti di Cuneo ma il dossier e il video annunciati ancora non sono reperibili on line. E così tocca ricorrere ai bravi colleghi di targatocn, un giornale online che ha assicurato una ricca e puntualissima copertura a tutta la vicenda.
 Forte del lavoro di Adriano Scianca, che nei giorni scorsi aveva pubblicato nell'Ideodromo (riaperto dopo qualche tempo di oscuramento) un'epistola su tutti gli articoli della Costituzione sistematicamente violati nell'indifferenza più o meno totale degli autoproclamati custodi della suddetta, Marco Racca ha avuto facile gioco ad attaccare l'ignoranza in merito di sindaco e leader comunista. Ma ci resta un dubbio. Gli errori evidenziati in rosso nel testo sono opera del giornalista o dello stesso Racca?
CasaPound racconta la sua verità. Marco Racca: "Panero, consigliere sconosciuto in cerca di pubblicità elettorale"
In conferenza stampa il coordinatore regionale dell'organizzazione torna a chiedere le dimissioni di Valmaggia: "Ha contribuito a gettare benzina sul fuoco"


Alcuni momenti della conferenza stampa ed il coordinatore regionale di CasaPound, Marco Racca (© targatocn.it)
C'era tutto lo stato maggiore di CasaPound Cuneo venerdì pomeriggio riunito nella Sala Conferenze dell'Hotel Navize-Te di Borgo San Dalmazzo ad ascoltare la conferenza stampa tenuta dal coordinatore regionale del movimento, Marco Racca. E Racca ha esposto la versione dei fatti visti da CasaPound su quanto avvenuto sabato pomeriggio tra Contrada Mondovì e via Alba, quando un gruppo di anarchici aveva dato vita ad un corteo non autorizzato cercando di scontrarsi con i rivali. Lo scontro fisico tra le parti non era avvenuto per l'intervento delle forze dell'ordine, ma ciò non aveva impedito il degenerare della situazione, che era sfociata in veri e propri atti di teppismo: pietre che volavano, vetri di un'auto della Guardia di Finanza in frantumi e soprattutto feriti. Un carabiniere ed un ragazzo di CasaPound quelli più gravi: il militare con una forte botta al ginocchio causata da un sampietrino, il ragazzo con la testa fracassata.
"Finora abbiamo taciuto, lasciando che fossero i fatti a parlare, ma anche ascoltando la miriade di castronerie che sono state dette - ha attaccato Marco Racca in conferenza stampa - Ma oggi vi mostreremo con le immagini chi sono i veri responsabili di quanto accaduto". Fabio Panero ed il sindaco di Cuneo, Alberto Valmaggia, secondo Racca. Panero, definito dal coordinatore di CasaPound "uno sconosciuto consigliere che ha bisogno di farsi pubblicità per la prossima campagna elettorale", dopo aver mandato alle redazioni dei giornali un comunicato in cui si diceva pronto ad impedire ad ogni costo l'apertura della sede del movimento, avrebbe fatto di più. Ancora Racca: "Ha inviato sms a raffica ad amici e compagni rivelando di aver scoperto l'indirizzo della sede e che intorno si aggiravano individui dalle facce poco raccomandabili. Ma come, Panero così tollerante giudica le persone dalle facce?". Ancora: "In un altro sms dice di aver richiesto la piazzetta del municipio, pur sapendo che era a poche centinaia di metri dalla nostra sede. Lui, che parlerà poi di provocazione politica".
L'attacco ad Alberto Valmaggia: "Si deve dimettere. La questura stessa aveva sconsigliato al sindaco di accettare come piazza per la manifestazione antifascista quella del Municipio, essendo troppo vicino a CasaPound. Poi tutta quella serie di stupidaggini sui servizi igienici mancanti, provocazione alla quale CasaPound ha tentato di rispondere in modo democratico, invitando Valmaggia a partecipare all'inagurazione. Il Sindaco, però, non solo non accetterà, ma anzi negherà di essere mai stato invitato".
Ma il punto che unisce sia Panero, sia Valmaggia, secondo Marco Rizzo è quello di "non conoscere la Costituzione alla quale s'appellano di continuo, ma che in primis non rispettano". Qui Il coordinatore di CasaPound sembra un fiume in piena: "Un comitato, quello messo in piedi da Valmaggia e Panero, costruito ad hoc. La Costituzione, nell'articolo 3, comma 1, parla di pari dignità sociale per tutti i cittadini. Nell'articolo 17 dice che tutti hanno diritto di riunirsi pacificamente e senza armi e nell'articolo 21 si specifica che tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione".
E qui starebbe l'"ignoranza politica" dei due: "La Costituzione si chiude con 28 [sono 18] norme transitorie - ha chiuso Marco Racca - Nel primo comma [della dodicesima disposizione transitoria e finale: il secondo riguarda l'interdizione temporanea dei diritti dei gerarchi] si fa riferimento al divieto della ricostituzione del partito fascista. Ma CasaPound non ha mai detto e mai dirà di voler riorganizzare il Partito Fascista, nè sarebbe possibile farlo dato che tutto i fondatori sono ormai morti".
Ma cos'è CasaPound secondo il suo coordinatore? Non una formazione di estrema destra, bensì di Estremo Centro Alto: "Estremo, come il nostro pensiero, Centrale, perchè il popolo torna ad essere il centro di tutto e Alto, perchè noi con ci poniamo limiti".
In conclusione, è stato mostrato il filmato, realizzato in Dvd e distribuito ai giornalisti presenti, di quanto successo sabato pomeriggio nel centro storico di Cuneo.

6 commenti:

  1. Disobbedienti di destra
    Casarini-Iannone la nuova coppia da talk show

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  2. sana e robusta COSTITUZIONE ?

    MINO

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  3. http://andreacarancini.blogspot.com/2011/03/leggo-in-quella-miniera-di-informazioni.html

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  4. entrambi errori di Racca, se ben ricordo

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  5. Disobbedienti quelli di Cp? Pfff, questi aspirano solo a poltrone targate Pdl, altro che! Se la sono intesa con tutti, da La Destra alla Fiamma e alla Santanche, da Gramazio a Dell'Utri e ai radicali del Pdl (gli avversari dei moderati alla Bondi). Prima fascisti del terzo millennio, ora cominciano i distinguo: se si vogliono le poltrone bisogna moderare certe posizioni, altrimenti ciccia! Bei non conformi davvero!

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