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"Fuori dal cerchio" ovvero Adinolfi, Berlusconi e il Mediterraneo in fiamme

E' stato un dibattito anomalo quello che ha caratterizzato la presentazione ferrarese del libro di Antolini: "Fuori dal Cerchio".
A cominciare dal chiarimento di un equivoco: se l'espressione del titolo Nicola l'ha sentita da me, l'uso che ne fa è del tutto suo. Perché io gli stavo parlando di contenuti, di cioè come rispetto alla struttura delle diverse agende politiche, cambiassero i posizionamenti lungo l'asse destra-sinistra tra i vari gruppi e movimenti, e quindi gli offrivo una rappresentazione grafica di insiemi con dei sottoinsiemi comuni e invece lui l'ha fatta sua e l'ha usata nel campo semantico di un discorso sulla legittimazione e la conventio ad excludendum

Per passare agli interventi decisamente eccentrici di Adinolfi. In senso letterale: fuori dal punto di fuoco della serata. Per parlare del "viaggio della destra radicale" ha scelto infatti abbondanti citazioni dell'antologia sulla mistica fascista di Nicolò Giani, un giovane eroe di guerra, morte sul fronte greco dove era andato da volontario. Una scelta che all'inizio mi ha sconcertato: nei tanti dibattiti pubblici che abbiamo fatto nel corso degli anni, saranno ormai più di una decina, Gabriele non si è mai sottratto dal compito di fornire orientamenti sull'attualità. Stavolta invece è stato abbastanza tiepido sul tema del giorno che ha visto invece un bel match (ma ne parleremo in un post successivo) tra una giovanissima militante di CasaPound e il quarto relatore. 
A farmi capire come nell'indicazione di lavorare su se stessi come compito di fase ci fosse la solita acuta intelligenza politica mi ha aiutato stamattina un'intuizione di Giovanni Fasanella (il suo status su Facebook), che faccio mia e vi restituisco:"C'è qualche relazione tra quello che accade in Nord Africa e l'improvviso rafforzamento della maggioranza? Dopo aver letto le carte di WikiLeaks pubblicate da Repubblica, ne sono sempre più convinto: Berlusconi rimarrà in sella finché piacerà a Obama e alla Regina: «Danneggia l'Italia, ma ci è utile». Ecco perchè molti "anglofili" e "iperatlantici" del centro-destra tornano a casa".

5 commenti:

  1. Mi spiace per Fasanella ma la scelta di Obama nel Sud del Mediterraneo è chiaramente, e da tempi non sospetti, dalla parte dei rivoltosi.
    Washington tutto è fuorché preoccupata da quanto accade alle nostre porte.
    La sua chiave di lettura non la condivido minimamente.
    Ciò premesso, i temi d'attualità toccati nel dibattito dalla platea riguardavano la figura di Berlusconi e le truppe in Afghanistan, non il Mediterraneo. E sul Mediterraneo avevamo parlato in precedenza tu ed io quando alla mia valutazione "gli Usa non sono una potenza reazionaria ma progressista" mi confermasti con "la Cia è democratica".
    Ergo: de che stamo a parlà?
    Accetto invece la definizione di "eccentricità" in senso stesso a proposito del mio intervento il quale, come avevo però preannunciato in apertura, non verteva sul libro - di cui ha fatto ampie ed entusiastiche recensioni - quanto sui "consigli d'uso".
    Si basava sull'equivoco potenziale della seduzione da successo e da riconoscimento e tendeva a ribadire dov'esiste la differenza reale tra chi sta in piedi e chi striscia.
    Tra chi sa di essere QUALCOSA e, prima ancora, sa di ESSERE e chi, invece, è preda degli eventi e delle sensazioni.
    Fuori dal cerchio è bene se i raggi perforano e lacerano la circonferenza, ma non se si perde il Centro, ho sostenuto e sostengo.
    Il successo è buono se è un rilevatore, non se è un "bene" in sé, perseguito a costo di abbandonare le Idee per coniugare opinioni (spesso altrui).
    Visto come si è dipanato, in questi ultimi mesi, il dibattito "interno" su scrofe, appartamenti di Montecarlo e amenità varie, visto come si è espresso più di un presunto destro-radicato, credo di essere stato eccentrico sì ma straordinariamente attuale. O, comunque, puntuale rispetto all'esigenza del momento.

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  2. Berlusconi rimane al potere perché non c'è alternativa. La sinistra è meno di zero e il nuovo che retrocede (FLI), dimostra, senza ombra di dubbio, la mediocrità del suo leader, come mediocri erano e sono Casini e Rutelli. Il fatto è che Berlusconi è appena sopportato dagli Angloamericani, che lo considerano, attualmente il meno peggio, ma stiamo certi che, appena avranno trovato un nuovo fantoccio, gli faranno pagare il fatto di aver fatto accordi con la Russia in materia energetica, affrancando l'Italia dalla dipendenza energetica dalle solite sorelle.

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  3. Gabriele, io mica dico che Fasanella ha ragione e tu hai torto. Ho notato soltanto il carattere particolarmente etereo delle tue argomentazioni. Ovviamente mai stupide, mai banale. E mi è piaciuto pensare che alla fine anche uno come te, che non ha mai avuto paura di essere in minoranza e di andare conctrocorrente, rispetto alla particolare miseria del dibattito politico attuale abbia deciso di chiamarsi fuori, per un giro. Tutto qui...

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  4. Ha ragione Gabriele invece
    in questo momento la cautela è d'obbligo;
    chi sponsorizza chi?
    Stanno cadendo anche gli alleati storici degli USA, le rivolte sono trasversali, e l'unica cosa che interessa a Israele sembrano essere le due navi Iraniane come se tutto il resto fosse fuffa.

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  5. l'ala metapolitica del centrodestra,con la pletora dei neofascisti scodizolante al seguito,ormai naviga nelle analisi surreali e cervellotiche di uno dei fondatori di TP..
    d'altro canto,vista la fine degli altri tippini,non c'è da sorprendersi...
    buon berlusca a tutti...
    la rivoluzione non è per voi..

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