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La disfatta di Mancuso e la sinistra della borghesia

Ha preso una brutta scoppola Libero Mancuso alle primarie napoletane, altro che effetto Pisapia. Ma più che una disfatta personale il suo terzo posto, a una distanza abissale da Cozzolino e da Ranieri, è il segno del fallimento di un'operazione politica della buona borghesia e dell'intellighentsia gauche-caviar e il segnale della definitiva implosione di quella che un tempo si chiamava sinistra di classe e che di Mancuso aveva fatto i, suo candidato sindaco alle primarie del centrosinistra.
L'ex pm della strage di Bologna infatti vince al Vomero (il quartiere che ha sfornato due eroi del giustizialismo in salsa rossa, Henry Woodcock e Luigi De Magistris) e si piazza secondo a Chiaia-San Ferdinando-Posillipo, a un incollatura da Ranieri, per precipitare nel voto popolare. E' un segno dei tempi, ma anche un ritorno al passato, si parva licet componere magnis. E tra cinesi in coda ai seggi e ruolo decisivo nella periferia Nord degli ex grandi elettori del Pci transitati per Poggioreale e beneficati dal sistema inclusivo del clientelismo bassoliniano, è evidente la natura assolutamente minoritaria della tradizione giacobina. E questa vocazione si rivela vieppiù perdente, quando spogliata di ogni pathos sociale, si manifesta soltanto come rivoluzione dall'alto (per via giudiziaria).  

5 commenti:

  1. Sono molto soddisfatto per Mancuso.
    Quasi sicuramente rappresenterà "SinistraEcologiaLibertà" nella prossima giunta comunale di Bologna: certi tesori d'onestà, intelligenza e acume vanno custoditi accuratamente nella capitale italiana della "buona politica".

    Andrea

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  2. Libero Mancuso fa l'avvocato di due boss del cartello dei casalesi, lo sapevi? Meno male che non è diventato sindaco di Napoli, finiva male alla prima delibera di giunta che appaltava i lavori ad una ditta chiacchierata. Decisamente deludenti le speigazioni sul ruolo di Augusto La Torre, la cui affidabilità nel ruolo di collaboratore di giustizia è stata smentita dai magistrati, che infatti gli hanno revocato lo status. Ora è di nuovo al 41bis.

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  3. sì, e sostiene di aver chiesto il permesso al pm che era la parte avversa...
    ma peggio di fidarsi di izzo non può fare ...

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  4. A Bologna, Mancuso fa l'intellettuale di sinistra, molto antifascista, presente spesso all'Istituto per la Storia della Resistenza "Ferruccio Parri", ha casa sull'Appennino e parla di "patriottismo della Costituzione"... il nostro Habermas felsineo-partenopeo.
    Atroce.

    Andrea

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  5. Gli elettori napoletani potranno, speriamo di no votare Libero Mancuso come sindaco del cartello della sinistra composto da Sel e da Federazione della sinistra, che, secondo i soliti ben informati delle vicende politiche cittadine, non sosterebbero la candidatura a sindaco di Andrea Cozzolino, vincitore al momento sub judice delle primarie, in quanto l'europarlamentare del pd è ritenuto continuatore delle esperienze nefaste delle giunte Bassolino ed Iervolino, dove, per amore della verità Rifondazione Comunista e comunisti italiani avevano consiglieri ed assessori oltre che propri consiglieri nelle partecipate.. Che dire il bue chiama cornuto l'asino..

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