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In morte di Lorenzo Pinto

Ho conosciuto Lorenzo Pinto, una decina di anni fa. Mi contattò lui, poche settimane dopo l'uscita di "Fascisteria" per trasmettermi il suo contributo di conoscenza sul fenomeno delle stragi, a cui aveva dedicato la sua tesi di laurea: un cd che ho usato più volte come strumento di documentazione. Un impegno di ricerca che era il suo modo di elaborare il lutto per la perdita del fratello Luigi, una delle vittime di piazza della Loggia.
E' morto l'altro giorno, giovane. I suoi amici e compagni del comitato dei familiari delle vittime delle stragi lo dicono logorato dalla giustizia denegata.

Questo è il pezzo del "Giornale di Brescia", con la testimonianza di Manlio Milani:
Si è spento improvvisamente Lorenzo Pinto, fratello di Luigi, una delle otto vittime della strage di Piazza Loggia. Pinto, che aveva appena 17 anni quando lo scoppio della bomba gli strappò il fratello maggiore, allora 31enne  [in realtà ne aveva 25, come mi segnala Eugenio da Brescia ndb] e insegnante a Montisola, è scomparso nel pomeriggio di sabato, 1° gennaio, a Roma, dove viveva.
Colto da un malore improvviso, è stato soccorso e condotto all’ospedale, dove è morto.
Originario di Foggia, aveva 54 anni, 37 dei quali trascorsi nella speranza di ottenere giustizia per quel lutto terribile che aveva segnato la sua famiglia. Una speranza accompagnata da un impegno profuso senza riserve, e che fino al 16 novembre lo aveva visto più volte in aula al Palagiustizia per assistere alle udienze del processo per la strage.
Non più tardi del 1° dicembre, un mese esatto prima della sua prematura scomparsa, era stato ricevuto assieme a Filippo Iannacci in rappresentanza dei familiari delle vittime da Massimo D’Alema, presidente del Copasir, dopo il lancio dell’appello per la rimozione del segreto di Stato all’indomani della sentenza assolutoria per la strage.
«Per Lorenzo Pinto, il fratello Luigi era stato come un padre – ricorda commosso Manlio Milani, presidente della Associazione dei familiari delle vittime della strage, che con lui ha condiviso la lunga lotta per la giustizia -. La sua è una perdita importante e amara, che avviene per giunta a ridosso della sentenza. Una combinazione tragica, che segue di soli tre anni la morte della vedova di Luigi Pinto. Entrambi erano logorati dalla mancanza di giustizia».
Qui il ricordo dei suoi compagni del Laboratorio Jacob di Foggia.

3 commenti:

  1. Ugo: Luigi Pinto aveva 25 anni, non 31, quando morì nella strage.
    Eugenio di Brescia

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  2. Lo so benissimo che i giornali scrivono cazzate. Comunque correggo subito ...

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  3. Sono Valentina del Carmine, una giovane amica di Lorenzo. Dopo aver appreso la notizia dell'assoluzione di tutti gli imputati mi scrisse: "Continueremo a lottare per la giustizia e la verità". Si, continueremo a lottare per Lorenzo, per Luigi e per tutte le vittime di Piazza della Loggia.
    Il 5 marzo 2011 a Foggia ci sarà un' iniziativa per ricordarlo.A presto.

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