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Scontri di Roma, l'unico detenuto è il figlio del capo di via dei Volsci

L'unico arrestato per gli scontri di martedì che resta detenuto è Mario Miliucci, figlio di Vinceno,  il fondatore del Comitato politico Enel. Nata nel 1970 come struttura vicina a"Il Manfiesto" diede poi vita con il Collettivo del Policlinico che faceva capo a Daniele Pifano a quella frazione dell'Autonomia romana che prese nome di  Comitati autonomi operai, passati alla storia dal nome della sede nel quartiere di San Lorenzo che è ancora oggi il cuore pulsante della sinistra antagonista. I militanti divennero allora, per antonomasia, "i Volsci", un nome che in qualche modo invocava un elemento barbarico e riconosceva la realtà del nuovo proletariato romano dei servizi pubblici simile all'operaio massa delle grandi fabbriche del Nord teorizzato da Tronti: una "rude razza pagana". 

da Repubblica.it
Sono tornati in libertà (anche se la legittimità dell'arresto è stata riconosciuta per tutti) 22 manifestanti su 23 fermati nel corso degli  scontri avvenuti martedì nel centro storico di Roma 1. Solo per uno, Mario Miliucci, 32 anni sono stati disposti gli arresti domiciliari. Una decisione che ha scatenato una polemica fra il sindaco di Roma Gianni Alemanno che si è scagliato contro i giudici: "Protesto a nome della città di Roma" e l'Associazione nazionale magistrati che ha chiesto al primo cittadino di "non insultare".
Le decisioni del tribunale. Sono tornati in libertà senza alcun obbligo i tre le cui posizioni sono state esaminate dalla X sezione del tribunale penale collegiale: Michele B., Martino R. D.V. e Anna Chiara M., cui è contestata la resistenza a pubblico ufficiale. Per loro il processo si celebrerà il 17 febbraio. Liberi anche gli otto arrestati le cui posizioni sono state esaminate dalla IV sezione del tribunale: Sacha M., Angelo D.M., Nicola C., Gerardo M., Federico S., Andrea D., Alice N., Riccardo L.C. A loro, a seconda delle singole posizioni, sono contestate le lesioni e la resistenza a pubblico ufficiale. Il processo è fissato al 15 febbraio. La direttissima è durata più a lungo delle altre in quanto è stato visionato il filmato, preso da YouTube e postato da un privato, in cui si vede Riccardo L.C. prima picchiato da forze dell'ordine e poi arrestato. Ai domiciliari. Si tratta di Mario Miliucci, 32 anni. È accusato di resistenza aggravata e danneggiamento aggravato. A lui è attribuito l'uso di tre pietre da 2,5 chili l'una. Lavoratore, nessun precedente, è il figlio dell'avvocato Simonetta Crisci, che lo ha anche difeso oggi, davanti ai giudici. Suo padre è Vincenzo Miliucci, uno dei nomi storici dell'autonomia operaia romana. In sostanza le scarcerazioni sono state disposte in quanto secondo i giudici "appare necessario approfondire il quadro delle accuse anche alla luce degli elementi emersi nel corso dell'udienza". (...)

 Intanto il giovane manifestante fotografato mentre durante gli scontri brandiva una pala e poi uno sfollagente e un paio di manette è stato accompagnato in un centro di accoglienza per minori, ed è a disposizione dell'autorità giudiziaria competente. Le sue foto avevano fatto sorgere dubbi e sospetti circa la presenza di infiltrati delle forze dell'ordine tra i dimostranti. La questura di Roma ha fatto sapere che il ragazzo è stato riconosciuto dal giaccone che indossava e da una ferita riportata sulla mano destra: secondo gli inquirenti ha aggredito un finanziere e gli ha portato via le manette e lo sfollagente. Per lui è scattato il fermo di indiziato di delitto per rapina aggravata e domani sarà interrogato dal gip del tribunale dei minori per la convalida del fermo. Il ragazzo, figlio di un esponente di Autonomia Operaia protagonista delle lotte negli anni Settanta, è amico di Mario Miliucci. 

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