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Parentopoli, ma Mottironi non fu mai dei Nar

IL CASO

Il sindaco e la società affidata all'ex Nar
90 milioni di fondi, ora Galan vuole chiuderla

Da ministro dell'Agricoltura Alemanno creò "Buonitalia" per diffondere il cibo italiano. Con assunzioni a chiamata diretta. Presidente della spa Fabrizio Mottironi, arrestato e poi assolto per terrorismo

di CORRADO ZUNINO
Così oggi la Repubblica a pagina 9 e nell'edizione web. Ma è un granchio clamoroso. Che ha un aspetto particolarmente odioso.

Checché ne dica Zunino, che scrive:
Fabrizio Mottironi, militante dei Nuclei armati rivoluzionari e quindi di Terza posizione, eversione nera teorizzata. Nel settembre del 1980 Mottironi era stato arrestato con altre quattordici persone per associazione sovversiva. Fece cinque anni di galera, poi fu assolto (oggi ricorda che la Corte di Strasburgo condannò lo Stato italiano a pagare i danni morali e materiali per la carcerazione ingiusta).
Fabrizio Mottironi non ha mai militato nei Nar, né è mai stato neppure sfiorato dal sospetto. Dubito del resto che abbia fatto cinque anni di carcere preventivo: i termini massimi di carcerazione per il primo grado di banda armata erano quattro anni e sei mesi, ma siccome al momento dell'arresto Mottironi aveva 17 anni (diciassette) sono quasi sicuro che i termini, come i massimali di pena, sono automaticamente ridotti di un terzo.
E veniamo all'aspetto odioso: Fabrizio Mottironi era un giovanissimo e naturale leader carismatico appassionato dalla militanza politica ma scevro da ogni spinta guerrigliera. Tant'è che i militanti più estremisti del Comitato rivoluzionario del Quartiere Trieste, la struttura territoriale più forte di Terza posizione, gli si rivoltarono contro chiedendone la sostituzione con Dario Mariani, che fu invece effettivamente reclutato dalla banda Fioravanti e fornì la base per l'attentato al Giulio Cesare in cui perse la vita il maresciallo Evangelista (o Evangelisti? non ricordo, comunque era noto come "Serpico"). Adinolfi e Fiore si opposero, per principio, ma fu lo stesso Mottironi a chiedere di fare un passo indietro, non sentendosela di dirigere un gruppo che in parte lo contestava. Entrò perciò a fare parte di un nuovo organismo, costituito ad hoc, la segreteria romana.
La storia è agli atti perché tra i capetti della rivolta c'era uno dei capocuib, Luca Perucci, anch'egli molto giovane. Dopo la strage di Bologna collaborò all'inchiesta giudiziaria in cui fu coinvolto per i rapporti con un giovane militante trasferitosi da Bologna a Roma e accusato di alcune rapine. Perucci aveva trascorso le vacanze con un altro ex militante di Terza posizione, destinato a diventare il pentito più famoso dei Nar: Walter Sordi. Per il contributo dato all'inchiesta che portò in galera decine di militanti, Luca Perucci, la sera del 6 gennaio 1981, fu ucciso da Pasquale Belsito.

1 commento:

  1. "Fabrizio Mottironi non ha mai militato nei Nar"

    In effetti il dubbio sulla genuinità dell'informazione aveva sfiorato anche me... Poi, in cerca di conferme, mi sono imbattuto in queste pagine, che ben hanno contribuito a fare chiarezza.
    Peccato per Zunino, perché da quel che ho potuto leggere nella sua ultima fatica ("Sciacalli - storia documentata della cricca che ha depredato l'Italia") avevo avuto l'impressione che circostanziasse meglio le sue fonti.

    Tra le piacevoli sorprese, c'è invece la scoperta del tuo blog (spero non ti offenderai se ti do del 'tu'). Ciò mi offre l'opportunità di complimentarmi per quell'opera unica e straordinaria che è "Fascisteria", per la sua ricchezza documentale.. e anche umana. Tra l'altro, è un testo caratterizzato da una buona stesura stilistica, che rende la prosa estremamente chiara e brillante.

    P.S. Noto con estremo interesse che c'è un nuovo titolo da aggiungere alla mia libreria:
    "Guerrieri". Credo che sia una storia che vale la pena di leggere...

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