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Gli scontri di Roma e i fascisti ovvero i danni della paranoia sociale

Mi arrivano numerose domande più o meno simili e che possono essere così riassunte: quanti fascisti/militanti del blocco/forzanovisti hanno partecipato agli scontri di ieri?

Una quindicina di anni fa, all'esplodere mediatico del fenomeno naziskin, un intellettuale geniale come Bifo rispose che le malattie sociali si curano non si combattono. Mi appello alla sua lezione: la paranoia è un disturbo da curare. Anche se produce danni, perché ottunde l'intelligenza.

L'unica domanda seria da porsi è : Maroni ci è o ci fa? "Ottimo lavoro"? Idiozia o rischio calcolato di lasciare briglia sciolta ai black block per incassare i dividendi politici?
Per il resto sono d'accordo con il "commissario Davanzoni":
Come è potuto accadere? E' quel che il governo dovrebbe spiegare. Si sapeva che il "blocco nero" ci sarebbe stato. Si sapeva che con loro ci sarebbero state frange dei movimenti anarco insurrezionalisti greci e tedeschi, come poi è davvero stato. E allora? Perché si è accettato di subire la loro prepotenza con lo stesso fatalismo con cui si accetta che piova e faccia freddo? Ora naturalmente ci sarà l'intelligence che dirà "l'avevamo detto", le polizie che diranno: "l'allarme era troppo generico e sommario per intervenire". Il risultato non cambia: sotto gli occhi delle forze dell'ordine, un paio di centinaia di "neri" hanno potuto devastare il centro storico di Roma, il "cuore" politico e istituzionale della Capitale e imbruttire movimenti di protesta responsabili che finora hanno fatto leva soprattutto su parole, analisi, ragionevoli argomenti. Soltanto gli irresponsabili corifei del Sovrano possono sovrapporre le violenze dei black bloc al voto di fiducia. Soltanto un Gasparri può vedere nelle "violenze di piazza, la conseguenza della predicazione violenta di troppi apprendisti stregoni". Quale predicazione violenta? Quella paziente e pacata degli aquilani? Quella ostinata e mite degli studenti e dei ricercatori universitari che, con la più violenta delle scelte, salgono su un tetto per "farsi vedere"? La verità è che nel governo, nella maggioranza c'è chi valuta come un'occasione politica - non disprezzabile con i tempi che corrono - il ritorno a una stagione di violenza. Consente di invocare "repressione", come fa Sacconi, ancor prima di comprendere e giudicare. Permette di inaugurare una nuova emergenza e ancora uno "stato d'eccezione". Soprattutto concede di nascondere, tra i fumi delle auto bruciate e le grida contro il "nuovo terrorismo", il fallimento di un governo incapace di dare risposte a un'Italia sofferente e fragile. E' quella che ieri, con Roma, ha pagato il maggior prezzo a tre ore di violenza annunciata. 

7 commenti:

  1. Ugo, ma quelli erano antifà italiani. Mica soggetti fantomatici che calano dal nulla solo quando c'è da distruggere, quelli che hanno devastato Roma son compagni dei centri sociali di tutta Italia, ed è una cosa rivendicata. Antifà che godono di coperture politiche ampie, in mezzo a quella gente c'erano personaggi che a Firenze già avevano conosciuto Tagliente, che gli aveva permesso TUTTO. C'erano gli antifà parmensi, quelli che in città manifestano con il PD per impedire a CP di riunirsi, c'erano i bergamaschi che simpaticamente volevano impedire a te di parlare lo scorso anno. Allora smettiamola di nasconderci dietro ad un dito. Non si può distinguere una cosa dall'altra perché interagiscono tra loro, quel cazzaro con la testa spaccata di qualche mese fa, che si spacciava per un aquilano che manifestava era un romano dei centri sociali.
    Il giorno in cui questa gente (studenti, aquilani, ricercatori) caccerà a calci in culo i loro simpatici amici antifà dai cortei queste cose non avverranno più, troppo semplice incolpare il sistema, quando sta gente ce l'hanno dentro e ci collaborano quotidianamente.

    Gabriele
    CasaPound Varese

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  2. Gabriele, parlare di antifà è una forma di paranoia simmetrica di quella di chi vuole credere che gli scontri siano il prodotto dell'infiltrazione dei fascisti. A mettere a ferro e fuoco il centro di Roma sono state sicuramente le frange più radicali della sinistra antagonista. Stop.
    Con la corresponsabilità delle forze dell'ordine, non so se per effettiva inettitudine o per precisa volontà politica del Viminale che potrebbe aver deciso che un'esplosione di violenza incontrollata è assolutamente funzionale a suscitare domanda d'ordine e creare il nesso nell'immaginario collettivo che la destabilizzazione politica (frutto di un conflitto tutto interno al centrodestra) genera disordine sociale.

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  3. Il fatto che Fini fosse già aduso a certe tecniche (Genova 2001), chissà perchè, sfugge a davanzoni e anche a umt. Di sicuro c'erano poliziotti e militari da entrambi i lati della barricata.
    E non diciamo che è paranoia, questo è il paese delle infinite stragi impunite.

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  4. Se avessero beccato un solo militante " nero " un solo misero "topo di fogna" destrutturato da ogni gruppo organizzato e visibile, un solo ultra di stadio, uno incazzato magari con la ragazza perchè non glie data, uno che non aveva dormito, uno che ce l'ha con il mondo,

    ... tra gli scontri di ieri ,

    si sarebbero aperte le cataratte del cielo, e gesu' cristo in persona sartebbe venuto a condannare la provocazione, sarebbe potuto perfino cadere il governo, perchè a fare casino ci sarebbero stati ancora una volta i fascisti infiltrati e violenti, quelli del 12 dicembre 1969, quelli infiltrati a Valle Giulia il 1 marzo del 1968 ecc. ecc.

    La " tradizione consolidata " di questo paese vuole che a mettere le città a ferro e fuoco sia solo e sempre l'antagonismo di sinistra radicale, magari assecondato dalle forze dell'ordine, e la destra di governo ne approfitta, da spazio al casino per poi soffiare sul fuoco e paventare il pericolo anti-democratico ... la congiura ... la maggioranza silenziosa dell'ordine buonista-paraplegico.

    ... Tutto nacque cosi' all'interno della strategia della tensione.

    E come se "destri e sinistri figuri", si comunicassero inconsciamente i ruoli storici, da svolgere nei momenti di finta/massima criticità e trasformazione.
    Paese di merda .

    Un ultima notazione. Basta dire cazzate che ci sono sempre i black blok infiltrati, i cattivi in mezzo ai buoni, basta con steè finzioni ..
    A fare casino c'erano tutti, tutti quelli che ( giustamente o no ) il casino volevano farlo ...
    Quando hai vent'anni fai anche queste cose.
    Punto.

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  5. Che ci possano essere singoli esponenti delle forze del (dis)ordine (o chi per conto loro) infiltrati, non c'è dubbio. La questione è un'altra: chi ha incendiato ieri Roma erano i fascisti travestiti da black block o militanti dell'estrema sinistra antagonista?. Per me è la seconda
    Quanto a Fini a Genova, lo so. E infatti io sollevo il dubbio, appunto, che non si sia trattato di insipienza poliziesca a consentire il macello che c'è stato ma una precisa volontà politica del Viminale di consentire i disordini per cementare il blocco d'ordine che è laceratissimo da mesi di faida interna al centrodestra

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  6. Allora fino a prova contraria, non c'entrano un cazzo né i fascisti, né eventuali infiltrati della polizia, perché i casini sono scoppiati in concomitanza, con il fatto che la mozione di sfiducia presentata dal rinnegato Fini, che voleva sfiduciare Berlusconi, non è passata.Solo allora è iniziata la cagnara;penso che in caso contrario ci sarebbe stata solo qualche sporadica manifestazione di gioia, mentre quella manifestata era rabbia e frustrazione per la mancata caduta del governo.Sicuramente era organizzata, sicuramente godeva della presenza di qualche centinaio di oltranzisti di sinistra dei centri sociali, calati nella capitale per fare casino, mentre la massa avrà partecipato più per far casino che altro. Il pretesto comunque era quello della prevista, ma non avvenuta, caduta di Berlusconi. La coincidenza non è casuale.Di una solo cosa sono contento che il cognato di Gianfranco Tulliani, da questa faccenda ne è uscito a pezzi. Non sono mago Otelma, ma io avevo predetto, che ero seduto in riva al fiume, in attesa di vedere passare la salma...indovinate di chi?Era ora! T.V.

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  7. Possiamo essere sicuramente felici per lo "schiaffo" preso da Gianfranchino ma è ancora troppo presto per poter veder "passare la sua salma nel fiume" mentre noi siamo seduti sulla riva.
    Quando vedremo la percentuale del suo "movimento futurista" alle prossime elezioni e/o quando lo vedremo fare il secondo alle spalle di Casini, allora si....

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