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Moro, Taviani e lo scioglimento di Ordine nuovo

Il 21 novembre 1973 si concludeva con la scontata condanna dei 30 imputati il processo contro il Movimento politico Ordine nuovo per ricostituzione del disciolto partito fascista. Il ministro degli Interni Paolo Taviani, convinto che fossero ordinovisti gli autori materiali della strage di piazza Fontana, decide di compiere un atto di imperio politico e impone a un consiglio dei ministri fortemente restio il decreto di scioglimento immediato che la norma fissava alla sentenza definitiva. Tra i più decisamente contrari Aldo Moro, che di professione era docente universitario di diritto. Ma a me piace pensare che, piuttosto che della tutela della fredda norma, il "cavallo di razza" della Dc fosse intimamente convinto delle ragioni poi manifestate dal carcere del popolo pro domo sua: e che cioè i sommovimenti sociali e politici che turbavano in quegli anni l'ordine repubblicano non potessero avere risposta poliziesca ma dovessero essere affrontati e, se non risolti, quanto meno canalizzati sul terreno politico. Una conferma della sua grande intelligenza e capacità di anticipazione, che però non gli servì per l'ultima delle sue battaglie politiche.  

1 commento:

  1. il giudizio non propriamente positivo su Paolo Emilio taviani caro Ugo lo condivido e ho espresso piu' volte le motivazioni in merito. NON ne condivido affatto l'apprezzamento di Aldo Moro, pero'. Anche lui come tutti i boss democristiani di Piazza Fontana sapeva tutto, ma tacque. A Moro fu passata pure una velina del Sid che cito' esattamente come si svolsero i fatti e quali ne furono gli esecutori materiali. Lui sapeva e baratto' il silenzio con il compromesso storico, altro che storie!
    Ci sarebbe molto da dire sui suoi fondi neri presenti in conti esteri, ma preferisco NOn infierire giusto per rispetto che pur si deve ai morti. E siccome voglio concludere senza offendere nessuno e ricordare che in fondo in fondo anche lui in verita' era scomodo a qualche altro boss democristiano fu tolto di mezzo dalle Brigate Rosse. Perche' in fondo in fondo che lui stesse zitto per sempre e non parlasse faceva comodo a molti, troppi pezzi da novanta democristiani dell'epoca ai quali il suo rapimento apparve subito come un' ancora di salvezza per coprire i misfatti di 35 anni di governi mafiosi e ladri.


    Ago

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