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Lamezia, il Comune promette: sistemiamo noi gli sgomberati E Iannone minaccia: se no vi occupiamo noi


Sono di nuovo senza un tetto le nove famiglie in stato di grave emergenza abitativa che dal 7 agosto scorso abitavano nello stabile dell’Aterp in via Cianflone a Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro. I trenta occupanti, tra i quali anche nove bambini e una donna in gravidanza, sono riusciti a resistere quasi dieci ore all’imponente schieramento di forze dell’ordine che da questa mattina alle sette circondava il palazzo.
A nulla sono servite le centinaia di mail inviate da tutta Italia al sindaco di Lamezia e al governatore della Regione Calabria per chiedere un intervento che risolvesse l’emergenza, così come nel vuoto è caduto l’appello a non sgomberare Cp Lamezia Terme condiviso in poche ore da quasi 1500 utenti di Facebook.
 ‘’Abbiamo dovuto cedere perché la situazione non era più sostenibile – spiega Mimmo Gianturco, coordinatore di CasaPound Italia Calabria  - Ma un risultato importante lo abbiamo ottenuto: l’assessore comunale alle Politiche sociali ci ha infatti assicurato che troverà già nelle prossime quarantott’ore una sistemazione alloggiativa alle famiglie sgomberate, per ora ospitate in albergo. Noi vogliamo credergli, ma lo aspettiamo al varco. Nel frattempo non possiamo non ricordare all’amministrazione che nella stessa zona dove è ubicato lo stabile occupato da CasaPound ci sono almeno 150 immobili vuoti, mentre molti altri, in uguale stato di degrado,sono occupati abusivamente da immigrati, rom e senza fissa dimora’’.

"Vorremmo credere alla buona fede dell’assessore alle Politiche sociali del Comune di Lamezia Terme quando dice che le famiglie sgomberate oggi dall’occupazione di via Cianflone dopo 10 ore di tenace resistenza riceveranno una nuova casa entro 48 ore. Ma non possiamo. Crediamo piuttosto che questa dichiarazione sia una furbesca via di fuga rispetto alla vergognosa messa in scena orchestrata dal sindaco Speranza di Sel e dalla sua giunta’’. Lo afferma Gianluca Iannone, presidente di CasaPound Italia.
‘’Ci sono circa 80 case sequestrate alla mafia e attualmente di proprietà del Comune che potrebbero essere assegnate in un batter d'occhio – sottolinea il leader di Cpi - Eppure non vengono neanche nominate. Disgusta profondamente che in una terra lacerata da disoccupazione, emarginazione e disservizi si pensi a ‘ripristinare l’ordine’ scatenando centinaia di agenti in assetto antisommossa contro nove famiglie: trenta persone in tutto, tra cui 9 bimbi e una donna incinta. Uno spettacolo vergognoso, messo in scena da chi evidentemente è abituato a essere forte con i deboli e debole con i forti’’.
‘’Perciò alla buona fede dell’assessore non possiamo credere – conclude Iannone - e lo avvisiamo: se le promesse non saranno mantenute siamo pronti a trasferirci con le famiglie nel Comune di Lamezia Terme’’.

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