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La storia di Graziella-4: quel giorno a via della Scrofa

Riprende, dopo qualche giorno, la storia di Graziella, neofascista immaginaria, e della sua passione politica delusa da Fini, la cui prima puntata aveva scatenato una discussione accanita nella mia pagina di Facebook, a partire dal titolo (forzato da me, come al solito e contestato dall'autrice) e passando per la qualificazione dell'oggetto e del soggetto stesso, generando la necessità di un chiarimento "generazionale", che Graziella ha posto come premessa alla seconda parte della storia. Qui invece potete leggere la terza parte della sua storia.
Quella che segue è il quarto post

E’ vero, sembro scostante nelle mie affermazioni, alla fine alcune persone che io stimo mi hanno quasi portato a non “amarlo” più Fini, ma non me ne vogliate. ..io , perdonatemi non ci riesco e non ci riuscirò. Anche scrivere la primissima lettera apparsa sul blog di Roberto Alfatti Appetiti , per me è stato un dolore immenso, ero nervosa prima di scriverla e dopo averla scritta ho preso la macchina e vagato per il mio paese ancora più nervosa. Non ho l’abitudine di rinnegare, però mi sento di criticarlo e non chiedetemi il perché anche perché lo so da me. E’ stata la mia più grande passione e credo che lo sarà sempre .
Quando arrivò il giorno di presentarsi a Via Della Scrofa andai con un’ ora di anticipo, io non sono mai puntuale agli appuntamenti. Avevo quasi il terrore di entrare, faccia tosta non lo sono mai stata nonostante il brutto carattere e fondamentalmente mi chiedevo “che gli devo dire, perché non mi faccio mai i fatti miei”?. I carabinieri davanti al portone mi fissavano ed osservavano una ragazza nervosissima che continuava a squadrare quel palazzo, mi ricordo che mi passò davanti Schifani e per le scale incontrai Gasparri di cui non me importò nulla .
Ad un certo punto uno di loro mi disse “ma deve entrare”?. Io venni colta un pò dal panico in realtà quasi quasi me ne stavo andando a casa, poi chiamai il mio migliore amico che mi convinse dicendomi come al solito le paroline magiche “ sei una cretina, vai”. Entrai a Via Della Scrofa rossa in volto e nemmeno il tempo di farmi passare l’ansia magari aspettando, che la segretaria mi disse “entri il Presidente la sta aspettando ”. Il Presidente mi aspettava sulla soglia della porta con le braccia aperte e i risvolti della camicia alzati , io così non lo avevo mai visto, nel senso così sciolto e caloroso e disse testuali parole, me le ricordo come se fossero ieri ” eccola, finalmente”. Io caddi nell’imbarazzo più totale gli diedi la mano e lui mi fece accomodare.
Lo studio era bellissimo, la bandiera dell’Italia, quella dell’Europa la foto di Almirante ed una sua mentre fa sub ed una bellissima scrivania. Parlammo di tutto, persino dei miei problemi sentimentali e lui mi dava consigli, gentilissimo e poi ha avuto la capacità di mettermi a mio agio. Io iniziai a parlare a raffica e lui mi rispondeva sereno se proprio devo dirlo mi disse che era contento che io la pensavo in quel modo , che avevo mandato quella mail e nonostante le critiche lui aveva apprezzato. Passai una mezzoretta a parlare con lui… è per me rimarrà sempre l’incontro più bello della vita. Alla fine era per me tanto diventata una persona come le altre che non feci nemmeno una foto insieme a lui, ci alzammo e la cosa più bella fu che lui vedendo il mio imbarazzo nel salutarmi mi diede un buffetto sul viso Per quanto mi riguarda fu un gesto affettuosissimo. Qualsiasi cosa lui possa fare o dire dopo, nonostante le mie delusioni, in quel momento con me fu una persona splendida , forse per quello mi arrabbio con gli altri quando lo sento criticare. E’ vero questa non è politica, e me ne accorgo da sola. Però diciamoci la verità c’è gente che passa la vita a volerlo incontrare, consiglieri, leccapiedi, affaristi, carrieristi e non li ha mai incontrati. A me è bastata una mail vera senza nessuno scopo e a lui è arrivata, a me è sempre importato questo : che lui avesse capito. Dopo di allora è sempre continuato lo scambio di mail, ed io ho sempre ricevuto risposta anche dal suo portavoce, inviti a casa alle presentazioni dei libri o di altro, da un certo punto di vista mi sono sempre sentita privilegiata e per presunzione anche lui nonostante sia il Presidente credo che tanta passione e tanta stima difficilmente l’abbia ricevuta, perché alla fine quando c’era da criticarlo l’ho sempre fatto apertamente ma la mia stima nei suoi confronti non ha mai avuto cenno di dispersione. Niente, è stato sempre e solo il contorno a rovinare tutto. E nemmeno passare da scemetta che rincorre il Presidente mi importa, io quello che ho fatto, dal seguirlo ovunque, da tenere il poster attaccato in camera alla gioia di quando lui è diventato Presidente della Camera niente e nessuno può togliermela. Nessuno.(4-segue)
Graziella Balestrieri

2 commenti:

  1. Questa volta pero' io a Graziella non la capisco proprio. Qui sembra una successione di encomi , nella prime e-mail tutt'altro e poi ancora non capisco se si parla di delusione che dura da diversi anni, carissima amica mia Graziella......che ci facevi a Mirabello a fine settembre ( non piu' di due mesi fa)???.
    in ogni caso certo che queste donne sono veramente moltooooooooo intriganti e misteriose...........

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  2. Non c'è molto da capire in realtà...rinnegare lui sarebbe come rinnegare la mia passione.Poi quel giorno si è comportato come mai avrei creduto.A Mirabello ci sono andata perchè ogni volta è come se volessi offrirgli un'altra possibilita' e nello stesso tempo la concedo acnhe ai miei sogni.

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