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Anche Sansonetti cede al pressing dei compagni

Era già successo quindici giorni fa a Bologna: due professori, dapprima Pasquino e poi Bonaga si erano sfilati in extremis e in rapida successione dal confronto sul manifesto programmatico di Casa Pound, cedendo al pressing dei collettivi universitari. Stavolta a venire meno è stato Sansonetti che, un po' mortificato, si è scusato con gli esponenti di Forza nuova "ma i miei compagni non vogliono". In realtà, a condurre le danze, stavolta era stato il "Fatto quotidiano". Un autentico baluardo della libertà di stampa e di opinione, non c'è che dire. Ma alla fine Sansonetti si era trovato isolato, come lui stesso racconta e come emerge nel forum di Gli Altri,  nel dibattito scatenato dal suo editoriale uscito sul settimanale andato proprio oggi in edicola, in cui spiegava appunto le ragioni del dialogo.

dal Giornale di oggi:
Scusatemi, i compagni non vogliono che parli con voi. È con un certo imbarazzo che Piero Sansonetti (ex direttore di Liberazione, ex condirettore dell’Unità) scrive ai militanti di Forza Nuova per declinare l’invito a partecipare al loro dibattito. Il giornalista avrebbe dovuto prendere parte a un confronto su fascismo e antifascismo, programmato per stasera, assieme al leader del movimento di estrema destra, Roberto Fiore. Ma ieri, alla vigila della conferenza, ha inviato una lettera, per chiedere scusa e comunicare la sua assenza. «Scusate per la decisione tardiva - scrive - ma è inevitabile. Per me è una sconfitta». In sostanza, i suoi gli hanno dato contro. Addirittura il «Fatto quotidiano», nella sezione blog, se ne è uscito con un appello dal titolo: «Forza Nuova no! Sansonetti ripensaci». Insomma, proprio i «compagni» che chiedono confronto, tolleranza, libertà di pensiero e di parola a ogni manifestazione spronano il giornalista a non mischiarsi «con i fasci». Come a dire: va bene il dibattito, ma solo tra noi che la pensiamo alla stessa maniera. Non certo nella tana del nemico.
Il sottotitolo della conferenza organizzata da Forza Nuova nella sede di piazza Aspromonte è «solo per chi non ha pregiudizi, per chi non teme il confronto e per chi non ha paura delle idee». Un invito declinato all’ultimo momento suona come un pregiudizio. E invece l’incontro, senza dubbio controcorrente, sarebbe stato l’occasione per un dibattito politico, magari costruttivo. «La libertà di pensiero è un valore assoluto - si legge nel blog del Fatto QuotidianoA Piero Sansonetti però forse è sfuggita la situazione di mano perché parteciperà a un incontro con il neo fascista Roberto Fiore». 


Questo è il testo integrale della lettera di Sansonetti a Forza nuova:
Carissimi,
mi dispiace molto, ma non sarò alla vostra iniziativa di venerdì. Anche se so benissimo che l’avevamo concordata insieme.
 Non ci sarò per una ragione molto semplice: tutti i miei amici, i miei compagni, i miei fratelli – tutti, proprio tutti – mi hanno detto in queste ultime ore che non devo andare. Sapete, a me piace fare le battaglie minoritarie. Non sono mai stato in maggioranza in vita mia. Però, una cosa è essere minoranza, anche piccola minoranza, una cosa diversa è sentirsi assolutamente solo. Penso che talvolta bisogna avere l’umiltà di pensare: “Forse sono io che sbaglio”. E di considerare l’ipotesi che l’anticonformismo, quando è assolutamente isolato, diventa goliardia. 


Carissimi, mi dispiace per i danni che vi creo con questa mia decisione così tardiva. Ma è inevitabile. Per me è una sconfitta: in politica esistono le sconfitte, anche se in genere le si nega. Resto convinto che il dialogo sia l’unica forma civile di rapporto tra esseri umani. Il dialogo con tutti. Tutti. Penso che prima o poi riusciremo a riprendere il dialogo anche con Voi.


Questo è invece il commento sul blog di "Gli Altri" di Andrea Colombo, che di Sansonetti è il vice, e che è stato con lui tra i sottoscrittori dell'appello di maggio per il diritto del Blocco studentesco a manifestare. Per Andrea resta il principio del diritto a manifestare ma anche il dovere di mantenere le distanze quando è il caso, pur assicurando la massima libertà a tutti:
Io sono tra quelli che qualche dubbio ce lo avevano, e lo spiego. Ai tempi della manifestazione di CasaPound avevamo detto, sucitando molto e molto stupide ire, che tutti hanno il diritto di manifestare. Se capitasse, lo ripeterei a proposito di Forza Nuova. La libertà di espressione è un principio e vale per tutti.
Detto questo, dovrà pur esserci una differenza tra chi consideri dotato di un qualche interesse, pur con tutte le profondissime differenze del caso, e chi invece è solo vomitevole. Forza Nuova fa parte della seconda categoria. Proibirgli di esistere e di manifestare no, ma lasciarli vegetare nel loro microghettino sì. Non è questione di “legittimarli”, idea che era già ridicola ai tempi del sequestro Moro, figuriamoci con Forza Nuova: però di esprimere un giudizio netto con i comportamenti oltre che con le parole, difendendo allo stesso tempo il massimo di libertà per tutti.
Ho questo dubbio, poi leggo i deliri di uno come Nicolò, penso che in circolazione ce ne sono altri come lui, altrettanto nazistoidi, altrettanto tronfi,. altrettanto integralisti, e penso di aver fatto male, malissimo a consigliare a Piero di rinunciare. Non per Forza Nuova, sulla quale vale quando ho detto prima, ma per perso un’occasione di inchiodare alla loro miseria e sciocchezza i tanti forzanovisti rossi come Nicolò. Sarà per la prossima volta.

4 commenti:

  1. I compagni hanno temuto che il dialogo di Sansonetti con FN potesse far vacillare il loro antifascismo...
    ...che tristezza.

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  2. L'antifascismo per i compagni è come la shoah per gli ebrei.

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  3. SANSONETTI non e' un uomo libero di scegliere

    che miseria di uomo

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  4. E' una occasione persa , di dialogo, di tolleranza, di conoscenza. Onore al merito di Sansonetti che perlomeno ci ha provato, ma è ovvio che certe pressioni fanno da contrappeso, cambiando anche le piu' buone intenzioni.

    Quello che invece sicuramente non capisco ' Andrea Colombo.
    Non capisco sinceramente questo astio verso quello che Lui definisce il " microghetto di FN". Ammesso che FN sia una organizzazione neo-nazi, cosa che dubito fortemente, è proprio il dialogo condiviso che dovrebbe cercare di far ragionare il Nazi (come raccontava un tempo il Bifo) dalla sua condizioni di nazi .

    D'altra parte non vedo grosse differenze con l'approccio alla legittimoazione di/verso Casa Pound. Sicuramente tra le due organizzazioni sussistono grosse differenze. Forza Nuova è sicuramente attratta da derive di matrice nazional-populista come la lotta all'immigrazione, ma anche la Lega lo è.
    Forza Nuova è sicuramente contro l'Aborto e la famiglia tradizionale, ma anche tutto il mondo cattolico lo è.
    Forza Nuova non rinnega il fascismo , ma neanche La Destra di Storace e perfino alcuni fare futuristi di Fini non si sono mai lasciati andare alla fandonia messianica del Male Assoluto. Quindi non si dobrebbe parlare con Storace, La Lega, il mondo cattolico,Storace e nemmeno con i Liberal di Fare Futuro.

    Si dimentica poi un piccolo aneddoto che forse non sfuegge agli occhi attenti di chi studia i processi " attivi " della fascsisteria. Una delle prime organizzazioni ad aver iniziato e pianificato il processo di de-schinizzazione e de-nazificazione della base militante in preda al delirio della controrivoluzione del 1992, è stata proprio Forza Nuova, e questo da molto prima che esistessero altre organizzazioni a tal punto da provocare in tempi non sospetti scontri pesantissimi con il mondo degli Hammerskin.

    Questo anche Ugo lo potrà confermare.

    Comunque non faccio io l'Avv.to di difesa , ma mi sembra logico dare a chiunque l'opportunità di " riconsiderarsi " società civile e non microghetto, e se questo vale per un nazi rieducabile, come sosteneva il buon Bifo, deve valere a mio avviso anche per Forza Nuova che partecipa da tempo non sospetto al libero gioco democratico e con tematiche a volte tutt'altro che conformiste ( Signoraggio, Banche, politica internazionale, difesa dello stato sociale e del lavoro ).

    Un saluto

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