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Le Nazioni ariane di Bossi

Io sono un devoto praticante della rilettura. Così, ieri, per il viaggio in treno ho ripreso in mano un poco noto volume su tradizionalismo cattolico e destra radicale di una casa editrice anarchica, "All'estrema destra del padre" di Emanuele Del Medico. Un volume interessante, anche se non mi cita. Con una perla notevole in nota, che da sola vale la segnalazione. Il giuramento delle Nazioni Ariane, una delle frange più apertamente filonaziste del suprematismo bianco statunitense:
"I am of the White Aryan Race. I concur that Aryan Nation is only Aryans of Anglo-Saxon, Germanic, Nordic, Basque, Lombard, Celtic and Slave origin. I agree with Aryan Nations' Biblical exclusion of Jews, Negroes, Mexicans Orientals and Mongroels".
E quindi, con un notevole disprezzo per l'originaria dottrina  hitleriana, che escludeva dal rango gli slavi, considerandoli una razza inferiore, i Lombardi, come i Baschi sono inseriti nell'empireo razziale mentre le popolazioni mediterranee restano nel limbo.

1 commento:

  1. Se proprio vogliamo far della rilettura a proposito degli avi, ricordiamoci che per entrare negli USA, vigeva nel secolo scorso, le famose aliquote in base alla nazione di provenienza, per esempio per gli europei ispanici, greci, ma anche siculi vi erano più restrizioni che per le altre etnie provenienti dal nord Europa; forse sarà dipeso dal fattore delinquenziale, certamente erano graditissimi gli anglosassoni e i germanici entrambi di religione protestante. I nostri emigranti venivano soprannominati con un nickname molto diffuso tra gli yankee, dettato da pregiudizi e ignoranza, quello di chiamarci "dago" storpiatura derivante dal nome Diego, molto diffuso tra i messicani, popolo che gli americani molto disinvoltamente credevano simile a noi.Ovviamente con il passare del tempo il tutto è stato archiviato, ora cattolici, italiani,irlandesi, ispanici sono delle componenti importanti ed integrate. Più o meno quello che succederà anche in Italia, con albanesi,rumeni,nord africani, è solo questione di tempo, poi qualche generazione di giovani, nati nella penisola, verrà integrata ipso facto.

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