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Io, Moffa, i rossobruni e Casapound: due piccole precisazioni

La replica di Moffa viene da un blog...

author scritto da antinebbia publication date sab 09 ott, 2010 03:13
La replica (del cacchio) di Moffa è stata postata qui da "mony" senza indicare da dove è sata (sic) presa.
Perché questa mancanza di dati?
Semplice: è presa dal blog FascinAzione, di Ugo Tassinari, daggista (sic) e giornalista "di sinistra" che ha superato i vecchi pregiudizi antifascisti, quindi per es. proprio un ano (SIC) fa, a Bergamo, aveva accettato il "confronto sulle idee tra uomini liberi" cioè con CasaPound!
E l'ennesimo , dopo Sansonetti, la Concia, Morucci e comapagnia (sic) bella con un passato di contestazione e un presente di mediazioni indecenti e viscose (sic).
E non a caso ospita le repliche di Moffa nel suo blog!!!
Ma chi viene a postrci (sic) sta roba qui, evita di far sapere da dove viene...
Negli ambiti dei rapporti rosso-bruni le cose sono spesso un po' camuffate....

Così tale antinebbia, nella pagine di Indymedia Abruzzo, commenta il post L'avvocato nero del "compagno" Moffa.Commettendo due errori: uno di datazione, uno di omissione (oltre a una mezza dozzina di battitura, ma quello è fesseria).
Perché omette di dire che nello stesso post è pubblicato anche un intervento di tale zeman, che riprende il beffardo cammeo che Alessandro Smerilli dedica a Moffa, commentando appunto l'intervento del professore revisionista su Fascinazione. Giusto per chiarire che io non sono un supporter di Moffa ma un intransigente difensore della più totale libertà di pensiero e di critica e un deciso sostenitore della completezza dell'informazione.
Perché sbaglia collocandomi dopo Sansonetti, Concia e Morucci. Io sono un battistrada. A Casa Pound ci sono andato a luglio 2004 a girare le interviste per il dvd "I colori del nero" e ci sono tornato nel giugno 2005, per presentare "Guerrieri" e lo stesso dvd, come si evince dalla foto del mio intervento al dibattito con Morucci, ripubblicata nel blog di Roberto Alfatti Appetiti, nella bella recensione al romanzo di Casa Pound. Quando Sansonetti, Morucci e Concia, ma anche tanti giornalisti e molta antifascisteria, non avevano proprio idea del fenomeno.

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