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Maroni, ovvero quando funziona l'antifascisteria di destra


Il flop delle ronde padane
dopo un anno ce n'è una sola 

Il flop delle ronde padane  dopo un anno ce n'è una sola Volute dalla Lega: in totale 8 vigilantes a Varazze. I prefetti: la causa è la severità delle norme. Prima del decreto i gruppi attivi erano 70. Il decreto fu firmato da Maroni per regolamentare quelle esistenti


La mia scelta di titolare un post di commento alla retata preventiva alla festa di Atreju per impedire la contestazione al ministro degli Interni "I metodi fascisti della polizia di Maroni" ha suscitato numerosi commenti garbatamente polemici. Dopo qualche incomprensione e difficoltà, arriva in terza battuta Francesco Mancinelli a portare un contributo di chiarezza:

"Comunque e a parte "le nostre quisquiglie" Vi posso assicurare che Maroni ha una metodologia  "fascista" ( nel senso molto ampio dello Stato che difende se stesso da tutti i Suoi nemici) molto piu' degli amici/camerati di Forza Nuova (inserito uno smile), e questo nel bene e nel male. E' indubbio ad es. che nella lotta contro la criminalità organizzata Maroni ha fatto molto di piu' che 65 anni di paraculaggine demo-comunista. L'altra faccia della medaglia è questa maniacalità nella schedatura e nella prevenzione della violenza degli stadi, che potrebbe significare anche una prossima schedatura prossima di " tutti gli avversari politici " non allineati alla "maledizione democratica" come la chiama M. Fini. Nel qual caso ci potrebbero essere frange di antagonismo fascista, schiacciate da metodologie di "fascistica democrazia" a difesa di se stessa. D'altra parte " la destra che massacra i fascisti" non sarebbe la prima volta".

Poi apri Repubblica.it e leggi la notizia sullo smantellamento delle ronde da parte del Viminale e ti rendi conto che sì, come non c'è niente di meglio del governo di sinistra per una severa politica antioperaia e antipopolare, così un ministro di polizia di destra è perfetto per smantellare (e sussumere) la fascisteria sociale. 

3 commenti:

  1. Ovviamente la lettura puo' essere data anche al contrario. Non è detto che un domani le frange antagoniosta di cio' che rimane di fascismo e neo-fascismo debbano per necessità, difendere quello che rimane di spezzoni e forme di " democrazia diretta e non mediata " rispetto ad una dinamica di centralismo dirigista neo-imperiale e/o multinazionale.
    La legge sull'ordine di cattura europeo nonchè quelle contro qualsiasi attività sul revisionismo storico ne sono la prova diretta.

    Ricordo sempre come paradosso dei paradossi, che nel 1983 a Mosca, i militari Ruskoi e Kasbulatov ( consigliati dall'ottimo Dughin traduttore di Evola in Russia, speriamo che i loro nomi si scrivano cosi'.. ) organizzarono contro l'autocrazia dittatoriale e filo-occidentale di Eltsin la difesa del parlamento sovietico, mobilitando un tentativo insurrezionale dal basso di circa 10.000 persone, e asserragliandose nello stesso parlamento, tentativo stroncato come al solito dalle forze armate , che stanno quasi sempre dalla parte sbagliata tranne che con l'esperienza chavista in Venezuela

    ... Come dire : neo-fascisti Russi difendevano il parlamento democratico legittimo, mobilitando dal basso le masse contro la nuova dittatura personale di Eltsin appoggiata dall'occidente e sostenuta dai militari.

    Alle contraddizioni non c'è mai fine.

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  2. 1993, ovviamente. E direi fascisti rossi o meglio la tanto agognata nuova sintesi vagheggiata a quei tempi da Orion: perché la resistenza "democratica" vedeva combattere insieme frange dell'estrema destra xenofoba e della sinistra nostalgica del nazionalismo granderusso di Stalin

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  3. 1993 ovviamente !!
    Caro Ugo, con le date nun c'azzecco mai, sbaglio sempre almeno una cifra ..
    Comunque era proprio quanto Orion aveva " evocato " per anni, sul risveglio Russo e sulla sintesi feconda tra destra radicale ( che non era ancora xenofoba, non lo poteva ancora essere ... ) e della sinistra radical-nazionale pan-slavista.

    Un Lucio Colletti, riconvertito come tanti altri ex-marxisti all'ultraoccidentalismo, in quei giorni perorava una cura al nucleare sulla emergente tendenza Rosso-Bruna.

    Devo dire che in quei giorni io ho avuto quasi un orgasmo a vedere quelle immagini.

    Immaginavo una partita a calcetto, con la testa di quel venduto/ubriacone/affamatore di Elstin come pallone, in telecronaca diretta , come messaggio all'occidente neo-capitalista ed ai suoi satrapi.

    Sono bastate tre divisioni di parà, per chiudere la partita , che come tutti "i militari di destra" si sono schierati dalla parte sbagliata e contro il risveglio della propria "patria".

    Una storia che sempre ritorna ...

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