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Icone della falsa destra e destra delle false icone

E' in uscita per i tipi di Marco Solfanelli  l'ultimo saggio del professor Piero Vassallo, che invoca il ritorno al pensiero tradizionale e all'anima religiosa della destra popolare e liquida le "fandonie neodestre" e l'"elucubrazione radical chic". Ecco la nota critica di Osvaldo Olivieri.
Per le prenotazioni di "Icone della falsa destra", 120 pp., 10 €, si può telefonare allo 0871-63210).  
 Vassallo, ovvero l'arte di farsi nemici

Dai laboriosi torchi di Marco Solfanelli, editore anticonformista in Chieti, esce in questi giorni un saggio di Piero Vassallo, "Icone della falsa destra" trattato sugli errori in circolazione nell'avventurosa e tormentata destra dell'abbaglio trasversale e bipolare ed elenco delle acrobazie ideologiche, che i politici avveduti dovrebbero evitare con somma cura.
  Il saggio di Vassallo si raccomanda quale strumento indispensabile alla ricognizione delle metastasi neognostiche, degli stati d'animo confusionari e degli impulsi trasformistici che stanno devastando il corpo senescente delle ideologie di matrice illuministica  e minacciando (di rimbalzo) l'integrità della cultura di destra.
   Ora la prima parte del saggio è costituita da medaglioni dedicati agli autori che hanno depistato e inquinato il pensiero dei militanti di destra, ora avviandoli nelle paludi della contraffatta religiosità [Simone Weil, Cristina Campo, René Guénon] ora arroventando la sindrome disfattista [Cioran, Nietzsche] ora iniziandoli al  pensiero multiforme [Evola] o alla mistica salottiera [Gomez Davila].
   La seconda parte del saggio è dedicata ai simboli usati per inquinare la cultura della destra, ad esempio il tricolore di Reggio Emilia, strumento della metamorfosi giacobina dell'amor di Patria.
   L'alterazione della cultura di destra è inspiegabile poiché "nel nuovo e imprevisto scenario allestito dagli ultramoderni, l'insignificanza giornalistica ha improvvisamente abbandonato il pensiero tradizionale per rovesciarsi sulle elucubrazione radical chic". 
   E' pertanto urgente arrestare la furente tarantella messa in scena dagli intellettuali  tatuati dalla fandonia neodestra, uomini mutanti ed elucubranti in sintonia con i pensieri della banca e con le facezie lasciate in eredità dal polifrenico Armandino Plebe. In definitiva, Vassallo sostiene che occorre uscire dalla depressione scavata, nel cuore del Msi e di An, dal conformismo e dall'inconsulta smania di novità tanto normalizzanti quanto dispersive per ritrovare l'anima religiosa della destra popolare. 
   Girate le spalle alle false icone, i protagonisti del movimento politico intitolato alla vera destra potrebbero avviarsi alla riscoperta di quei valori tradizionali, che furono interpretati fedelmente e strenuamente difesi dal migliore Novecento italiano. Valori scialacquati dalla impaziente frivolezza di una classe politica intesa a fare futuro con i cascami della defunta sinistra. 
   Lette le bozze del saggio sulla destra della icone equivoche, un anziano militante nella corrente giovanile del Msi, Sergio Pessot, ha concluso realisticamente che l'autore prepara la raccolta di un nuovo, alto numero di suoi contestatori viscerali: "L'arte di farsi nemici, peraltro, è esercitata dal Vassallo con un'assiduità impressionante".
  A nostra domanda, sostiene, invece, l'autore: "Se non è sempre vero che tanti nemici tanto onore è molto probabile che da certi nemici si ottiene un onore certo. Per quanto mi riguarda, oso rammentare che, nel 1994, dissi che cosa conveniva a Gianfranco Fini: scaricare la zavorra neodestra [neopagana] gravante ottusamente sul futuro del Msi. La risposta fu il silenzio imbarazzato di Fini, a margine di un coro di ingiurie lanciate contro di me dalla curva del superomismo festante nella  marginalità. Dopo che gli irriducibili allora urlanti nella curva neodestra hanno affondato la destra dell'obnubilato Fini nei consensi a numeri decimali, posso esibire, quale segno di un onore certo, l'inimicizia di certe comparse sulla scena dell'effimero e del fittizio. Quanto agli amici miei, posso dire in tranquillità che non mancano del tutto, se è vero quel che mi confida Marco Solfanelli (al quale non saprei come non credere) circa l'incoraggiante successo del mio saggio "Itinerari della destra cattolica".  

Osvaldo Olivieri

16 commenti:

  1. Eh già i crociati della Destra Tradizionalista Popolare e Cattolica, che ce l'hanno ancora con gli "Adelphi della dissoluzione" e con la dissennatezza gnostico-pagana.
    Praticamente c'hanno azzerato il Pantheon di riferimento ...

    A me quello che fa ridere e che parlano di " idoli e falsità " ed hanno alla base della loro " vision deistica e messianica " un Paolo di Tarso che è stato il primo direttore Marketing della storia mondiale, e le Sue Icone ( prodotti ) peraltro hanno avuto un maledetto successo per duemila anni.

    Che Fini sia un messia della dissoluzione neo-pagana ( la nuova destra italiana era tutta cattolica) e dalla cultura della crisi è un idea tutta particolare di Vassallo; li dentro intendo nella destra nuova e tra i berluscones , ci sono fior di cattolici praticanti e redenti, alcuni dei quali vedrebbero addirittura bene il ritorno dela Papa Re ( Veneziani - Campi - Malgeri ).

    E perfino la CEI oggi vedrebbe bene Fini come Presidente del Consiglio . Anche Papa Ratzinger è di fatto un critpo-pagano-gnostico , d'altra parte il Concilio Vaticano II è anche opera sua.

    Poi mi dicono perchè voglio far rigiocare i derby al colosseo ....

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  2. Abbiamo la dimostrazione da questi interventi che sia il fondamentalismo cattolico che il fondamentalismo pagano sono altamente fastidiosi e nocivi, quando intolleranti.

    Adriano Romualdi, invece, diceva che «si può lavorare a creare una visione del mondo di destra sia da parte cattolica che da parte « neo-pagana », sia proiettando il mito novalisiano dell'Europa-Cristianità che sostenendo l’identità Europa-Arianità.» (Idee per una cultura di destra).

    E, anticipando Mancinelli in merito, ribadisco che il Fascismo è di per sé oltre la Destra, ma anche oltre la Sinistra.

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  3. C'è un tanfo di sacrestia insopportabile che promana dagli scritti di Piero Vassallo, un clima da parrocchietta asfissiante anni cinquanta, con tanti bravi boy scout, che si devono mandare presto a letto la sera, perché c'è il pericolo che si occupino di politica.Con annesso l'indice degli autori e degli scritti pericolosi da mettere al bando.Il tutto condito da un perbenismo nauseabondo, conformismo becero, deputato alla sconfitta fin da subito.

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  4. Il problema è che i cosidetti "Neo-Pagani" non si sognerebbero mai di defenestrare dal loro pantheon di riferimento e di formazione J. de Maistre, Elias De Tejada, Mordini o il cospirazionismo di Malynsky e De Poncis, e leggono tranquillamente (anche se a volte " cum granus salis " )le ed.Effedieffe di Blondet.
    I liberi spiriti neo-gnostici si sono formati anche sulle ed. Controcorrente, Il Cerchio, nonchè perfino l'escatologismo-universal-cristiano di Silvano Panunzio erededi quel lontano G.De Giorgio che appartiene " universalmente " a Roma, quindi a tutti ...

    E' ovvio che se una componente che si definisce "identitaria e religiosa " tenta di "defenestrare" Junger, Heidegger, Nietzsche, Cioran ed i Titani della cultura della crsisi, di emarginare dai giovani la lettura di E.Zolla, Pio Filipani Ronconi, Evola, Guenon, Eliade, Guenon, Reghini, di stroncare il peso necessario di una rilettura critica generato dalla tutta nuova destra Francese ( De Benoist-Faye e Vial in testa )....

    ebbene coloro che si sentono gli eredi "logici" di Ipazia , Celso, Simmaco, G. Bruno ecc. ecc.
    come dire ....Insorgono o quantomeno si "straniscono".

    Spesso l'intolleranza nasce proprio da prese di posizione preconcette ed intolleranti nei confronti dei " Tolleranti per definizione ".

    Pur tuttavia hai ragione su una cosa .. Io considero il Fascismo almeno in Italia come e da sempre "la Sinistra Nazionale" ovvero la naturale " Destra degli Dei " ...

    Un saluto.

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  5. Scusa Ugo se "mi" faccio poi gli auguri di buon trentennio, e questo è proprio il Topic adatto.

    30 anni fà hanno provato a fiaccarci e cancellarci .... ( 23 settembre 1980).

    Dopo trent'anni alcuni di noi stanno ancora fermi ed immobili sul l'orlo del burrone a contemplare "sereni" l'abisso di questo tragico tempo ...

    E' vero quindi quello che dice il neo-gnostico Battiato ...

    ci vuole del talento ad invecchiare senza diventare adulti.

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  6. «E' ovvio che se una componente che si definisce "identitaria e religiosa " tenta di "defenestrare" Junger, Heidegger, Nietzsche, Cioran ed i Titani della cultura della crsisi, di emarginare dai giovani la lettura di E.Zolla, Pio Filipani Ronconi, Evola, Guenon, Eliade, Guenon, Reghini, di stroncare il peso necessario di una rilettura critica generato dalla tutta nuova destra Francese ( De Benoist-Faye e Vial in testa )....»

    Dio ce ne liberi e scampi! Qualunque sia questa "componente".

    (Premesso poi che Zolla, Jünger e Heidegger erano cattolici, Filippani Ronconi ed Eliade ortodossi).

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  7. Francesco mentre tu amabilmente animavi la discussione io rendevo disponibile un testo di assai difficile reperibilità: La rivoluzione è come il vento. Ero, e sono, come sempre, come ben sai, sul pezzo.

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  8. Caro Francesco, gioca tutti i derby che ti pare!
    Puoi vincerli tutti, ma il campionato lo abbiamo vinto noi, anzi li abbiamo vinti tutti, dal 33 d.C. in poi.
    Rassegnati, le catacombe sono ormai solo per voi!
    ahahahah

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  9. X Andrea.
    appunto ; per certi "gendarmi del pensiero" nun vanno bene neache gli Ortodossi ...
    Sulla conversione di Junger ci sono forti dubbi ... Ed Heidegger per quello che ha teorizzato in Essere e Tempo e fuori da qualsiasi visione lineare della storia ...

    X Gianguido,
    il campionato l'avete vinto come l'ha vinto la Juve co' Moggi, false donazioni costantiniane, paraculate varie fino Teodosio, la decapitazione degli Svevi e cosi' via ....
    Appunto, un supermercato di false icone, sorretto dal Potere ereditato da Roma ....
    E mo' P. Vassallo ci vuole pure rimandare a settembre dopo aver " decapitato " il pensiero della crisi ...

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  10. Scusate ma sono frastornato dalla discussione laddove la religione dovrebbe essere confinata nella sfera etica individuale nel mentre, individuato il Nemico, gli sforzi dovrebbero tutti andare nella direzione di colpire quello e non discernere sul chi ha dato, chi ha tolto e chi ha preso all'interno comunque di una Identità che é innanzitutto indo-europea. La concezione spirituale e trascendente di per sé che accomuna una serie di processi storici dalla notte dei tempi e fino al 1945 (perché da lì in poi é il materialismo a 360 gradi che ha vinto e preso il sopravvento)che di volta in volta si sono raccolti in determinate simbologie e credenze (prima pagane e poi cristiane)e che ne sono state rappresentanza dei Popoli e di cui siamo eredi volenti o nolenti dovrebbe essere l'unico faro da seguire.
    Il socialismo nazionale italiano ed europeo in un determinato contesto in definitiva ha saputo mantenere quel giusto equilibrio tra agnosticismo di stato e corrispondenza con le sensibilità dei Popoli occupandosi "ghibenillamente" della conduzione delle Nazioni alla meta della giustizia sociale in Terra lasciando ad ognuno piena libertà di pretendere dal cielo in modo differente la giustizia infinita.
    Certamente chi ha creato e voluto essere "fascio" o "volksunion" non disperse le proprie energie militanti in divisioni "religiose" avendo permeato la propria autorità sulla mistica della dottrina ideale del merito e del valore tanto da contenere insieme nel concetto di Nazione ogni differente realtà superterrena.
    Esempi di Uomini valorosi ce ne sono molti di diversa ispirazione ma tutti accomunati nella lotta del Sangue contro l'oro ("loro"...!).
    Oggi non vorrei che il Nemico avesse trovato un nuovo metodo per "dividere" non sapendo più come arginare la nuova Ribellione; insomma inserire nel nostro dibattito "antagonista" le specificità neopagane o cristiane (quelle di chiara origina romanica e non giudaica post conciliare naturalmente !)porta solo il rischio di annullare la volontà di superare i vecchi concetti "destra" e "sinistra" con una nuova perniciosa polemica.
    Almeno questo rimane il mio pensiero.

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  11. Maurizio,
    il problema sulla divisione culturale metapolitica lo stà creando P. Vasallo e da diverso tempo.

    A metà degli anni 90' se ne usci con questa " idiozia " degli Adhelphi della dissoluzione attacando ferocemente la casa editrice perchè ri-pubblicava Nietzsche, Cioran, Heidegger, Junger ecc. ecc. e additando di peste e corna la Nuova Destra francese, a cui si puo addebitare tutto "tranne" di essere stata la migliore scuola di pensiero e di elaborazione nominalista degli ultimi 30 anni.

    Questa scuola ha individuato il " germe interno " e recuperando ed attualizzando Nietzsche ha dimostrato che " ...se c'è un Occidente che tutto fagocita e dustrugge distribuendo nichilismo di ritorno, e perchè vi è insita la dissoluzione del principio monotesista biblico e della concezione lineare e messianica della Storia ...". E questo a Vasallo nun và giu' .

    Adesso Vassallo stà "ricicciando" attacando addirittura tutto il pensiero Tradizionale, tacciandolo di neo-gnosticismo anti-cattolico e tra le righe di aver ispirato Fini nelle sue scelleratezze.

    Gli ex-neo-destri riconvertiti a sostenitori delle identità dinamiche , quelli della Fare Futuro e del Secolo , gli ex-missini rautiani, sono tutti cattolici praticanti, alcuni notori baciapile, quindi tutto cio' è un falso colossale. Tantè che la nuova destra italiana era tutta di ascendenza cattolica.

    Ecco perchè a volte sbotto , andando oltre le righe. L'atteggiamento di limitare " gli spazi culturali ed i pantheon di riferimento " soprattutto verso le giovani formazioni militanti mi fa " inalberare " alquanto.

    Se devo essere Resistenza condivisa che lo sia nel " Fascio delle diverse visioni o fedi religiose islamici ed ebrei compresi ".

    Per fortuna sul Fascio e su Roma c'è poco da discutere. Ma a Vassallo come sappiamo piace la croce e non "l'originario Fascio" ...

    Un saluto

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  12. refuso da correggere...."ghibellinamente"....
    A parte questo Francesco non volevo polemizzare ovviamente con te ma certamente come te invece con tutti coloro che in un modo o nell'altro sono divenuti pedine (o peggio manovratori) di un giochino perverso per cui i distinguo di matrice religiosa prevalgono sui distinguo più necessari tra modelli di sviluppo possibile della società.

    <>

    Non ho dubbi anch'io su ciò magari con qualche riserva sugli ultimi non in quanto razza ma perché talmente "assatanati" dal profitto o dalla presunzione di "popolo eletto" che pochi potranno essere al nostro fianco tant'é che ormai il "sionismo" nel suo paradosso é divenuto un.........."dogma di fede" e permea quasi tutta la realtà ebraica tanto da confondersi pienamente con il giudaismo talmudico. Certamente alcuni intellettuali come Noam Chomsky ne sono immuni ma rimangono solo intellettuali e non credo che potranno mai essere sulle barricate.
    Un saluto anche a te.

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  13. nel messo non é apparso il teso a cui facevo riferimento nella seconda parte del mio commento e riguardava la tua frase:

    Se devo essere Resistenza condivisa che lo sia nel " Fascio delle diverse visioni o fedi religiose islamici ed ebrei compresi ".
    Eja

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  14. Maurizio, non preoccuparTi che anche io sbaglio a scrivere anche se sono "fermo immobile"

    Se "DEVE" essere Resistenza condivisa, che lo sia, nel " Fascio delle diverse visioni o fedi religiose islamici ed ebrei compresi "....

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  15. Mi ero perso questo interessante post.

    Il problema e' che molti bricofasci hanno rovinato l'ambiente...e tradizionalismo, tradizione e religione sono ora un totale melting pot.
    A NOI separare il minestrone...

    e cmq DEVE essere Resistenza...che sia legge del contrappasso...

    ;-)

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