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Antisionismo vs antisemitismo, la sinistra radicale contesta Napolitano

"L'antisionismo non è antisemitismo". Il Forum Palestina contesta il punto di vista del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e provvederà a inviargli una copia degli atti del convegno di Roma sul sionismo del novembre 2009 organizzato dal Forum Palestina che contiene una ventina di interventi e relazioni di studiosi, giornalisti e attivisti italiani e stranieri.
Il volume che li raccoglie, "Palestina: una terra cancellata dalle mappe. Dieci domande sul sionismo" è in distribuzione in questi giorni. In una nota di Contropiano, la rivista della Rete dei comunisti, si sottolinea come il convegno e il libro abbiano avuto il merito di rompere un “tabù” che da troppi anni ha bloccato in Italia ogni discussione storica, politica sul sionismo accettando – nei fatti – l’egemonia della narrazione della leadership israeliana sulla questione palestinese e sull’operazione coloniale che ha portato nel 1948 alla nascita dello Stato di Israele, un dato questo che ha portato materialmente negli anni alla cancellazione della Palestina dalle mappe del Medio Oriente.
"Le domande poste per la discussione del convegno e approfondite nel libro - sottolinea la nota di Contropiano - azzardano diverse questioni: il sionismo può essere considerato una ideologia diversa da quella eurocentrista e ultranazionalista che ha ispirato il colonialismo europeo dell’Ottocento e il neocolonialismo nel Novecento? Su questa domanda le risposte degli autori non sono tutte unanimi e la discussione annuncia una necessità di approfondimento. Altro tema di discussione e con valutazioni diversificate è la impraticabilità dell'ipotesi di "due stati per due popoli" e l'affacciarsi dell'ipotesi di uno Stato Unico (binazionale, confederale etc.) per tutti coloro abitano sul territorio della Palestina storica e che le Nazioni Unite nel 1947 divisero tra palestinesi e israeliani con confini sostanzialmente diversi da quelli imposti successivamente con la forza militare.
La sinistra radicale intende così "dopo anni di pesante silenzio, anatemi o autocensure, avviare una controffensiva politica e culturale decisamente critica verso il sionismo nell’opinione pubblica italiana, ed anche nella parte più avanzata delle comunità ebraiche in Italia e in Israele che pure hanno contribuito al convegno e alla realizzazione del libro".
Il libro "Palestina: una terra cancellata dalle mappe" (edizioni Rinascita, 268 pagine, 13 euro) contiene gli interventi di: Mila Pernice, Gustavo Pasquali, Miryam Marino, Cinzia Nachira, Wasim Dahmash, Stefania Limiti, Kutaiba Yunis, Maurizio Musolino, Sergio Cararo, Michael Warschavski, Jeff Halper, Bassam Saleh, Silvano Falessi, Martina Pignatti, Michel Giorgio, Paola Canarutto, Giorgio Forti , Fawzi Ismail, Vera Pegna, Nicholas Shahshani, Marco Benevento, Collettivo Autoganizzato Universitario di Napoli, Brigate di Solidarietà e per la Pace, Coordinamento provinciale di solidarietà con il popolo palestinese di Pisa. Inoltre ci sono contributi di Stefano Chiarini, Maurizio Matteuzzi, Danilo Zolo, Tariq Ali , Mauro Manno, Brian Klugg e alcune pagine di testimonianze fotografiche, di bibliografia e sitografia.

3 commenti:

  1. Semiti lo sono sia i palestinesi che gli ebrei.E' sbagliato parlare di antisemitismo, bisogna necessariamente parlare di antisionismo,naturalmente per coloro che avversano la politica sionista dello Stato di Israele.C'è malafede, inganno e mistificazione, da parte di coloro che ad ogni piè sospinto accusano i critici della politica israeliana di antisemitismo.Così inteso l'antisemitismo trasforma gli ebrei in un vero e proprio tabù.Costoro tramite questa subdola operazione di mistificazione, invocando perennemente l'antisemitismo e l'olocausto, pretendono (ma soprattutto godono di fatto da sempre) di una sorta di impunità, che giustifica ogni crimine sionista, in quanto loro sono gli eredi dei sei milioni di gassati da parte dei nazisti, cui tutto è lecito e permesso, arma nucleare compresa (ma non all'Iran) rappresaglie indiscriminate sulla popolazione civile palestinese,eliminazione con dei killer di stato degli oppositori palestinesi. Per non parlare del mondo politico e dei mass media italiani, sempre schierati a favore di Tel Aviv.Sfido chiunque a dimostrare il contrario.

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  2. Un bellissimo saggio che fa giustizia di tanti luoghi comuni sull'annosa vicenda arabo-israeliana è il libro di Viviane Forrester IL CRIMINE DELL'OCCIDENTE - ALLE RADICI DEL CONFLITTO ARABO-ISRAELIANO. Editore Ponte Alle Grazie. Una lettura illuminante.

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  3. Consiglio di leggere i libri di Giancarlo Paciello e gli articoli pubblicati sul sito www.comunitarismo.it

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