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La Fratellanza silenziosa e la lotta armata in America - 3: la rapida ascesa e la fine

E' morto lunedì scorso, in un carcere di massima sicurezza, Bruce Pierce, uno dei leader della Fratellanza silenziosa, l'unico gruppo suprematista bianco che, a metà degli anni '80, praticò forme di lotta armata antifederali da destra. Vi ripropongo la seconda parte del testo del capitolo di "In god we kill - America tra terrorismo e rivoluzione" (Jamm, 2002). Qui si può leggere la prima. Seguiranno considerazioni. 

Il finanziamento inizia nello stato di Washington, unendo utile economico e messaggio politico, ma la rapina al porno-shop frutta poche centinaia di dollari. I primi soldi veri (25mila dollari) li porta un colpo solitario di Mathews (anche in seguito si assumerà sempre il ruolo più pericoloso in azione). La progressione è rapida. Il primo assassinato[i], il 18 giugno 1984, è David Berg[ii], coraggioso conduttore radiofonico ebreo di Denver, colpevole di avere offeso Lane chiamandolo “malato” e “patetico”[iii]. Il tentativo di falsificare dollari - per destabilizzare il sistema: altra idea ricavata dai Diari - nella centrale di Hayden Lake è un fallimento. Il primo colpo grosso (3,6 milioni di dollari prelevati da un furgone Brinks’ in California, il 19 luglio: il responsabile del caveau è un militante) segna l’inizio della fine. La rapina è audace e di apparente professionalità (traffico bloccato sull’autostrada con le armi spianate, dieci auto usate per trasportare il bottino) ma una distrazione è fatale: una pistola comprata con un documento vero è dimenticata sul posto. Gli investigatori hanno una facile traccia per identificare in 15 giorni sette dei 12 uomini d’oro proprio quando le casse piene consentono il salto di qualità, con tanto di stipendio (20mila dollari l’anno) per i militanti e premio di produzione (30mila dollari per i rapinatori) e l’acquisto di due terreni per l’addestramento. Dal NordOvest si allargano al profondo Sud: in Louisiana reclutano Klanmen stanchi dell’inazione, in Alabama preparano l’omicidio dell’avvocato Dees. BS ha ormai raggiunto i 50 membri clandestini e costruito una robusta rete di supporto con militanti “non sotterranei”. I fratelli silenziosi provengono dai ranghi di Aryan Nations, National Alliance e Klan[iv]. I criteri di reclutamento sono rigorosi, racconterà 20 anni dopo il responsabile della sicurezza Richard Scutari: o amici personali di vecchia data dei clandestini o “membri altamente raccomandati da un’organizzazione guidata da un nostro “legale””[v] e devono superare un test di stress della voce. Il progetto prevede una rete militante non coperta che fiancheggi i clandestini e così una quota significativa del bottino finisce nelle tasche dei leader pubblici: 50mila dollari vanno a Pierce, 40mila a Butler, 300mila a Glenn Miller[vi], l’organizzatore del White Patriots Party, coinvolto nel 1979 nell’omicidio di cinque dimostranti anti-Klan in Nord Carolina, 15mila a un ex Gran Dragone del Michigan, Robert Miles, 300mila a Tom Metzger. Secondo i calcoli degli investigatori alla rete legale potrebbero essere finiti due milioni di dollari di cui si sono perse le tracce. Gli addetti al reclutamento, Mathews e Scutari, non ce la fanno a incontrare tutti i candidati. I progetti sono ambiziosi: si passa all’organizzazione per cellule (e questo eviterà l’arresto di metà dei clandestini), si lavora un altro colpo alla Brinks’ stavolta da 20 milioni di dollari, si avviano contatti internazionali con i fondamentalisti che hanno ucciso il presidente Sadat. Ma il cerchio si stringe.
Mentre i militanti si lamentano della durezza dell’addestramento, uno dei fondatori parla delle rapine con la ragazza, un altro è ferito in un conflitto a fuoco. Anche Mathews è colpito a una mano durante una sparatoria a Portland. Agli inizi di dicembre riunisce una conferenza di organizzazione nella baia di Seattle, su un’isola stretta e lunga, che ha due sole vie di fuga (a nord un ponte, a sud un traghetto). Ha già scelto la via del martirio: ha appena sottoscritto una polizza da 50mila dollari intestata a William Pierce e a un altro ufficiale di NA, John Ireland; dopo pochi giorni congeda i militanti e si prepara al sacrificio finale[vii]. Resiste per 35 ore sparando contro 200 federali, muore carbonizzato l’8 dicembre nell’incendio scatenato dai lacrimogeni lanciati per stanarlo. La banda è liquidata in un anno[viii] ma produce imitazioni organizzative[ix] ed emulazioni individuali[x]. Sulla distanza si trasformerà nel mito dell’intero movimento armato. A David Lane, condannato a 190 anni di carcere, si deve il cosiddetto slogan delle 14 parole “Dobbiamo assicurare l’esistenza della nostra gente e un futuro per i bambini bianchi”, che costituisce il mantra degli Hammerskin. Il carcere ne aumenta la statura: è tra i primi ad abbandonare l’angloisraelismo per ritornare alla “religione dei padri”: il paganesimo nordeuropeo, da lui ribattezzato Wotanvolk. Ha un alto senso della sua missione:“Tutti gli antichi insegnamenti hanno detto che la vecchia e naturale sapienza tornerà e ci sarà un uomo che verrà a questo scopo. Deve essere qualcuno con l’intelligenza per dare forma a una rivoluzione. E io sono quell’uomo”. Dalla cella di massima sicurezza Lane cura una newsletter mensile, Focus Fourteen, i cui testi sono immessi in Rete, nel sito 14 Word Press, che ha lo stesso host di AN. Nel luglio 2001, giustificandosi con l’esigenza di occuparsi della famiglia, annuncia il ritiro. Ma la possibile data di scarcerazione è il 2035, quando dovrebbe avere 97 anni…
Per i capi dell’Ordine, pervicaci nel ruolo di leader morali, la libertà è solo una virtualità. A Richard Scutari, infatti, è negata la scarcerazione sulla parola. Lui non si scompone: mentre vari gruppi di solidarietà, dal WCOTC al Volksfront  battono cassa per il fondo di difesa, fa sapere che aspetterà il 2026. E continua a scrivere di rivoluzione: “La seconda strada è lo sviluppo di un’azione seria e dedicata orientata all’esercito di guerriglia clandestino. A causa delle presenti circostanze non posso entrare in dettaglio. La lotta armata può vincere solo quando viene da forze di guerriglia clandestine ben disciplinate”.  In 15 anni di prigione, Scutari è rimasto sempre sulla breccia: ultimo arrestato, nel marzo 1986, ha trascorso solo 27 mesi senza restrizioni, poi celle di punizione o regime di massima sicurezza. Trovando il tempo di tentare due evasioni, accollarsi il sospetto di esecuzione di un “traditore della razza”, essere massacrato di botte a tradimento da una ciurma di galeotti neri, decisi a punire il suo ruolo di santone del neopaganesimo[xi], considerata una religione satanica. Pur essendo evidente dai video che è stato vittima e non partecipe a una rissa è l’unico punito con la segregazione. Scutari, 12 anni come sommozzatore nella Marina, istruttore di arti marziali e di tiro al bersaglio per i gruppi ultrà agli inizi degli anni ’80, è l’ultimo entrato nel gruppo dirigente di BS, reclutato personalmente da Mathews nel giugno 1984, ma è subito assunto al rango di capo della sicurezza ed è tra i dodici partecipanti al “colpo grosso”. 


[i] In realtà il primo omicidio è l’esecuzione di un simpatizzante, Walter West, un ubriacone da bar che ha profanato il nome di BS non rispettando la consegna del silenzio.
[ii] Il mitra per l’esecuzione è preparato dal responsabile dell’addestramento di BS, Randell Rader, nell’officina di un gruppo legale antifederale, la Csa (Alleanza continentale degli Stati)
[iii] La vicenda ispira un film a Oliver Stone, Talk radio nel 1988.
[iv] Due dei fondatori, Richard Kemp e Bill Soderquist, sono membri di NA, come altri due militanti Mike Norris e Mark Jones e l’informatore Tom Martinez, che non fa parte di BS.
[v] L’intervento, pubblicato da Sigrfrida.net, nel supplemento n.13, è reperibile solo attraverso i motori di ricerca, perché il sito è stato chiuso, anche se molti materiali sono stati riversati nelle pagine web di gruppi neopagani e di solidarietà con i “prigionieri di guerra”. E’ una replica polemica a un articolo di Eric Hollyoak, un militante di NA, Gli errori della resistenza senza capi.
[vi] Miller accetterà di collaborare con la giustizia e sarà uno dei testimoni d’accusa nel processo per cospirazione contro i “padrini” del movimento.
[vii] Nel suo ultimo messaggio conferma di aver scelto di immolarsi: “Perché tanti uomini sono ansiosi di distruggere la propria specie per beneficiare gli ebrei e i bastardi. Ho visto tre agenti FBI nascondersi dietro alcuni alberi. Avrei potuto facilmente ucciderli. Mi sembrano di un buon ceppo razziale ma tutti i loro talenti sono dati a un governo che apertamente cerca di imbastardire la razza di cui questi agenti sono parte. Sono stato un bravo soldato, un guerriero senza paura. Morirò con onore e raggiungerò i miei fratelli nel Valhalla”.
[viii] Nell’autunno 1985 10 militanti subiscono condanne pesanti in un megaprocesso a Seattle, da 40 a 100 anni. Per l’occasione mille simpatizzanti sfilano dietro lo striscione: We love The Order. In 11 si dichiarano colpevole per ottenere sconti. Nel processo separato per l’omicidio Berg il delitto resta formalmente impunito ma sono condannati a 150 anni per racket, cospirazione e violazione dei diritti della vittima David Lane e Bruno Pierce (il presunto omicida), mentre sono assolti Jean Craig, l’unica donna, sospettata del pedinamento e Richard Scutari che in cambio dell’impunità della moglie, per evitare che la figlia di tre anni finisse in orfanatrofio, conclude un accordo giudiziario per le attività di BS e concorda una condanna a 60 anni.
[ix] Nel 1986 la Fratellanza silenziosa Forza d’urto II, fondata dal capo della sicurezza di AN, David Dorr, compie una serie di attentati in Idaho.
[x] Nel Natale 1985, a Seattle, David Rice uccide a coltellate Charles Goldmark, sua moglie Annie e i loro figli di 10 e 12 anni nella convinzione che fossero ebrei.
[xi] In una lunga intervista a Magnus Söderman, della branca svedese di Wotansvolk, pubblicata in Sigrdrifa, Scutari racconta la conversione, ispirata dalla lettura di un libretto scritto sotto pseudonimo da Heinrich Himmler, Voci dei nostri antenati, e il proselitismo religioso e culturale svolto in carcere: il neopaganesimo, junghianamente, è coniugamente ai temi dell’orgoglio del retaggio ancestrale. Scutari osserva che l’angloisraelismo di cui era seguace all’epoca di BS, si scontra con le evidenze archeologiche e storiche: gli Ebrei sono semiti e non indoeuropei (mentre potrebbero esserlo stati Amoriti, Galilei e Filistei). Comunque, dopo lo smarrimento dell’Arca, durante la cattività babilonese, i testi biblici di Mosé sono stati integrati da Ezra, scriba nella biblioteca di corte, con tradizioni ariane (il figlio abbandonato nel fiume).

9 commenti:

  1. Ottimo escursus Ugo. Non conoscevo questo tuo libro, ma è uno dei trattati lucidi su Mathews & co. che abbia mai letto.

    La loro epopea negli ultimi anni è stata mitizzata in ambienti estremisti tnato da ispirare movimenti anche da questa parte dell'Europa.

    Per respirare l'atmosfera di quegli anni ti suggerisco vivamente la raccolta dei testi di James Mason "Siege", lunatico nazionalsocialista americano che ha portato alle estreme conseguenze (ideologiche) il seme piantato dai movimenti di cui hai parlato, con un bizzarro melange di Manson, cultura apocalittica, ecc.

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  2. Nel mio album di figurine c'è (capitolo 11 Le teste pelate):
    Il genere black metal nasce come stile musicale in Gran Bretagna alla fine degli anni ’80 ma i fantasmi demoniaci che i suoi testi evocano diventano brutale realtà in Scandinavia. Finisce in galera per omicidio del suo mentore, Øystein Aarseth anche il leader norvegese, Varg Vinerkes, non si sa se per questione d’affari o di donne. Lo accusano di aver ispirato o partecipato a una quarantina di incendi di Chiese, commessi agli inizi degli anni ’90, ma anche ad aggressioni ai danni di gay e gente di colore , in odio a una “fede ripugnante basata sul Giudaismo…una Morte Nera Spirituale” . Dopo l’arresto gli contestano anche il progetto di una strage nella “piazza rossa” di Oslo. In galera Vinerkes continua a suonare, come Möbus, e anima una propria etichetta, Cymophane, che diffonde i dischi della sua one-man-band, Burzum, gruppo popolare a livello internazionale, ma anche i libri di James Mason, ex militante del Partito Nazista Americano, che solleva Charles Manson al rango di secondo Hitler, e anima Vinland, sezione americana del Fronte Pagano (HF), una confederazione di bande, etichette, gruppi e individui. Insieme al talentuoso Moynihan, Mason dà vita alla Fondazione Abraxas, principale centro di diffusione di libri, video e t-shirt satanico-odinisti. Altro elemento di spicco del giro è un altro militante di AF, Boyd Rice, fondatore della banda BM NON, apparso più volte nei programmi tv di Metzger.

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  3. Ugo. Mi permetto alcune note.
    Ci sono alcune imprecisioni in quanto hai scritto.
    James Mason non centrava con l'Heaten Front che è stato un network legato al circuito black metal spesso piu' mitizzato del dovere.

    Mason fondo' lo Universal Order, l'organizzazione parapolitica (in verità un gruppetto attivo piu' con scritti che con militanza) in cui si mischiava una personale visione del nazionalsocialismo, aspetti "psichedelici" e provocazione culturale. Vide nei messaggi di Charles Manson aspetti fortemente antiborghesi -lettura che venne data anche da alcuni gruppi di sinsitra- cosi' come lesse l'operato di alcuni serial killer come altamente rivoluzionario. Non centrava niente con l'Abraxas Foundation, think tank di "occult fascism, fondato da Boyd Rice, che non suonava black metal ma è noto come sperimentatore all'interno della cosiddetta "cultura industriale" che come musicista è passato dal rumore al cosiddetto "neo-folk", passando a dischi di cover di pezzi pop culto. Se si legge approfonditamente l'opera del rice, una volta tolte alcune forme estetiche e citazioni, come lui stesso dichiara, l'approccio è totalmente non politico e piu' figlio di certa cultura social-darwinista americana che poco ha a che fare con i fascismi europei.

    Per farti un'idea ti consiglio i due libri ON e, soprattutto Standing in two circles, entrambi reperibili su http://www.boydrice.com/bibliography.html. Ancora meglio l'eccellente intervista sulla versione originale non "censurata" dell'Industrial Culture Hanbook della Re-Search.

    Su Michael Moynihan vale un discorso piu' complicato. Un'artista che tra provocazione, associazioni momentanee e pochi dischi è riuscito a diventare culto e ad aprire la mente a molti personaggi che si fermavano solo ai simboli delle copertine. Esiste un'appassionante saggio su di loro dove vengono spiegate tutte le associazioni (volontarie e indebite), i passaggi e le tensioni che hanno fatto parlare e discutere orde di censori confusi.

    http://www.occidentalcongress.com/dayofblood/dayofblood.htm

    scusa eventuali strafalcioni ma scrivo di corsa durante la pausa

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  4. Complimenti per il blog che diventa sempre più interesante.

    X AtTTila, a cosa ti riferisci quando parli di una versione di Re-search "censurata"?

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  5. E' la qualità dei lettori appassionati che fa grande questo blog

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  6. Si va un po' off topic e spero Ugo ci perdoni.
    La versione italiana manca di alcuni capitoli "sensibili". Boyd Rice, Survival Research Laboratories, Sordide Sentimental, ecc.. La cosa ridicola é che Rice viene citato da tutti gli intervistati. L'edizione italiana é comunque un ottimo escursus su quel mondo e contiene delle parti extra molto succose, come Laibach, il Japanoise e un'eccellente storia dell'industrial made in Italy.
    Interpellati quelli di Shake dissero che era una scelta appunto della casa editrice americana che non voleva pubblicizzare gente ambigua, discorse criticabile e disdicevole, ma riferibile a mr Rice, ma il mondo si chiede perché togliere anche le altri parti... Ma voci incontrollate parlano di gossip che coinvolgerebbero la ex dell'editor di qui sopra ;)

    No Ugo la qualità é del tuo impegno di esporre tutte le versioni dei fatti senza pregiudizi. Continua così.

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  7. Solo un maniaco come me può capire e apprezzare certe accuratezze filologiche (e un'altra parte, decisamente bassa gode invece degli inciuci...)

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  8. Grazie per la precisazione. Io a suo tempo lessi solo l'edizione americana. La versione fornita da quelli di Shake non sta in piedi, tant'è che Vale continua a ristampare l'Industrial Culture Handbook senza tagliare nulla.

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  9. ah questo quindi confuta quanto detto da Shake che affermava che le esclusioni vennero operate dopo ordini della re-search.
    belle cose.

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