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La caduta dell'ultimo uomo di Dalla Chiesa 2a edizione



Quattordici anni di carcere: anche se la richiesta del pm (27 anni) è stata accolta a metà, la Corte è scesa giù dura contro  Giampaolo Ganzer, l'ex capo dei Ros, l'ultimo uomo del generale Dalla Chiesa in servizio, per le false operazioni antidroga compiute da un gruppo di uomini del reparto speciale dei Carabinieri negli anni 90. Pena dimezzata perché non è stata riconsciuta dai giudici l'esistenza di un'associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga ed è stato prescritto il traffico d'armi.

E pensare che una delle ultime operazioni antidroga che il generale aveva condotto, nell'autunno 2008, nel "suo" Veneto aveva avuto notevole rilievo nazionale perché sembrava avere smantellato un cartello tra reduci dell'eversione nera e delle grandi bande metropolitane degli anni 70: a finire in galera infatti erano stati ex esponenti della mala padovana, vicini alla banda del Brenta, come Manfrin (quasi settantenne) e Trincanato, uno dei più stretti sodali di Vallanzasca, Colia, e un ordinovista (diciamo così: ma va bene in prima approssimazione) rodigino, Frigato.

Una sorta di bizzarro deja vu: perché a condurre l'inchiesta giudiziaria contro la connection mala-neri è stato il procuratore capo di Venezia, Vittorio Borraccetti, che proprio il mese scorso ha lasciato l'incarico. E Ganzer e Borraccetti avevano lavorato a stretto contatto di gomito - uno giovane sostituto, l'altro capitano dell'Arma - nei durissimi anni '80 in una Padova devastata dalle scorrerie dell'Autonomia armata ma anche dalla presenza della banda Fioravanti e di una aggressiva malavita organizzata. Del magistrato parla benissimo, come una persona civile e intelligente, il suo inquisito più noto dell'epoca: Valerio Fioravanti, che proprio a Padova fu arrestato dai carabinieri di Ganzer, che all'epoca comandava il nucleo anticrimine, dopo che lui e il fratello Cristiano ne avevano ammazzati un paio, in un rabbioso conflitto a fuoco sul Lungargine Scaricatoio. Dove si erano immersi per recuperare un arsenale di cui si era disfatto precipitosamente, dopo una lite con la moglie, un loro fiancheggiatore, Trincanato, appunto.
Ferito seriamente, Fioravanti era stato lasciato dal fratello e dalla compagna Francesca Mambro (assai riluttante) ad aspettare da solo l'arrivo dell'ambulanza in un appartamento affittato da Manfrin. Quanto è piccolo il mondo. (1- continua)

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